giovedì, Dicembre 7, 2023

Oceanus onlus: “Una ricetta per salvare il Mare”

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LA CAMPAGNA DI OCEANUS ONLUS “UNA RICETTA PER SALVARE IL MARE” MIRA A SENSIBILIZZARE L’OPINIONE PUBBLICA SULLA NECESSITÀ URGENTE DI CAMBIARE ABITUDINI ALIMENTARI E TECNICHE DI PESCA PER NON IMPOVERIRE ULTERIORMENTE I MARI

C’era una volta, in Europa, un mare ricco di pesce. C’erano più barche, più pescatori, gli stock ittici erano più sani e le comunità che fondavano la loro economia sulla pesca più fiorenti.

La biodiversità del Mar Mediterraneo è in pericolo, minacciata non soltanto dall’inquinamento, ma anche dalla pesca eccessiva. Oggi, infatti, oltre il 70% degli stock ittici europei risulta impoverito dall’uso eccessivo di reti e la pesca artigianale è in ginocchio.

Nei mari dell’Europa del nord, la metà di tutto il pescato si rivela inutile e infruttuoso per il mercato e viene rigettato, morto, in mare. Di molte centinaia di specie commestibili finiscono sulle nostre tavole solo una decina.

Tutto questo inaccettabile spreco è la conseguenza di più fattori, come i sistemi di pesca non selettiva. Per questi motivi, Oceanus onlus ha lanciato la campagna “Una ricetta per salvare il Mare”.

Una ricetta per salvare il Mare

Tutelare il mare attraverso una pesca oculata

Il nostro mare sembra essere condannato a un inesorabile impoverimento degli stock ittici con la compromissione dell’intero ecosistema marino.

Per questo, è un obbligo tutelare la pesca tradizionale e con essa il turismo sostenibile in tutti i mari del pianeta. Il Mediterraneo risulta quello più sfruttato al mondo. Solo cinque specie di pesci coprono il 50% della richiesta di mercato: tonno, merluzzo nordico, salmone, pollack d’Alaska e gamberi.

La pesca e l’emigrazione sono legati da un filo sottile che li unisce. C’è un rapporto di causa-effetto che spinge flussi di migranti a utilizzare quelle stesse barche da pesca, inutili per lavorare, come un mezzo di trasporto per fuggire dalla miseria.

Una ricetta per salvare il Mare

Quali provvedimenti adottare

Per migliorare le condizioni del mare bisogna iniziare a:

  • Consumare meno pesce,
  • Scegliere solo pescato locale e di stagione, perché come altri alimenti anche il pesce ha la sua stagionalità,
  • Rispettare il calendario della stagionalità del pescato, 
  • Acquistare pesce pescato lontano dalla sua fase riproduttiva per proteggere la proliferazione della specie,
  • Diventare protagonista della Campagna “Una ricetta per salvare il Mare”, per riproporre vecchie ricette poco note o dimenticate a base di pesce azzurro o altre specie meno “popolari”, ma comuni nei nostri mari, protagoniste della tradizione della cucina mediterranea, e inviarle a: info@oceanus.it,
  • Realizzare un video o scattare una foto e inviarla a: info@oceanus.it.
Una ricetta per salvare il Mare

L’istituto alberghiero di Napoli abbraccia la campagna di Oceanus onlus

Il team di Oceanus ha incontrato gli studenti dell’ISIS Elena di Savoia di Napoli. La biologa Tiziana Ventimiglia, coadiuvata dai docenti Carlo Riccio, Giovanni Franzese e Michele Saviano ha tenuto una lezione sui cicli di vita e riproduzione del pesce.

Ha fornito nuovi strumenti a futuri chef e ristoratori per una scelta consapevole riguardo l’acquisto del pesce da servire a tavola rispettando stagionalità e territorio. In collegamento da remoto, sono intervenuti lo scrittore e naturalista Gabriele Bertacchini e lo Chef Stefano Barbato.

Bertacchini è l’autore del libro “Il pesce è finito” patrocinato da Oceanus. Barbato, attraverso il suo canale YouTube, sostiene la campagna di Oceanus, dedicando nuove e vecchie ricette a base di pesce locale e di stagione.

Una ricetta per salvare il Mare

Gli studenti alle prese con il pesce azzurro

Un secondo incontro ha visto gli studenti impegnati in cucina nella realizzazione di ricette a base di pesce azzurro. Sono stati guidati dai docenti Carlo Riccio, affermato chef partenopeo, da Giovanni Franzese, Michele Saviano, Roberto Esposito, Salvatore Orefice e Antonio Pollio.

Le materie prime utilizzate sono state: alici, palamita, sgombro, seppie e calamari, pesce bandiera. Un pescato rigorosamente locale e di stagione come suggerisce la campagna Una ricetta per salvare il Mare”.

Campagna che da oltre un decennio mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità urgente di cambiare abitudini alimentari e tecniche di pesca. Ciò in un mercato miope che condanna o esalta determinate specie. Dunque, peschiamo troppo e lo stiamo facendo male.

Una ricetta per salvare il Mare

Il menu dell’istituto Elena di Savoia di Napoli 

Gli studenti dell’istituto alberghiero di Napoli hanno proposto il seguente menu alla fine dell’incontro con il team di Oceanus:

Alici Marinate

Tortino di alici con provola

Concassè di pomodoro in salsa al basilico

Badonet di alici in pane panko

Parmigiana di pesce bandiera

Girellina di spatola scottata in spuma di agrumi

Straccetti di spatola paprika e curry

Raviolo al nero di seppia con cefalo di altura in guazzetto di frutti di mare

Palamita marinato con salsa al ravanello

Seppie scottate con finocchi

Calamari farciti di verdure

Insalatina di seppia in spuma di limone

Seppie con carciofi

Bresaola di palamita

Numero verde ONA

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