DALL’ATENEO DI PERUGIA GIUNGONO I PROGETTI A EMISSIONI ZERO PER UN MONDO PIÙ PULITO E SALUBRE
Costruire un futuro sostenibile è l’obiettivo che oggi si pongono anche le università italiane. Nell’ateneo di Perugia si studiano nuove tecnologie in grado di soddisfare le attuali necessità di ognuno senza compromettere quelle delle generazioni future.
Attraverso pratiche virtuose e, soprattutto, attraverso un cambiamento delle abitudini, si potrà salvare il pianeta e i suoi abitanti. Principi, questi, che costituiscono il fondamento di alcuni progetti realizzati dall’Università degli studi di Perugia: sotto la lente la mobilità, che dovrà essere sempre più “green”.
All’Università degli Studi di Perugia si progettano spicchi di futuro
Nei laboratori e nelle aule dell’Università degli Studi di Perugia, infatti, si progettano spicchi di futuro, partendo dai trasporti che dovranno diventare meno inquinanti. I ricercatori sono al lavoro per consentire nel prossimo futuro dei cambiamenti radicali in vari settori.
Infatti, si sposteranno le merci in modo ecologico e rapido, si useranno i robot per compiere i lavori nei campi e si creeranno veicoli elettrici con una autonomia potenzialmente illimitata nelle ore diurne.
Allo studio l’”oleodotto delle merci”
Su questi argomenti si è creato un interessante dibattito su RaiNews24, in “Futuro24”, il settimanale di scienza e tecnologia curato da Andrea Bettini e Marco Dedola sul canale All news della Rai.
Il professor Franco Cotana ha spiegato cos’è “Pipenet”, la ricerca del Dipartimento di Ingegneria dell’Università umbra che mira a produrre zero emissioni di gas serra e a realizzare pannelli fotovoltaici per alimentare il meccanismo di propulsione delle capsule di merci che, ad altissima velocità, potrebbero raggiungere la loro destinazione attraverso una rete di condotte e punti di smistamento.
In primo piano, dunque, il progetto di una sorta di “oleodotto delle merci”, una rete per spostare prodotti evitando il trasporto aereo o su gomma.
Migliorata l’efficienza delle batterie
Per quanto riguarda, invece, la vita di tutti i giorni degli uomini del futuro prossimo, è stato studiato un quadriciclo elettrico, spiegato dai docenti Fabio Bianconi, Francesco Castellani e Giordano Franceschini.
Si tratta di un telaio super leggero e ad amplissima autonomia durante il giorno. Elettricità, però, significa anche batterie e sulla loro efficienza si sta lavorando. I progressi per migliorarle sono stati spiegati dal direttore del Dipartimento di Ingegneria Ermanno Cardelli e dalla professoressa Linda Barelli.
Robot agricoltore che rispetta la natura
Particolare attenzione è stata riservata al mondo campestre. Fondamentale risulta la tecnologia che può modificare e facilitare l’attività quotidiana degli agricoltori, nel rispetto della natura.
L’ingegnere Gabriele Costante ha mostrato un nuovo robot autonomo per i lavori agricoli e altre creazioni del laboratorio ISARLab, specializzato nello studio della robotica e della automazione.
Sì, dunque, dall’ateneo perugino a un mondo ipertecnologico e rispettoso dell’ambiente, che produca benessere per tutti.