giovedì, Dicembre 7, 2023

Mediterraneo inquinato: alta la percentuale di rifiuti plastici

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I RISULTATI DELLE OSSERVAZIONI EFFETTUATE DA PROGETTO MEDITERRANEA E ISPRA NEL 2022 HANNO DIMOSTRATO CHE L’INQUINAMENTO DEL MEDITERRANEO È DOVUTO SOPRATTUTTO AI RIFIUTI PLASTICI

La plastica è ormai ovunque, specialmente nei mari, dove emergono di continuo rifiuti galleggianti costituiti da questo dannoso materiale. L’Associazione Progetto Mediterranea e l’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) hanno pubblicato i dati sull’inquinamento del nostro mare.

I risultati sono giunti in seguito alle osservazioni fatte nell’ambito del progetto Floating Litter. Progetto Mediterranea, spedizione culturale, scientifica e nautica è salpata nel 2013 con l’obiettivo di studiare il Mediterraneo.

Dal 2021 è partner di ISPRA per quanto riguarda la salvaguardia ambientale e la ricerca scientifica. La spedizione ha navigato, tra maggio e settembre 2022, nel canale di Sicilia, circumnavigando l’isola.

Ha proseguito nel Golfo di Taranto e quindi lungo la costa adriatica fino a Venezia. Durante la navigazione lo scorso anno, l’equipaggio ha avvistato molti rifiuti galleggianti.

Mediterraneo, la campagna del 2022

Anche nella campagna del 2022, i rifiuti a mare sono stati osservati in tutte le aree percorse. Ciò ha dimostrato ulteriormente la vastità di incidenza del fenomeno.

I materiali di plastica sono i principali imputati del fenomeno, con una percentuale intorno al 65% di tutti i rifiuti rilevati. Laddove è stato possibile risalire ad attività specifiche, gli oggetti più osservati appartengono al packaging, buste e bottiglie di plastica e ad attrezzi da pesca.

I valori medi della densità di rifiuti sono maggiori in ambiente più costiero e minori in alto mare. Le maggiori concentrazioni di rifiuti sono state osservate nelle aree in cui è presumibile un maggiore apporto da terra. Tra queste, la foce dei fiumi in Adriatico e presso le coste meridionali della Sicilia, dove sono state rinvenute notevoli quantità di “schiume”.

Conoscere il fenomeno dei rifiuti marini

La collaborazione fra ISPRA e Progetto Mediterranea ha permesso di ottenere dati adeguati dal punto di vista metodologico. Questi sono utili per contribuire alla conoscenza del fenomeno dei rifiuti marini costieri anche nelle aree dello Ionio e dell’Adriatico.

La vastità e la complessità dei fenomeni richiedono un monitoraggio continuo di larga scala nel lungo termine. Ciò per evidenziare i fenomeni in atto e monitorarne le eventuali variazioni nel tempo.

La prosecuzione della collaborazione permetterà di ottenere informazioni in altre aree del Mediterraneo. Informazioni che contribuiranno a diffondere la consapevolezza sulla necessità di una svolta sostenibile in tutti i settori delle attività umane.

ISPRA e Progetto Mediterranea invitano tutti i cittadini a entrare attivamente nella protezione dell’ambiente. Vivere in questa epoca, e vivere il mare, soprattutto, significa partecipare e contribuire alla lotta all’inquinamento.

Numero verde ONA

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