LA CAMPAGNA DI OCEANUS ONLUS “UNA RICETTA PER SALVARE IL MARE” MIRA A SENSIBILIZZARE L’OPINIONE PUBBLICA SULLA NECESSITÀ URGENTE DI CAMBIARE ABITUDINI ALIMENTARI E TECNICHE DI PESCA PER NON IMPOVERIRE ULTERIORMENTE I MARI
C’era una volta, in Europa, un mare ricco di pesce. C’erano più barche, più pescatori, gli stock ittici erano più sani e le comunità che fondavano la loro economia sulla pesca più fiorenti.
La biodiversità del Mar Mediterraneo è in pericolo, minacciata non soltanto dall’inquinamento, ma anche dalla pesca eccessiva. Oggi, infatti, oltre il 70% degli stock ittici europei risulta impoverito dall’uso eccessivo di reti e la pesca artigianale è in ginocchio.
Nei mari dell’Europa del nord, la metà di tutto il pescato si rivela inutile e infruttuoso per il mercato e viene rigettato, morto, in mare. Di molte centinaia di specie commestibili finiscono sulle nostre tavole solo una decina.
Tutto questo inaccettabile spreco è la conseguenza di più fattori, come i sistemi di pesca non selettiva. Per questi motivi, Oceanus onlus ha lanciato la campagna “Una ricetta per salvare il Mare”.
Tutelare il mare attraverso una pesca oculata
Il nostro mare sembra essere condannato a un inesorabile impoverimento degli stock ittici con la compromissione dell’intero ecosistema marino.
Per questo, è un obbligo tutelare la pesca tradizionale e con essa il turismo sostenibile in tutti i mari del pianeta. Il Mediterraneo risulta quello più sfruttato al mondo. Solo cinque specie di pesci coprono il 50% della richiesta di mercato: tonno, merluzzo nordico, salmone, pollack d’Alaska e gamberi.
La pesca e l’emigrazione sono legati da un filo sottile che li unisce. C’è un rapporto di causa-effetto che spinge flussi di migranti a utilizzare quelle stesse barche da pesca, inutili per lavorare, come un mezzo di trasporto per fuggire dalla miseria.
Quali provvedimenti adottare
Per migliorare le condizioni del mare bisogna iniziare a:
- Consumare meno pesce,
- Scegliere solo pescato locale e di stagione, perché come altri alimenti anche il pesce ha la sua stagionalità,
- Rispettare il calendario della stagionalità del pescato,
- Acquistare pesce pescato lontano dalla sua fase riproduttiva per proteggere la proliferazione della specie,
- Diventare protagonista della Campagna “Una ricetta per salvare il Mare”, per riproporre vecchie ricette poco note o dimenticate a base di pesce azzurro o altre specie meno “popolari”, ma comuni nei nostri mari, protagoniste della tradizione della cucina mediterranea, e inviarle a: info@oceanus.it,
- Realizzare un video o scattare una foto e inviarla a: info@oceanus.it.
L’istituto alberghiero di Napoli abbraccia la campagna di Oceanus onlus
Il team di Oceanus ha incontrato gli studenti dell’ISIS Elena di Savoia di Napoli. La biologa Tiziana Ventimiglia, coadiuvata dai docenti Carlo Riccio, Giovanni Franzese e Michele Saviano ha tenuto una lezione sui cicli di vita e riproduzione del pesce.
Ha fornito nuovi strumenti a futuri chef e ristoratori per una scelta consapevole riguardo l’acquisto del pesce da servire a tavola rispettando stagionalità e territorio. In collegamento da remoto, sono intervenuti lo scrittore e naturalista Gabriele Bertacchini e lo Chef Stefano Barbato.
Bertacchini è l’autore del libro “Il pesce è finito” patrocinato da Oceanus. Barbato, attraverso il suo canale YouTube, sostiene la campagna di Oceanus, dedicando nuove e vecchie ricette a base di pesce locale e di stagione.
Gli studenti alle prese con il pesce azzurro
Un secondo incontro ha visto gli studenti impegnati in cucina nella realizzazione di ricette a base di pesce azzurro. Sono stati guidati dai docenti Carlo Riccio, affermato chef partenopeo, da Giovanni Franzese, Michele Saviano, Roberto Esposito, Salvatore Orefice e Antonio Pollio.
Le materie prime utilizzate sono state: alici, palamita, sgombro, seppie e calamari, pesce bandiera. Un pescato rigorosamente locale e di stagione come suggerisce la campagna “Una ricetta per salvare il Mare”.
Campagna che da oltre un decennio mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità urgente di cambiare abitudini alimentari e tecniche di pesca. Ciò in un mercato miope che condanna o esalta determinate specie. Dunque, peschiamo troppo e lo stiamo facendo male.
Il menu dell’istituto Elena di Savoia di Napoli
Gli studenti dell’istituto alberghiero di Napoli hanno proposto il seguente menu alla fine dell’incontro con il team di Oceanus:
Alici Marinate
Tortino di alici con provola
Concassè di pomodoro in salsa al basilico
Badonet di alici in pane panko
Parmigiana di pesce bandiera
Girellina di spatola scottata in spuma di agrumi
Straccetti di spatola paprika e curry
Raviolo al nero di seppia con cefalo di altura in guazzetto di frutti di mare
Palamita marinato con salsa al ravanello
Seppie scottate con finocchi
Calamari farciti di verdure
Insalatina di seppia in spuma di limone
Seppie con carciofi
Bresaola di palamita