RECORD DI ADESIONI PER L’OPEN GATE ORGANIZZATO DA SOGIN NELLE CENTRALI NUCLEARI ITALIANE IN DISMISSIONE. 5MILA LE PRENOTAZIONI, CON UNA PARTECIPAZIONE ATTESA DI OLTRE TREMILA PERSONE
L’Open Gate è un evento che la SOGIN, come suggerisce il nome stesso dell’evento, organizza per aprire letteralmente le porte degli impianti della centrale nucleare ai cittadini.
Quella del 2024 è la quarta edizione. L’intento è quello di mostrare come si lavora, ormai da anni, per la dismissione delle centrali nucleari in Italia.
Appuntamento, quindi, sabato 11 e domenica 12 maggio, il prossimo fine settimana dunque. Le adesioni si sono chiuse con un record di cinquemila richieste. La partecipazione attesa è di 3.354 persone, con l’aggiunta di 1.744 iscritti a una specifica mailing list che hanno chiesto di essere informati sulle prossime iniziative analoghe.
Open Gate, quali siti si potranno visitare
Nel corso del prossimo Open Gate, si potranno visitare le centrali nucleari in dismissione di Trino (VC), Caorso (PC), Latina e Garigliano (CE). E, per la prima volta, anche l’impianto Itrec di Rotondella (MT).
L’evento si svolge sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e sarà un appuntamento plastic free. In questo modo Sogin «conferma l’impegno per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu», si legge in una nota.
Doppio percorso di visita per i cittadini
Due i percorsi di visita: “zona controllata” e “area industriale”. Seguiranno questo standard le centrali di Trino, Caorso, Garigliano e per l’impianto Itrec di Rotondella; per Latina invece è programmato il solo percorso di “area industriale”.
Si tratta di tour volti a far capire ai cittadini come si sta svolgendo il decommissioning, cioè lo smantellamento ma le visite hanno oggi anche un valore storico. Gli impianti infatti possono essere annoverati nel panorama dell’archeologia industriale del nostro Paese.
«Nei tour i tecnici Sogin faranno ripercorrere i luoghi che rappresentano un pezzo di storia industriale del nostro Paese e racconteranno il lavoro che svolgono ogni giorno, nel rispetto dei criteri di massima sicurezza, per terminare lo smantellamento degli impianti nucleari e gestire i rifiuti radioattivi, dal loro stoccaggio nei depositi temporanei alla sistemazione definitiva nel Deposito Nazionale».