I COMUNI DELL’AGRO PONTINO, UNO DOPO L’ALTRO, STANNO DICHIARANDO LO STATO DI CALAMITÀ NATURALE PER LA MORIA DEL KIWI. STANNO DANDO SEGUITO ALLE RICHIESTE DEGLI AGRICOLTORI, CHE SONO SEMPRE PIU IN DIFFICOLTÀ PER UNA SITUAZIONE CHE SI TRASCINA DA ANNI
La moria del kiwi è un problema annoso, che interessa numerosi comuni dell’agro pontino, dove ci sono molte aziende che basano la loro produzione sul frutto. Nonché in altre regioni italiane. Oggi però i riflettori sono puntati sulla provincia di Latina, dove i produttori sono in netta difficoltà e in cui ben nove sindaci hanno chiesto alla Regione Lazio di intervenire.
I primi di ottobre si erano riuniti a Cisterna di Latina, città in cui la produzione di kiwi è più spiccata, e in consiglio comunale avevano chiesto all’ente regionale di muoversi per venire incontro agli agricoltori in crisi.
Moria del kiwi, nove sindaci chiedono l’emergenza
Lo scorso 5 ottobre i sindaci dei comuni di Latina, città capoluogo di provincia, Matilde Celentano; di Cori Mauro De Lillis, Giuseppina Giovannoli di Sermoneta, di Priverno Anna Maria Bilancia, Eligio Tombolillo di Pontinia, Lidano Lucidi di Sezze, il vice sindaco di Sabaudia Giovanni Secci, ospitati dal sindaco di Cisterna Valentino Mantini; insieme ai comuni vicini del comprensorio del kiwi, Lariano e Lanuvio, avevano chiesto coralmente alla Regione di intervenire. Presenti alla riunione anche i consiglieri regionali Salvatore La Penna, Enrico Tiero e Angelo Tripodi.
Dal canto suo, la Regione aveva già audito in commissione agricoltori e rappresentanti politici del territorio. “Ancora non sono ben chiare le cause della morìa – ha spiegato il consigliere regionale Vittorio Sambucci, che ha presieduto la seduta della commissione -. È stato compromesso il 33% della superficie coltivata a livello nazionale. Nel Lazio oltre 5mila ettari. Oltre il 50 per cento della produzione è distrutto”.
I comuni dichiarano lo stato di calamità
Aprilia e Cisterna lo hanno già fatto, oggi tocca al comune di Sermoneta dichiarare lo stato di calamità per la moria del kiwi. “Facendo rete con i Comuni del territorio per chiedere alla Regione e al ministero dell’Agricoltura un intervento concreto a sostegno delle aziende colpite. Ma anche per trovare una cura definitiva per le piante”, si legge in una nota.
“In particolare, il kiwi rappresenta la coltivazione cardine, con centinaia di ettari coltivati a kiwi verde e kiwi giallo. Con 60 realtà produttive suddivise tra imprese agricole e aziende a carattere familiare, che creano circa 250 posti di lavoro fissi, oltre agli stagionali. Dietro ai numeri ci sono famiglie che hanno deciso di impegnarsi nell’agricoltura e che hanno bisogno dell’aiuto delle istituzioni: non li lasceremo soli” – ha detto il sindaco.
Moria del kiwi, Aspal: “Danni per oltre 100milioni”
“La moria del kiwi ha assestato un duro colpo alla produzione pontina – spiega l’Aspal, Associazione Produttori Agricoli del Lazio -. Nella nostra regione sono oltre 10mila gli ettari coltivati e destinati a frutti a polpa verde e a polpa gialla – spiega Stefano Giammatteo, presidente dell’Aspal – e tra il 2017 e l’agosto 2021 se ne sono persi circa tremila proprio a causa della moria, con un calo produttivo di oltre 500mila quintali e un danno economico di oltre cento milioni di euro”.