L’Associazione Benemerita, affiliata a quarantuno Paesi europei e centoventi nel mondo, svolge iniziative di carattere sociale per promuovere i principi di solidarietà, correttezza e onestà, nello sport, così come nella vita.
Fair Play Day: un’esperienza da vivere
Il 31 ottobre scorso, nel Salone d’Onore del CONI a Roma, si è svolto il Fair Play Day, evento sui valori dello sport, organizzato dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play.
Presenti alla manifestazione autorità, attori, esponenti della scienza e della cultura. E campioni dello sport che hanno fatto grande l’Italia non solo sotto il profilo sportivo ma, soprattutto, etico-morale, come il pugile Nino Benvenuti – un esempio per tutti di lealtà, onore e solidarietà, che ha aiutato il suo più grande avversario, Emile Griffith, quando questi è finito sul lastrico e anche gravemente malato -, Abdon Pamich marciatore, Daniele Masala pentatleta, Michele Maffei per la scherma, Francesco D’Aniello per il tiro a volo, per il tennis Nicola Pietrangeli e per il rugby, Mauro Bergamasco.
Masala era già intervenuto nel corso della manifestazione ONA – Comitato Nazionale Italiano Fair Play del 25 maggio 2018, all’Auditorium del CONI e nella circostanza aveva già espresso la volontà di sostenere le vittime dell’amianto.
Tra gli interventi, quello dell’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, il quale ha sottolineato la necessità di mettere in sicurezza gli impianti sportivi rispetto al rischio amianto, ancora presente, anche nelle scuole, nelle tubature, nelle caserme.
Inoltre il presidente dell’ONA, nel richiamare i valori dell’etica nello sport, ha annunciato la costituzione di ONA Fair Play: nel comitato sono stati invitati a far parte i suddetti campioni dello sport, i quali hanno manifestato la loro disponibilità a impegnarsi direttamente a sostegno delle vittime dell’amianto; a presiedere l’associazione Ruggero Alcanterini, già presidente del Comitato Nazionale Italiano Fair Play.
«Sono convinto che il sostegno di Nino Benvenuti, Michele Maffei e degli altri olimpionici oggi presenti nel neonato comitato ONA Fair Play» ha detto Alcanterini «possa costituire un momento di forza impressionante per far fronte al degrado e alla mediocrità che purtroppo caratterizza l’attuale fase politico-amministrativa nella società italiana. Purtroppo i campioni olimpici, il loro spirito, i loro valori di correttezza, rispetto della dignità della persona umana e delle regole, in sostanza del fair play ai massimi livelli, non sono valorizzati adeguatamente. Come ha dichiarato il presidente Giovanni Malagò», ha continuato il presidente del Comitato Nazionale Italiano Fair Play, «lo sport è fondamentale anche nella terza età per mantenersi in buona salute, così da tutelare la dignità della persona umana e limitare le spese sanitarie. Accetto di buon grado di essere il promotore del comitato ONA Fair Play e spero che Nino Benvenuti, Michele Maffei e gli altri olimpionici aderiranno al più presto all’ONA».
Ruggero Alcanterini e Giovanni Malagò, presidente del CONI, hanno poi a loro volta mostrato la volontà di un più diretto coinvolgimento dei Comitati presieduti nell’impegno dell’ONA per la bonifica degli impianti sportivi.
Bonifica: l’unico mezzo per evitare future esposizioni alla fibra killer, scongiurare malattie asbesto-correlate e conseguenti decessi; per vincere la lotta contro l’amianto, poiché i risarcimenti per il danno da Eternit non bastano. Sono più di 100mila i morti, solo nel 2017, di cui circa 6mila in Italia.
Ruggero Alcanterini, già da qualche tempo impegnato a fianco dell’ONA, ha richiamato, poi, l’attenzione della platea sull’abbattimento del Velodromo da parte dell’ente EUR nel 2008. Il Velodromo del quartiere Europa, meglio conosciuto come EUR, nella capitale, costruito per le Olimpiadi del 1960, era pieno di amianto. Secondo le cronache, l’impianto non più utilizzato dal 1968, era diventato dimora di senzatetto e la bonifica dei luoghi non è mai stata realizzata. L’abbattimento dell’ex velodromo, autorizzato dall’Amministrazione Alemanno, produsse una nube tossica di amianto che si espanse sulla città di Roma.
A conclusione del suo intervento Bonanni ha dichiarato di confidare «nell’impegno del dott. Alcanterini e degli olimpionici che hanno onorato la mia persona e l’ONA con il privilegio di poter intervenire nel Salone d’Onore del CONI. Possiamo veramente sconfiggere la fibra killer e salvare decine di migliaia di vite umane. Tutti debbono essere coinvolti e dare il loro contributo, dagli studenti ai lavoratori, dagli operai agli impiegati, dai lavoratori subordinati ai liberi professionisti. Nulla e nessuno può fermarci» ha concluso Bonanni «nel “buttare la palla avanti” – Put the Ball and… Run! – e cercare di dare il meglio di noi stessi con la fiamma olimpica, che ora è anche al fianco delle vittime dell’amianto e scalda i loro cuori».