È stato inaugurato questa mattina, a Bari, primo in Italia, il Centro Regionale Mare (CRM), di Arpa Puglia.
La Puglia si dota di attrezzature e professionalità per conoscere e tutelare il suo mare

Il Centro comprende una unità operativa complessa dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che svolgerà attività di alto livello tecnico in relazione all’ambiente marino pugliese.
«Abbiamo polarizzato le attività sul mare in questa nuova struttura – ha spiegato il direttore di Arpa Puglia Vito Bruno – perché in una regione che ha quasi 1000 Km di costa evidentemente investire su un capitale naturale come il mare era quasi una scelta obbligata».
La sede si trova all’interno del porto di Bari ed è stata messa a disposizione dall’Autorità portuale del Mare Adriatico Meridionale con la collaborazione della Capitaneria di Porto.
«Abbiamo laboratori che si occupano delle acque di balneazione, di alga tossica, che offrono dati per la strategia marina», ha spiegato Bruno, il quale ha citato che “gli ultimi dati dell’UE danno il 99% delle acque di balneazione in Puglia con qualità eccellente».
Il mare della Puglia, dallo Jonio all’Adriatico, è caratterizzato dall’interazione di molteplici aspetti, da quello naturalistico, a quello produttivo, vedi la pesca, a quello balneare, compreso i flussi turistici.
Con i suoi circa 1000 Km, la costa della Puglia è al terzo posto, in ambito nazionale, dopo le isole maggiori. Le acque marine, quindi, sono soggette a caratteristiche e pressione antropiche differenti. Per questi motivi, è evidente quanto siano necessari un adeguato monitoraggio ma soprattutto un approccio olistico per la gestione del sistema “mare” nel suo complesso.
Anche per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile delle comunità costiere, alla luce delle vocazioni e tradizioni tipiche del territorio regionale.
Tutto quanto in linea con le Direttive dell’Unione Europea
«La Puglia da oggi ha il suo Centro Mare – ha detto il presidente Michele Emiliano – nel quale abbiamo istituzionalizzato le ricerche che riguardano l’inquinamento marino, lungo tutte le coste pugliesi. Abbiamo in questo modo raggruppato tutte le nostre strategie per supportare la Blue Economy, che in questo momento può dare alla Puglia, con quasi 900 chilometri di coste, grandi vantaggi. Tutela dell’ambiente ed economia devono camminare insieme per essere credibili agli occhi dei nostri ragazzi che con le loro manifestazioni hanno sollecitato il nostro intervento in tema di tutela dell’ambiente e del clima».