giovedì, Marzo 20, 2025

Nelle opere di Frank Martinangeli ambiente e natura “contaminati” dall’uomo

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FRANK MARTINANGELI RACCONTA LA NOSTRA EPOCA, DURANTE LA QUALE LA MANO DELL’UOMO HA CONTAMINATO AMBIENTE E NATURA. NELLE OPERE DELL’ARTISTA DI ORIGINE AUSTRALIANA TEMI CHE SPAZIANO DALLE MODIFICAZIONI GENETICHE ALL’ESTINZIONE DELLE API, RAPPRESENTATI DA FOGLIE, ALI E SCHEDE MADRI DI PC

Molteplici sono i percorsi che si possono effettuare nell’osservare un’opera di Frank Martinangeli. Raccontare la nostra epoca è il compito cui l’artista si è coscientemente dedicato. In tutta la sua opera, ambiente e natura, “contaminati” dalla mano dell’uomo, tornano protagonisti in tutto il suo percorso artistico.

L’arte di Martinangeli fonde natura, uomo e meccanica in un racconto che sembra domandarsi continuamente quale sia il percorso intrapreso dall’uomo.

In opere come “Totem” (2009), una sorta di trittico verticale, il movimento del bianco in alto sta a rappresentare la terza dimensione e il cosmo. In basso la foglia, simbolo della natura e ancora più in basso la mano dell’uomo.

“Ovunque mi giro tocco l’universo” ci spiega Frank Martinangeli. E il suo percorso è spesso di denuncia di questo “tocco” umano nei confronti del cosmo e dell’universo.

Impronte umane tornano in opere come “Simbiosi”, “Mutazione” (2008) o “Geneticamente modificata” (2007). Qui compaiono altri elementi ricorrenti nell’opera dell’artista, come le schede madri dei pc, riciclate, tagliate, stampate con la stessa tecnica calcografica del XIV secolo.

In “Evolution” (2013) affronta il tema dell’estinzione delle api, cui stiamo andando incontro. Da sinistra verso destra si snoda un racconto che parte dal bianco assoluto, utilizzato dall’artista per rappresentare il cosmo e l’inizio della creazione.

A mano a mano nel percorso prende forma il colore dell’alveare ma va a moltiplicarsi con impronte digitali, ali, uova, diventando sempre più meccanico, schede pc, circuiti elettronici stampati.

Frank Martinangeli

Frank Martinangeli nasce a Melbourne nel 1973. Si diploma all’Istituto d’Arte Silvio D’Amico di Roma nel 1994. Nel 2016 fonda con Andrea Pacini, Usama Saad, Stefano Franchi, Virginia Sobrino e Mauro Manni l’Associazione Culturale Alea Contemporary Art.

La Galleria, Laboratorio d’Arte e Scuola a porte aperte su strada è in via G. Massaia 41, nel cuore della Garbatella a Roma. Luogo multifunzionale, scuola dove coesistono tutte le forme d’arte, anche cosiddette povere. L’associazione crea progetti internazionali per mostre museali solo con artisti viventi selezionati in varie parti del mondo.

Numero verde ONA

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