Un Festival contro le distinzioni, per la parità di genere
A Verona si celebra la parità di genere in maniera molto originale. Ne dà notizia il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). Dal 12 al 21 marzo, nella città dell’amore, di svolge la seconda edizione del Festival della Scienza RiEvoluzione. Sono due donne la fonte di ispirazione della tematica di quest’anno “Guardare la realtà con sguardo nuovo può fare la differenza“. Infatti, le scienziate Jennifer Anne Doudna ed Emmanuelle Charpentier hanno posto il Dna sotto nuovi riflettori, con la scoperta del Crispr-Cas9, una tecnica con la quale è stato possibile modificare i geni di molteplici organismi con estrema precisione.
Nel 2020, le due scienziate sono state insignite del Nobel per la Chimica e hanno sottolineato quanto sia importante per loro costituire un esempio per le giovani donne che hanno intenzione di percorrere la via della ricerca scientifica. Per questo, la nuova edizione di RiEvoluzione ha selezionato come tema cardine la figura femminile nella scienza. D’altronde l’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile ha inserito la parità di genere come Obiettivo 5.
Il Gol 5 del Programma Agenda per lo Sviluppo Sostenibile
L’Onu ha prodotto un Piano d’Azione per le persone, il Pianeta e la prosperità, sottoscritto il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni Unite. Tra gli obiettivi vi è quello di raggiungere l’uguaglianza di genere sotto tutti i punti di vista e, nello specifico, per quanto riguarda il mondo del lavoro. “Sono ancora sporadici i casi di donne selezionate per le posizioni manageriali”, afferma l’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto che da sempre lotta per la tutela delle vittime. Negli ultimi anni si è assistito, però, a un grande miglioramento in tal senso ma l’Unione Europea è ancora lontana dalla visione di leadership femminile.
Per vincere questa battaglia, l’ONU ha pensato di suddividere questo macro-obiettivo in nove finalità:
- Porre fine a ogni forma di discriminazione nei confronti di tutte le donne, bambine e ragazze in ogni parte del mondo
- Eliminare ogni forma di violenza e sfruttamento contro tutte le donne, bambine e ragazze
- Debellare tutte le pratiche nocive (matrimonio delle bambine e mutilazioni dei genitali femminili)
- Riconoscere e valorizzare il lavoro di assistenza e il lavoro domestico non retribuiti
- Garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale
- Garantire l’accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti riproduttivi
- Avviare riforme per dare alle donne pari diritti di accesso alle risorse economiche
- Migliorare l’uso della tecnologia per promuovere l’empowerment, ossia la forza, l’autostima, la consapevolezza delle donne
- Adottare e rafforzare politiche concrete e leggi applicabili per l’eguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne, bambine e ragazze a tutti i livelli.
Dunque, per citare una dichiarazione delle Nazioni Unite: “Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili, di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera”.
La correlazione tra sostenibilità e parità di genere
Perché la parità di genere rientra negli obiettivi dell’agenda per lo sviluppo sostenibile? L’importanza del ruolo della donna nella società può essere considerata una premessa per la ripartenza di un sistema economico che sia più rispettoso dell’ambiente.
Questo perché va scardinato completamente il sistema di sviluppo attuato fino a oggi, che si è rivelato fallimentare poiché insostenibile per il genere umano. Tale organizzazione è legata a una visione patriarcale e maschilista della società.
La condizione di dominio antropico sulla natura e l’eccessivo sfruttamento delle sue risorse hanno comportato i cambiamenti climatici. Il modello economico di cui si è fatto abuso ha generato uno stile di vita incompatibile con la salute umana.
Il linguaggio maschile di interpretazione del mondo non ha funzionato. È necessario un confronto con la controparte femminile, un bilanciamento di vedute quasi come un contrappeso, un punto di vista divergente per puntare insieme alla creazione di un piano di sviluppo sostenibile.
Un Festival per lo sviluppo sostenibile e la parità di sesso
Per questo motivo, il Festival di Verona avrà come protagoniste diverse figure di spicco del panorama femminile. Ci saranno Gabriella Greison, fisica e blogger, considerata un’influencer della scienza e Maria Rita d’Orsogna: fisica, docente del Dipartimento di Matematica della California State University e attivista ambientale.
Le giornate saranno scandite da incontri inerenti ai temi della divulgazione scientifica, dell’educazione e formazione sia per le scuole sia per le università, dell’innovazione delle aziende partner coinvolte. Tutto ciò, chiaramente, attraverso lo strumento del digitale. Gli eventi, infatti, si svolgeranno online e saranno totalmente gratuiti.