domenica, Febbraio 16, 2025

“Pcup” il bicchiere per dire basta all’usa e getta

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“Pcup” (Public Cup – si pronuncia picap) è il nuovo bicchiere ideato per far fronte all’enorme spreco di plastica che avviene all’interno degli eventi di massa come concerti, manifestazioni, partite allo stadio o eventi in discoteca.

Un innovazione che può forse salvare l’ambiente e il tempo

Pcup – Public Cup – il bicchiere composto di silicone con un chip che consente di velocizzare le operazioni di cassa

Le caratteristiche principali di questo bicchiere sono davvero sorprendenti, parliamo di un bicchiere simpatico grazie al design accattivante dai colori più sgargianti come il fuxia, il giallo o il celeste e dettaglio essenziale da sottolineare è che Pcup è composto interamente da silicone.

Oltre al materiale utilizzato per la struttura del bicchiere, Pcup è un prodotto interessante soprattutto perché contiene un chip collegato all’applicazione cellulare dell’azienda produttrice, grazie al quale sarà possibile velocizzare anche le operazioni di cassa, quindi grazie a questo geniale bicchiere potrebbe essere risolto anche il problema delle lunghe attese in fila alla cassa del bar all’interno del locale.

L’idea è stata realizzata da due ragazzi liguri di 27 anni, Stefano Fraioli e Lorenzo Pisoni  che hanno cercato una soluzione per limitare lo spreco dei migliaia di bicchieri tradizionali, in plastica usa e getta, che vengono utilizzati durante i grandi eventi e che anche se in maniera marginale contribuiscono all’inquinamento del pianeta.

I due giovani ragazzi hanno dichiarato a riguardo:

«Pcup nasce con l’obiettivo di sostituire l’utilizzo di bicchieri di plastica usa e getta nei contesti di grande distribuzione di bevande al pubblico con un bicchiere mai visto prima, utilizzato nel modo più antico del mondo: il vuoto a rendere” spiegano. Il materiale scelto è il silicone, indistruttibile, leggero, flessibile, utilizzabile dove plastica rigida e vetro sono vietati per motivi di sicurezza. Abbiamo voluto un bicchiere bello, comodo e il più leggero possibile, tanto da farti dimenticare di averlo addosso finché non lo riconsegni alla cassa o decidi di portarlo via, mettendolo in tasca o in borsa»

Ma ancora più importante e ingegnoso è il fatto che mediante alcuni strumenti ideati sempre dai due ragazzi liguri, sarà possibile alla fine dello svolgimento di ogni evento, determinare quanta plastica è stata risparmiata.

L’iniziativa promette bene ed è importante sottolineare che non sempre i giovani mostrano interesse per tematiche così delicate come l’ambiente, l’ecologia e la salvaguardia del pianeta, anche se alla luce di alcuni eventi svoltisi ultimamente,  l’opinione pubblica risulta maggiormente interessata a queste questioni,  in questo caso invece non solo due giovani inventori italiani hanno prestato attenzione alle problematiche riguardanti il nostro pianeta, ma hanno addirittura dato vita ad un’idea brillante e simpatica che ci auguriamo riesca a decollare in un primo momento nel nostro Paese e dopo magari nel resto del mondo.

Numero verde ONA

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