Legge sul clima. Questa legge sul clima è una resa perché la natura non fa sconti e non si fanno compromessi con la fisica – Greta Thunberg.
Appello ai singoli Stati per un’azione per il clima, comune
Greta Thunberg ha partecipato nei giorni scorsi a una riunione straordinaria della Commissione per l’Ambiente, del Parlamento europeo.
L’attivista svedese invitata per discutere la Legge sul clima
“Il Consiglio – è scritto nel comunicato – ha adottato la proposta dell’UE alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) sulla strategia a lungo termine per lo sviluppo di basse emissioni di gas a effetto serra dell’UE e dei suoi Stati membri”.
La proposta legislativa impegna l’Europa a raggiungere la neutralità dal carbone entro il 2050.
Prima di entrare in vigore, la proposta deve ottenere l’approvazione del Parlamento e del Consiglio.
Gli Stati membri dell’Unione sono concordi nel realizzare una trasformazione sociale ed economica per combattere i cambiamenti climatici. E sono pronti a dimostrare che “il passaggio alla neutralità climatica non è solo imperativo, ma anche fattibile e desiderabile”.
Ma «l’UE deve mostrare la via», ha detto Greta Thunberg al Consiglio
«Avete l’obbligo morale di farlo e avete un’opportunità economica e politica unica per diventare leader mondiali nel clima. Voi stessi avete dichiarato che ci troviamo in un’emergenza climatica. Avete detto che si tratta di una minaccia esistenziale. Adesso dovete dimostrare che fate sul serio».
I cambiamenti climatici sono una delle maggiori preoccupazioni per gli europei. Infatti, se non si interviene in tempo e con soluzioni adeguate, le conseguenze potrebbero essere gravi.
Dalla produttività economica alle infrastrutture, dalla capacità di produrre cibo alla salute pubblica, dalla biodiversità alla stabilità politica dell’Europa stessa.
I rischi di instabilità aumenterebbero trasformando sempre più il nostro ambiente.
I cambiamenti climatici, per la loro stessa natura, rappresentano una sfida transfrontaliera. Una sfida che non può essere risolta da una singola nazione.
“La politica dell’Unione in materia ambientale – recita il verso 2 dell’art. 191 del Titolo XX del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea – mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni dell’Unione. Essa è fondata sui principi della precauzione e dell’azione preventiva…”.
Necessario un coordinamento dell’azione per il clima a livello globale
“Dal 1992 – è descritto nella Roadmap della Commissione Europea – l’Unione Europea ha lavorato per sviluppare soluzioni comuni e promuovere azioni globali per affrontare i cambiamenti climatici”. “Più in particolare – continua la descrizione nella tabella di marcia -, l’azione a livello dell’UE dovrebbe mirare a garantire la realizzazione economica di obiettivi climatici a lungo termine. Compresi obiettivi a lungo termine di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, garantendo nel contempo equità e integrità ambientale”.
Obiettivo delle tabelle di marcia o roadmap è informare cittadini e parti interessate sui lavori della Commissione.
Il fine è di consentire agli stessi di fornire feedback, pareri e di partecipare efficacemente alle future attività di consultazione.
Secondo la giovane attivista per l’Ambiente, però, la proposta di legge è insufficiente. È necessario «seguire la scienza», afferma. «Qualsiasi altra cosa significherebbe arrendersi». «Questa legge sul clima è una resa perché la natura non fa sconti e non si fanno compromessi con la fisica».
Al suo ingresso, Greta Thunberg è stata presentata alla Commissione Ambiente dell’Eurocamera dal presidente Pascal Canfin.
«Ciascuno ha un ruolo da ricoprire nella nostra società. Io sono profondamente convinto che abbiamo bisogno dell’energia dei giovani», ha detto Canfin. «La società non può far fronte alle sfide come quella del cambiamento climatico se non accogliamo l’energia dei nostri giovani. Tu rappresenti quest’energia», ha pronunciato rivolto alla giovane ambientalista.