IL MUSEO MARITTIMO DI LISBONA, “SANTUARIO” DELLA STORIA MARINARA DEL PORTOGALLO, È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DI UN VIAGGIO AFFASCINANTE TRAMITE LE GESTA DI CORAGGIOSI NAVIGATORI E ATTRAVERSO TESORI DI MARI LONTANI
Esplorare il Museo Marittimo di Lisbona è come intraprendere un’avventura attraverso la storia marinara del Portogallo. Un viaggio alla scoperta delle gesta di coraggiosi navigatori e attraverso tesori di mari lontani.
Il Museo Marittimo è, infatti, di una delle più grandi testimonianze della storia navale europea, ricco di reperti che proiettano il visitatore indietro nel tempo, all’epoca delle grandi conquiste.
Situato nel pittoresco quartiere di Belem, alla periferia ovest della città, questo “santuario” di storia marinara del Paese iberico è il protagonista indiscusso di un viaggio affascinante attraverso le imprese di importanti navigatori. Come Vasco de Gama (1469-1524), Fernão de Magalhães (1480-1521), meglio conosciuto come Ferdinando Magellano e altri influenti dell’Età delle Scoperte.
E il navigare m’è dolce in questo… museo
Il Museo Marittimo di Lisbona è una testimonianza tangibile della grandezza marittima dell’antico Impero coloniale portoghese che, insieme con la Spagna, dominò il mondo.
Nel suo periodo di massima grandezza, l’impero si estendeva dall’America Latina al Giappone. Da Capo Verde al Brasile, all’Angola fino al Mozambico, abbracciando una vasta gamma di culture e popoli. Questo periodo di splendore è rappresentato nel Museo Marittimo della capitale grazie a una ricca collezione di reperti.
Questo assortimento è composto da oltre 17mila pezzi, inclusi oltre quattrocento modelli di navi, trenta imbarcazioni originali e una vasta gamma di cimeli, mappe, attrezzi e documenti.
Tra i tesori esposti, spicca una scultura di legno che raffigura l’Arcangelo Raffaele, protettore dei viaggiatori.
E ancora, oggetti provenienti dal leggendario viaggio di Vasco de Gama in India (il primo europeo a raggiungere lo stato asiatico nel 1498, navigando intorno all’Africa). Spedizione che aprì la via al commercio diretto con l’Asia, portando immense ricchezze al Portogallo. Ci sono uniformi navali dell’epoca, strumenti nautici e dipinti storici.
Tra le imbarcazioni più celebri, si fanno notare e ammirare anche due idrovolanti (aeromobili progettati per decollare e atterrare sull’acqua): il Fairey III “Santa Cruz”, che ha attraversato l’Atlantico nel 1923 e il primo idrovolante della Marina Militare portoghese, il Curtiss HS-2L, che fu acquisito nel 1917.
Conosciamo il Museo Marittimo di Lisbona
Inaugurato nel 1963, la storia del museo è intrecciata con quella del Re Luís I del Portogallo, che ha regnato dal 1861 al 1889. Un monarca noto per il suo fervente interesse per gli studi oceanografici e la navigazione.
Fu proprio lui a dare inizio alla collezione di reperti legati alla storia marinara del suo Paese. Una raccolta che si arricchì nel corso dei decenni, culminata poi con l’apertura del Museo Marittimo.
Entrando in questo “santuario del mare”, il visitatore viene accolto dalla maestosa statua di Enrico il Navigatore (1394-1460), il principale promotore delle esplorazioni marittime portoghesi. Accanto a lui, altri eroi del mare adornano la sala d’ingresso.
Ma è il grande planisfero policromo (rappresentazione cartografica del mondo su un piano) a catturare fin da subito l’attenzione. Collocato sulla parete di fondo, rappresenta le rotte seguite dai grandi navigatori portoghesi nei secoli XV e XVI: un mosaico di avventure e scoperte.
La Sala d’Oriente ci trasporta, invece, nei viaggi che portarono i portoghesi a instaurare legami commerciali e culturali con l’Estremo Oriente. Qui, una mostra permanente ci introduce a imbarcazioni orientali, porcellane, armature giapponesi del Cinquecento e altri tesori. Tra questi, un altare da campo utilizzato a bordo della nave di Vasco De Gama.
La “Padrão Real”, carta geografica segreta e ufficiale
Proseguendo, ci immergiamo nella navigazione da diporto, con modelli di imbarcazioni da regata. A seguire, le sale della costruzione navale e della marina mercantile. Un altro ambiente è dedicato alle scoperte, con le sue antiche carte nautiche che risalgono al XVI e XVII secolo: un vero e proprio capolavoro di grande pregio artistico.
Esempio su tutte la “Padrão Real”, la principale carta geografica portoghese, che veniva utilizzata come modello per tutte le altre carte che si trovavano a bordo delle navi.
Un particolare importante per l’epoca: oltre a essere un documento di navigazione, questa carta era anche segreta e ufficiale. Segreta, in quanto era riservata esclusivamente agli ufficiali di alto rango, ai navigatori e agli esploratori delle spedizioni portoghesi. Ufficiale, dal momento che era riconosciuta e approvata dalle autorità del tempo.
Tra i reperti più suggestivi, spiccano le padrões, le caratteristiche colonne di pietra scolpita, sormontate da una croce, che i Portoghesi erigevano nei territori conquistati, come simboli tangibili della loro audacia di conquistatori e a significare la presa di possesso.
Altra attrazione del museo è la più vasta collezione di astrolabi nautici al mondo. Sono antichi strumenti utilizzati per determinare la propria posizione, durante la navigazione, misurando l’altezza del Sole a mezzogiorno o della Stella Polare di notte. I cimeli, che risalgono a epoche lontane, sono stati recuperati persino da relitti sommersi.
Il Museo Marittimo di Lisbona, un panorama evocativo
Attraverso le sale del museo, ci si immerge nel panorama evocativo delle costruzioni navali e della navigazione, dal fasto del Seicento fino alle tecnologie avanzate dei giorni nostri. Strumenti antichi e documenti nautici narrano le gesta di eroi del mare, figure leggendarie che hanno plasmato il corso della storia portoghese. Pensiamo ad esempio all’epopea dell’ammiraglio Domingos Xavier de Lima, noto come Marchese de Nisa.
Nato nel XVIII secolo, fu un alleato dell’ammiraglio britannico Horatio Nelson, a fianco del quale combatté contro le forze di Napoleone Bonaparte. La sua partecipazione alla battaglia del Nilo nel 1798 e altre operazioni navali dimostrarono non solo la sua destrezza tattica ma anche il valore della cooperazione internazionale nella difesa contro un comune nemico.
Insomma, il Museo Marittimo di Lisbona è una tappa imperdibile per grandi e piccini cui offre un’esperienza unica nel suo genere.