“LAST STOP BEFORE CHOCOLATE MOUNTAIN”, GIRATO A BOMBAY BEACH, È UNA STORIA DI GRANDE ATTUALITÀ. RACCONTA LA RISPOSTA DI UNA COMUNITÀ ALLA CRISI AMBIENTALE E GLOBALE ATTRAVERSO LO STRUMENTO DELL’ARTE. PROIETTATO IN ANTEPRIMA NAZIONALE IL 10 NOVEMBRE SCORSO, È STATO IL FILM PIÙ PREMIATO AL FESTIVAL DEI POPOLI, DOPO ESSERE STATO SELEZIONATO AL FESTIVAL DI LOCARNO. NEI CINEMA DAL 4 DICEMBRE PROSSIMO
“Last Stop Before Chocolate Mountain” di Susanna della Sala, prodotto da DocLab, è girato a Bombay Beach, un luogo che si trova nel sud della California. È un posto che viene spesso citato quando si parla di cambiamento climatico per via del suo lago tossico.
È stata frequentata come località di villeggiatura tra gli anni ‘50 e gli anni ‘80 da artisti come Frank Sinatra e Bing Crosby. Bombay Beach è stata poi abbandonata a causa di un disastro ambientale e sanitario.
La salinità del lago Salton (Salton Sea) e l’inquinamento sono, infatti, cresciuti al punto di distruggere la fauna. I pesci sono morti quasi tutti, il loro odore e il rischio per la salute hanno impedito ai turisti di tornare. Gli abitanti si sono trasferiti altrove. Ma alcuni di loro, troppo poveri per trasferirsi, oppure troppo legati al luogo, sono rimasti e sono stati additati a lungo come outsider.
Bombay Beach, da città-fantasma alla Biennale
Bombay Beach è rimasta una città-fantasma fino a pochi anni fa, quando sono state riaperte alcune strutture. Grazie alla fama avuta in passato, l’area ha iniziato ad attirare di nuovo molti visitatori. Questi sono aumentati quando gli eccentrici abitanti hanno realizzato un festival artistico annuale denominato “Biennale di Bombay Beach”.
La sua vitalità è oggi un forte richiamo per artisti, intellettuali, organizzatori di eventi e hipster. E se il numero di residenti è ancora contenuto (circa 300), il prezzo dei terreni è aumentato.
Last Stop Before Chocolate Mountain, la storia di una rinascita
Oggi la spiaggia corrisponde a una storia di rinascita dalle macerie e Bombay Beach è un luogo che ci pone diverse domande:
- se per sfuggire al disagio che proviamo nelle grandi città e liberarci una volta per tutte, ripartissimo dalle rovine di ciò che siamo stati, anziché rassegnarci a decretare la morte di luoghi che abbiamo amato?
- Non è forse tempo di ripensare il modo in cui stiamo insieme, per tornare davvero a far parte di una comunità?
- Bombay Beach è una risposta possibile alla crisi che coinvolge l’intero pianeta Terra?
Il film di Susanna della Sala, prodotto da DocLab e distribuito da ZaLab, arriva nei cinema domenica, 4 dicembre prossimo.
Si segnala, in particolare, due proiezioni speciali a Roma e a Firenze:
- a Roma il film verrà presentato dalla giornalista Ilaria Ravarino e da Domizia De Rosa, Presidente di Women in Film, Television & Media Italia, insieme alla regista Susanna della Sala, lunedì 5 dicembre, al cinema Aquila, alle 20.00
- a Firenze il film sarà presentato da Pietro Gaglianò, critico d’arte contemporanea ed educatore, insieme alla regista Susanna della Sala, domenica 4 dicembre al cinema La Compagnia, Firenze, alle 21.00.