I LEADER POLITICI DI VENTICINQUE PAESI SI SONO RIUNITI A SØNDERBORG, IN DANIMARCA, PER DECIDERE QUALI MISURE URGENTI DA ADOTTARE PER MIGLIORARE L’EFFICIENZA ENERGETICA
L’Agenzia Internazionale dell’Energia (nella photogallery in basso alcuni momenti della conferenza stampa) che ha organizzato il meeting ha documentato che misure di efficienza più rigide possono ridurre, rapidamente e in modo significativo, i costi delle bollette energetiche, le importazioni di carburante e le emissioni di gas serra.
È il momento di accelerare sull’efficienza energetica
«L’efficienza energetica è una soluzione fondamentale delle tante sfide più urgenti del mondo: può contemporaneamente rendere le nostre forniture energetiche più convenienti, più sicure e più sostenibili. Ma inspiegabilmente, i leader politici e gli imprenditori non agiscono in maniera sufficiente».
Così il direttore esecutivo dell’IEA (International Energy Agency, in inglese) Fatih Birol. Il quale ha ricordato che «gli shock petroliferi degli anni ’70 hanno messo in moto importanti progressi nell’efficienza. Pertanto, è assolutamente essenziale che questa sia al centro della risposta alla crisi energetica globale di oggi».
Pertanto, ha concluso Birol, «i leader riuniti alla Conferenza globale dell’IEA sull’efficienza energetica devono rendersi conto che è necessario che questo sia il momento in cui il mondo deve schiacciare l’acceleratore sull’efficienza. In caso contrario, potremmo non reagire in maniera adeguata all’attuale crisi energetica. E pagarne il prezzo negli anni a venire».
La VII Conferenza Globale Annuale dell’IEA sull’efficienza energetica, dal 7 al 9 giugno, ha riunito, tra gli altri, i ministri di Danimarca, Egitto, Estonia, Germania, Ungheria, Irlanda, New Zealand, Nigeria, Panama, Polonia, Senegal, Svezia e Regno Unito. Nonché il presidente della COP26 Alok Sharma, il Commissario dell’Unione Africana per le infrastrutture e l’energia Amani Abou-Zeid e il Commissario europeo per l’energia Kadri Simson. Il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko si è collegato alla riunione in videoconferenza.
Hanno partecipato ai lavori anche dirigenti di industria, finanza, organizzazioni internazionali e società civile.
La Conferenza Globale di quest’anno è stata organizzata dal ministero del Clima, dell’energia e dei servizi pubblici della Danimarca, con il supporto della società di ingegneria danese Danfoss.
Non, se dovremmo ma, come fare
Secondo il ministro Dan Jørgensen, la questione non è più «se dovremmo implementare soluzioni e tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico a livello globale. La questione è: come faremo. Aumentando la nostra efficienza energetica, possiamo ridurre completamente la nostra dipendenza di petrolio e gas russo e avvicinarci al raggiungimento della neutralità climatica». E la conferenza di Sønderborg è «un passo importante nella giusta direzione».
Gli ha fatto eco il presidente e CEO di Danfoss Kim Fausing, secondo cui adottare le misure di efficienza energetica è prioritario per raggiungere gli obiettivi climatici.
Infatti, afferma Fausing, «un terzo della riduzione, necessaria, di emissioni di CO2 in questo decennio, secondo lo scenario Zero Net Zero, deve derivare dai miglioramenti dell’efficienza energetica. La buona notizia è che le soluzioni per migliorare l’efficienza energetica in tutti i settori, ci sono. Non abbiamo bisogno di aspettare. Abbiamo bisogno di agire. Perché l’energia più verde è l’energia che non utilizziamo».
Gli edifici del futuro, il ruolo dei consumatori, sbloccare i finanziamenti
Tra gli argomenti discussi questa mattina, i leader di industria, governo e società civile, hanno esaminato come saranno gli edifici del futuro, quale sarà il ruolo dei consumatori e come sbloccare i finanziamenti per le misure di efficienza.
Secondo la nuova analisi dell’IEA, raddoppiare l’attuale tasso globale di miglioramento dell’intensità energetica al 4% consentirebbe di risparmiare 95 Exajoules (*) l’anno del consumo finale di energia – cioè l’equivalente attuale annuale uso energetico della Cina -. Rispettando un percorso diverso dalle impostazioni politiche attuali, questo risultato si potrebbe ottenere entro la fine di questo decennio.
Questo risparmio energetico ridurrebbe le emissioni globali di CO2 di ulteriori 5miliardi di tonnellate l’anno entro il 2030. Cioè un terzo degli sforzi per ridurre le emissioni totali sul pianeta, necessari in questo decennio per raggiungere l’obiettivo zero emissioni entro la metà del secolo. Come disposto nella Net Zero Roadmap che l’IEA ha pubblicato l’anno scorso.
Queste prove extra di efficienza taglierebbero la spesa globale per l’energia. Per esempio, le famiglie potrebbero risparmiare fino a 650miliardi di dollari l’anno sulle bollette energetiche entro la fine di questo decennio, rispetto a quanto spenderebbero con le attuali decisioni politiche.
La quantità di gas naturale che il mondo eviterebbe di usare sarebbe pari a quattro volte quella che l’Unione Europea ha importato dalla Russia l’anno scorso.
Mentre il consumo ridotto di petrolio sarebbe di quasi 30milioni di barili al giorno, circa il triplo della produzione media della Russia nel 2021.
Ammodernamento ed efficientamento
Rispetto a oggi, questa spinta globale sull’efficienza contribuirebbe a creare 10milioni di posti di lavoro, in settori che vanno dall’ammodernamento degli edifici alle infrastrutture di produzione e di trasporto.
La nuova analisi IEA mostra rilevanti opportunità di guadagno di efficienza energetica rapida in tutti i settori dell’economia globale.
La maggior parte di queste occasioni comporta tecnologie prontamente disponibili. Le quali si compenserebbero grazie a costi di esecuzione più bassi, rispetto ai prezzi elevati di oggi. Entro il 2030, circa un terzo della domanda di energia risparmiata verrà dall’implementazione di attrezzature più efficienti. Queste vanno dai condizionatori d’aria alle auto.
Circa un quinto proviene dall’elettrificazione, dalla commutazione a pompe di calore o dalle auto elettriche. La digitalizzazione e l’uso di materiali più efficienti occupano gran parte del resto.
La nuova analisi completa le intuizioni sul ruolo critico dell’efficienza energetica e delle misure di risparmio energetico nell’affrontare la crisi energetica globale di oggi che sono state evidenziate dalla recente
IEA 10-Point Plan to Reduce the European Union’s Reliance on Russian Natural Gas
e 10-Point Plan to Cut Oil Use,
così come
che è stato sviluppato in collaborazione con la Commissione Europea.
Durante una sessione a porte chiuse, i ministri approveranno le soluzioni migliori per accelerare le azioni. La città di Sønderborg ha allestito anche una serie di vetrine tecnologiche che i leader potranno visitare.
(*) Exajoule: dal greco héx “sei”; anteposto a un’unità di misura, ne moltiplica il valore per 10(18) (per esempio exajoule, misura equivalente a un miliardo di miliardi di joule).