Il meraviglioso centro storico di Monopoli
Il centro storico della cittadina a sud di Bari si presenta con stradine, bianche case e un azzurro cielo ritagliato tra i cornicioni di tufo.
Quasi sempre, quando camminiamo, guardiamo solo davanti a noi. Nell’articolo che pubblichiamo, il collega e architetto Domenico Tangaro fa una riflessione. Infatti, camminando per le viuzze del centro storico di Monopoli, in provincia di Bari, ha alzato lo sguardo verso i tetti. Attratto dall’aspetto architettonico di questi.
Nel centro storico di Monopoli – spiega Tangaro – non si arriva per caso, ma per scelta. Infatti, bisogna superare la cortina degli edifici di basso livello, costruiti negli ultimi cinquant’anni da un’ingegneria edile speculativa.
Il centro storico di Monopoli si è sviluppato intorno alle chiese e al Castello Aragonese di Carlo V. Dove vivono italiani e stranieri d’ogni nazionalità in case densamente abitate.
È conservato con gran cura dai cittadini – osserva -, «ed è ancora molto interessante sotto l’aspetto architettonico e ambientale perché si sviluppa intorno a un piccolo porto di barche per pescatori, che s’insinua in esso come una cala della vicina Costa Merlata più a sud.
Monopoli, piccola città marinara ma oggetto di conquiste
Del porto, ciò che più appare evidente è il susseguirsi dei tetti piani a terrazze, alternati a cupole di chiese urbane e a campanili barocchi. È stato, agli inizi, un centro abitato Apulo, vissuto intensamente in epoca Medievale. E, ancor prima, in epoca Bizantina e Normanna. Monopoli era una piccola città marinara e come tale oggetto d’invasioni e di attacchi pirateschi dal mare.
La sua posizione geografica era strategica sul Mare Adriatico tra i porti di Bari e Brindisi. Il borgo antico è fatto di vie strette, arabe, concluse tra isolati e piazze piccolissime.
Passeggiando per i vicoli, si può osservare che lo spazio del cielo ritagliato tra i cornicioni e le facciate ha conservato, insieme al cielo azzurro, una sua intima identità. Non scalfita dal tempo né dagli uomini contemporanei.
Gli Spagnoli, il Castello Aragonese e i Bastioni

Difatti, seguendo i cornicioni che si stagliano verso il cielo, si percepiscono dettagli architettonici significativi che raccontano la sua storia. Come l’occupazione dei Veneziani e l’insediamento degli Spagnoli più tardi. Questi ultimi ne rafforzarono le difese, segnando il suo nuovo volto sul fronte del mare.
Vedi il Castello Aragonese, che sorge su una pianta poligonale. E i Bastioni, con i cannoni che dal porto si estendono verso sud, sino alle spiagge di sabbia, tra cale e scogliere.
Durante la sua costruzione, il fortilizio inglobò alcune preesistenze sul fronte del mare. Come l’antica chiesa di San Nicola de Pinna; parte di un Cenobio Brasiliano e un’antica Torre difensiva di epoca Romana.
Cattedrale di Monopoli: esempio del Barocco in Terra di Bari
Ma l’impulso urbanistico più forte e visibilmente importante è avvenuto in età Barocca con il rifacimento di antiche chiese come la Cattedrale, fondata all’inizio del XII secolo. La stessa, poi, è stata ricostruita tra il XII e il XIII secolo.
La Cattedrale è uno degli esempi più significativi del Barocco in Terra di Bari. Nel Settecento, quindi, le è stata aggiunta la monumentale facciata con il suo campanile scolpito in tufo, finemente lavorato a bassorilievo. Il prospetto del duomo, che si affaccia sulla settecentesca piazza, mostra una gran parete senza finestre. A dimostrazione della significativa potenzialità dell’architettura, nell’ideazione e modellazione scultorea dei luoghi pubblici e privati di una città.
All’interno del luogo di culto religioso, sono visibili, gelosamente custoditi, i dipinti di Palma il Giovane e Francesco De Mura, nonché un’icona originale Bizantina del 1280 della Madonna della Madia. Quest’ultima arrivata, secondo la leggenda popolare, dal mare su una zattera colma di tronchi accatastati.
Santa Maria degli Amalfitani voluta dai marinai
Di minore importanza, coeva alla Cattedrale è Santa Maria degli Amalfitani, eretta nel secolo XII secolo. La chiesa, voluta da marinai amalfitani, costruita su un insediamento rupestre, è di fattezze architettoniche Romaniche.
Santa Maria degli Amalfitani si articola su tre navate chiuse da absidi perimetrali che sono ben visibili anche dall’esterno dell’edificio.
È ritagliata tra le case di tufo, bianche, dei pescatori, le chiese rupestri e, soprattutto, un cielo azzurro contro cui si stagliano tutti i tetti del centro storico di Monopoli».