PRONTO IL PROGETTO “PASSAPORTO TEVERE 2023” CHE, DOPO LA SPERIMENTAZIONE DELLO SCORSO ANNO, INTENDE INCENTIVARE IL TURISMO LENTO SULLO STORICO FIUME TEVERE, SUL MODELLO DELLA VIA FRANCIGENA O DEL CAMMINO DI SANTIAGO
Il memorabile fiume Tevere è al centro di interessanti iniziative che riconosceranno sempre più il suo valore storico e naturalistico. Da qualche tempo, infatti, si pensa di realizzare una “Via del Tevere”, come la Via Francigena o come il Cammino di Santiago.
Dopo la sperimentazione dello scorso anno, decolla oggi il progetto “PassaPorto Tevere 2023”, a cura dei Volontari della DIT, Discesa Internazionale del Tevere.
Il progetto intende incentivare il turismo lento lungo il corso del fiume. L’obiettivo e quello di avvicinare le persone al Tevere tutto l’anno, accompagnandole dalle sorgenti al mare, via terra o via acqua.
Diverse saranno le tappe e le postazioni allestite fino a Fiumicino per timbrare il “PassaPorto”, disponibile in due versioni. Quella Verde si orienta alle esperienze di terra, cioè percorrere il fiume in bici o a piedi; quella Blu è dedicata alle discese in acqua in SUP, canoa, kayak, packraft, gommone.
PassaPorto Tevere, il progetto
Il progetto è gratuito, grazie all’impegno dei volontari delle attività locali. Per gli amanti del ciclo turismo, il PassaPorto Verde propone la “Perduta Via dei Due Mondi”. È un percorso che va da Rimini a Roma seguendo i fiumi Marecchia e Tevere, nel primo coast to coast italiano modellato dai corsi d’acqua.
Per gli amanti della pagaia c’è, invece, il PassaPorto Blu e le giornate organizzate dai Volontari della DIT. Il Grande Circuito Tiberino 2023 prevede, infatti, una serie di eventi in acqua. Si va dal Carnevale romano alla Festa della Scafa e al Big Jump, dalla Fratellanza TevereAniene al Fiumicino Paddling Festival.
L’idea del PassaPorto nasce dall’esperienza pluridecennale della DIT Discesa Internazionale del Tevere. Un percorso guidato in canoa, SUP, bici e a piedi che ogni anno, per una settimana, percorre la valle del Tevere. Quest’anno si svolgerà dal 20 aprile al primo maggio prossimo, dall’Appennino al mare.
Sul percorso fluviale il timbro del PassaPorto
Numerose saranno le attività lungo il corso del fiume, dove saranno collocate delle postazioni che timbreranno il PassaPorto e offriranno i loro servizi. Indicheranno anche le meraviglie locali da visitare.
Seguendo la corrente, dalle sorgenti al mare, infatti, si incontrano aree protette, siti Natura 2000, chiese e cattedrali, siti archeologici.
Millenni di storia, scenari naturali in continuo divenire, agro sistemi rurali che custodiscono prodotti di eccellenza. La fase sperimentale, conclusasi il 31 dicembre 2022, ha raggiunto risultati interessanti. Oltre cento attività, tra bar, ristoranti, alloggi, cicloofficine, associazioni, distribuite da Rimini a Roma, si sono rese disponibili a timbrare il PassaPorto dei viandanti.
La PassaMappa Tiberina, che le raccoglie tutte online, in otto mesi ha superato le 35mila visite. Gli ideatori auspicano che il percorso lungo il Tevere sia preso in cura dalle Regioni attraversate o dal “Parco del Tevere”.
Un progetto da potenziare
«La speranza è che le amministrazioni avvieranno e custodiranno una rete di servizi per accogliere i turisti venuti da ogni parte del mondo», spiegano i promotori del progetto, «l’indotto economico generato permetterà di aprire nuove attività, dando lavoro e dignità a tante persone, di tutte le età, tutto l’anno. Un circuito virtuoso a sostegno del patrimonio storico, culturale, agronomico e naturalistico creatosi intorno e grazie al fiume Tevere».
Il PassaPortoTevere sarà presentato prossimamente all’Assemblea del Contratto di Fiume Tevere Castel Giubileo-Foce, affinché diventi un’azione all’interno del Primo Programma Triennale.