SI È CONCLUSO CON SUCCESSO IL CORSO DI FORMAZIONE “INNOVAZIONI NELLA GESTIONE DEGLI ALBERI PER IL VERDE URBANO – STANDARD DI POTATURA E STABILITÀ”, ORGANIZZATO DALL’OSSERVATORIO DELL’APPENNINO MERIDIONALE IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DI SALERNO E L’ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI DELLA PROVINCIA DI SALERNO. IL PROGETTO, CHE PUNTA ALLA CREAZIONE DI NUOVE FIGURE PROFESSIONALI PER UNA GESTIONE INNOVATIVA E SOSTENIBILE DEL VERDE URBANO, RAPPRESENTA UN PASSO SIGNIFICATIVO VERSO CITTÀ PIÙ SICURE E RESILIENTI, IN GRADO DI RISPONDERE ALLE SFIDE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO
L’Osservatorio dell’Appennino Meridionale: un centro di ricerca per il territorio
Fondato nel 1999 grazie alla collaborazione tra la Regione Campania e l’Università di Salerno, con il supporto della Comunità Montana Irno-Solofrana, l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale è un punto di riferimento per la ricerca e la formazione ambientale.
Con sede all’interno del campus universitario, questo centro promuove progetti di ricerca applicata e iniziative formative che rispondono alle crescenti esigenze di sostenibilità, sicurezza e innovazione nella gestione delle risorse naturali. Il recente corso di formazione «Innovazioni nella gestione degli alberi per il verde urbano» rappresenta un chiaro esempio di questa missione.
A spiegarlo, Mariagiovanna Riitano, presidente dell’Osservatorio: «Offriamo opportunità di formazione che fissano nuovi standard nella gestione del verde», sottolineando che il progetto non solo sensibilizza enti pubblici e progettisti, ma contribuisce a creare un tessuto urbano più sicuro e vivibile.
Una gestione professionale del verde, infatti, è fondamentale per prevenire problemi legati alla stabilità degli alberi, riducendo il rischio di danni in caso di eventi atmosferici estremi. Ma vediamo di che si tratta.
Un corso per i professionisti del verde urbano
Il corso, unico nel suo genere, ha posto le basi per un futuro in cui il verde urbano non sarà più percepito come un semplice elemento decorativo, bensì come un pilastro essenziale per la salute ambientale e la sicurezza delle città.
I partecipanti hanno potuto esplorare tecniche avanzate di gestione e potatura, ispirate e guidate dai più recenti Standard Europei, linee guida elaborate per promuovere una cura scientifica e metodica degli alberi in contesti urbani e periurbani.
Nello specifico, queste fissano delle procedure che vanno dalla selezione delle tecniche di potatura alla gestione del rischio e alla valutazione della stabilità strutturale delle piante. L’obiettivo primario è duplice: assicurare che gli alberi possano crescere e svilupparsi in condizioni ottimali e prevenire rischi per l’incolumità delle persone, che possono derivare da piante instabili o danneggiate.
Le norme europee prevedono, tra le altre cose, che la potatura sia eseguita con un approccio conservativo e mirato, privilegiando interventi che rispettino la naturale struttura dell’albero e che ne favoriscano la longevità.
Quanto alla stabilità dell’albero, questa viene monitorata attraverso tecniche di valutazione avanzate, che permettono di analizzare la resistenza del legno e di individuare eventuali criticità, quali danni meccanici o infezioni, prima che possano comprometterne la sicurezza.
Un corso in sintonia con gli obiettivi del Green Deal
Il corso “Innovazioni nella gestione degli alberi per il verde urbano” rappresenta un prezioso investimento nella formazione di una nuova generazione di professionisti del verde urbano, in sintonia con gli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo.
Questo piano strategico punta a trasformare le città europee in modelli di resilienza ambientale, sostenibilità e armonia con il territorio. Il Green Deal non solo promuove un adattamento delle città ai cambiamenti climatici ma ne incoraggia una profonda rigenerazione ecologica e sociale, creando spazi in cui verde urbano e benessere collettivo siano interconnessi.
A sottolineare la rilevanza di questa iniziativa formativa è stata Addolorata Ruocco, dirigente del Settore Ambiente, Foreste e Clima della Regione Campania, che ha ribadito come il corso si allinei con le priorità europee per la sostenibilità.
«Questa formazione va oltre l’aspetto tecnico e mira a coltivare una nuova consapevolezza nei futuri custodi delle città: una visione in cui estetica, sicurezza e sostenibilità convivono in perfetto equilibrio,» ha affermato. Secondo Ruocco, la formazione rappresenta una risposta concreta alla necessità di tutelare la biodiversità, contrastare l’inquinamento e migliorare la qualità della vita nei centri urbani.
L’Osservatorio dell’Appennino Meridionale e il corso per creare le città del futuro
Il Green Deal europeo, infatti, non si limita a promuovere l’espansione delle aree verdi ma ne incoraggia una gestione scientificamente fondata e responsabile, capace di adattarsi e rispondere alle nuove sfide ambientali.
Grazie a questo corso, le città del futuro saranno pronte a fronteggiare le complessità del cambiamento climatico, valorizzando il verde urbano non solo come ornamento, ma come risorsa essenziale. Con questa formazione, i professionisti del verde saranno in grado di coniugare estetica e sicurezza, promuovendo pratiche che preservano la salute degli alberi e, al contempo, garantiscono la sicurezza dei cittadini.
Grazie a queste nuove competenze, gli operatori del verde urbano potranno ridisegnare le città, rendendole più vivibili e resilienti, e contribuire alla costruzione di un futuro dove bellezza e funzionalità si fondono in una prospettiva ecologica.