UNO STUDIO È STATO PUBBLICATO DALL’ISTITUTO DI SCIENZE MARINE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE DI VENEZIA (ISMAR-CNR). RIVELA CHE L’AUMENTO DELLE TEMPERATURE MARINE HA CONSENTITO L’INVASIONE DEL MARE NOSTRUM DA PARTE DI SPECIE ALLOCTONE, FAVORITA ANCHE DALL’ALLARGAMENTO DEL CANALE DI SUEZ
Cambiamenti climatici, il Mediterraneo è sempre più caldo e salato
Dal 1980 a oggi il numero di pesci tossici tropicali e alghe infestanti è triplicato. Mentre negli altri mari è solo raddoppiato, mettendo a rischio specie animali e vegetali autoctone e la salute dell’uomo.
La ricerca pubblicata sulla rivista “Scientific Reports” è realizzata dall’Ismar-Cnr in collaborazione con il britannico National Oceanography Centre di Southampton e il tunisino Institut National des Sciences et Technologies de la Mer di Salamboo. Illustra che gli aumenti sono di circa 0,05 gradi l’anno, molto più di quanto non avvenga negli oceani dove l’aumento della temperatura delle acque è dello 0,005 l’anno, anche perché la velocità di ricambio delle acque è bassa. Il Mediterraneo, scrive “Scientific Reports”, si scalda e la sua salinità aumenta a velocità due volte e mezza maggiore rispetto alla seconda metà del secolo scorso. Ciò lo rende più simile al mare tropicale.
La comparsa di pesci tropicali nel Mare Nostrum
L’ISPRA, che da anni studia il fenomeno, ha censito oltre ottocento nuove specie esotiche animali e vegetali in tutto il Mediterraneo. È un danno per l’ambiente marino per la perdita di biodiversità delle specie native. C’è invece la presenza di pesci di ambiente tropicale nel Mediterraneo Mare Nostrum. Questo è un pericolo per la gente che di estate, in maniera esponenziale, si riversa sulle coste.
Pertanto l’”Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale” rilancia la campagna di allerta sul pesce palla maculato Lagocephalus sceleratus e sul pesce scorpione Pterois miles, due nuovi ospiti tropicali tra i più pericolosi per la salute dell’uomo.
Il pesce palla maculato, segnalato per la prima volta all’interno dell’“Area Marina Protetta delle Isole Pelagie,” a settembre 2013, oggi è stato segnalato anche nel resto della Sicilia, in Calabria e in Puglia. Toccarlo non comporta rischi ma le sue carni sono molto tossiche, anche dopo la cottura. È importante sapere che la legge italiana vieta la commercializzazione di tutti i pesci palla.
Il pesce scorpione, una delle specie marine più invasive al mondo, è un formidabile predatore. Entrato attraverso il canale di Suez, si è rapidamente diffuso anche nel Mediterraneo orientale. Un esemplare fu avvistato e fotografato nel settembre 2016 all’interno della “Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari”, in Sicilia.
A causa delle spine velenose, lunghe e sottili, subacquei e pescatori possono pungersi facilmente. In questo caso, si consiglia di immergere al più presto la parte colpita in acqua molto calda, per ridurre il dolore e l’efficacia del veleno.
L’ISPRA invita pescatori, subacquei e gestori delle aree marine protette a segnalare eventuali avvistamenti o catture agli indirizzi alien@isprambiente.it oppure pescepalla@isprambiente.it