LA CORTE D’APPELLO DI TRIESTE HA RICONOSCIUTO LO STATUS DI EQUIPARATO A VITTIMA DEL DOVERE DI UN EX SERGENTE DELLA MARINA MILITARE. L’UOMO È DECEDUTO A CAUSA DI UN MESOTELIOMA PERITONEALE, CAUSATO DALL’ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO MENTRE PRESTAVA SERVIZIO COME MOTORISTA NAVALE. ALLA VEDOVA LA SPECIALE ELARGIZIONE, OLTRE AGLI ASSEGNI VITALIZI MENSILI
La Corte d’Appello di Trieste ha confermato la decisione del Tribunale del capoluogo friulano, Sezione Lavoro, che ha riconosciuto lo status di equiparato a Vittima del Dovere di Dario Zuban.
L’ex sergente della Marina Militare è deceduto a causa di un mesotelioma peritoneale, causato dall’esposizione all’amianto mentre prestava servizio come motorista navale. Grazie al supporto legale dell’avv. Ezio Bonanni, coadiuvato dall’avv. Corrado Calacione, l’aula di giustizia ha condannato il ministero della Difesa a garantire i benefici previdenziali per la vedova.
Ta questi, una speciale elargizione, un assegno vitalizio e un assegno vitalizio speciale. Inoltre, la corte ha condannato il ministero dell’Interno a inserire il nome del sergente Dario Zuban nella graduatoria unica delle Vittime del Dovere.
«Si tratta di una sentenza significativa – dichiara l’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale dei familiari del sergente Zuban -, poiché la Corte di Appello ha confermato l’istruttoria di primo grado e il riconoscimento del diritto della vittima con costituzione delle prestazioni previdenziali in favore della vedova. La pronuncia del Tribunale, confermata dalla Corte territoriale, sottolinea l’uso indiscriminato e senza restrizioni dei nostri militari. In particolar modo per i motoristi navali della Marina Militare, come il sergente Dario Zuban, poiché la fibra killer è stata usata senza restrizioni e in elevate concentrazioni nelle basi arsenalizie e nelle unità navali. Sono purtroppo centinaia i casi di decesso dei militari delle nostre Forze Armate per mesotelioma e altre patologie asbesto correlate».
Venuto a mancare il marito a febbraio del 2023, il mese successivo la vedova, signora Gina Natalina Risi, si è costituita in giudizio, subentrando al marito nella posizione di ricorrente.
L’istruttoria innanzi al Tribunale di Trieste
Il giudice del Tribunale di Trieste, Sezione civile – controversie del lavoro, dott. Paolo Ancora, ha riconosciuto la dipendenza da causa di servizio della patologia asbesto correlata che ha portato al decesso del soggetto, condannando il ministero della Difesa.
I legali del ricorrente hanno contestato l’illegittimità della condotta ministeriale – è sottolineato nella sentenza -, mettendo in evidenza l’uso diffuso e massiccio dell’amianto.
Materiale, di fatto, presente sia in arsenale sia nelle coibentazioni e nell’impiantistica a bordo della nave Centauro, sulla quale l’ex sergente ha prestato servizio, dal 3 novembre 1976 al 30 aprile 1978, come indicato nella documentazione allegata al ricorso.
Ai militari non sono state mai fornite maschere o altre protezioni, è stato accertato.
Ambienti chiusi e privi di adeguati sistemi di aspirazione
Il militare di leva ha prestato servizio a bordo della nave della Marina Militare Centauro, in ambienti chiusi, privi di adeguati sistemi di aspirazione per le polveri di amianto. È stato inoltre esposto alla fibra killer durante attività specifiche come corvée e guardie armate, per aver utilizzato l’arma individuale, un MG 42-59, dotato di accessori in amianto, come guanti e pezze.
Cosa dice la sentenza
Il ministero – specifica la sentenza – ha autorizzato l’uso dell’amianto senza una valutazione del rischio, violando l’art. 4 del D.P.R. 303/56, che richiede di minimizzare la dispersione di polveri di asbesto. Non ha nemmeno adottato le misure previste dall’art. 4 del D.P.R. 547/55 e non ha fornito al personale le maschere protettive obbligatorie, come stabilito dagli artt. 377 e 387 del D.P.R. 547/55, violando così l’obbligo di tutela della salute ex art. 2087 c.c.
Il dispositivo della corte sottolinea che la normativa di riferimento è contenuta nei commi 562-565 dell’art. 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, che estende i benefici per le vittime della criminalità e del terrorismo anche alle cosiddette Vittime del Dovere. Il comma 564 amplia ulteriormente questa categoria, includendo coloro che hanno contratto infermità invalidanti permanenti o che sono deceduti a seguito di missioni, riconosciute dipendenti da causa di servizio per particolari condizioni ambientali o operative.
Le prove raccolte durante il processo smentiscono la tesi dei ministeri resistenti. Le condizioni di rischio all’interno dell’arsenale di Taranto erano ancora presenti negli anni ’90, nonostante l’entrata in vigore della L. 257/92, poiché materiali contenenti amianto erano stoccati in magazzini e altri locali, mettendo a rischio la salute di tutto il personale civile e militare impiegato.
Le testimonianze
Particolare rilevanza ha la testimonianza del dott. Antonio Battaglioli, chimico della Marina Militare all’Arsenale di La Spezia, il quale ha confermato la presenza di notevoli quantità di amianto a bordo del Centauro.
Le tubazioni per gasolio e olio erano coibentate esternamente in amianto, e lo scafo della nave era protetto da pannelli di amianto applicati alle paratie. Altri testimoni hanno dichiarato che, durante la manutenzione quotidiana dei gruppi elettrogeni, spesso si staccava la coibentazione dei tubi, esponendo ulteriormente il personale alle fibre cancerogene.
Le cuccette erano posizionate contro le paratie, dove erano montati pannelli contenenti amianto, come segnalato da un ufficiale dopo le lamentele sul loro continuo distacco. Tuttavia, la pericolosità delle polveri di asbesto aerodisperse non era mai stata comunicata all’equipaggio.
Il Tribunale riconosce la speciale elargizione alla vedova
Il tribunale, quindi, ha riconosciuto l’equiparazione del defunto a Vittima del Dovere, applicando l’art. 1 del D.P.R. 243/2006 e ha disposto la costituzione di tutti i benefici spettanti per legge in favore della vedova. Ossia la speciale elargizione di 285mila euro, oltre agli assegni vitalizi mensili di circa 2.100.