UN IMPIANTO DI ESTRAZIONE PETROLIFERA TERRESTRE È STATO REALIZZATO VICINO ALL’INVASO DEL PERTUSILLO IN BASILICATA, LE SUE ACQUE SONO OGGI CONTAMINATE
Un approfondito studio è stato condotto sulle condizioni del Lago Pertusillo, in Basilicata, per analizzare le fioriture algali in un ambiente lacustre inquinato dagli idrocarburi del petrolio.
Lo stato del lago, che si trova nelle vicinanze del più grande impianto di estrazione petrolifera terrestre in Europa, è stato monitorato con particolare attenzione, considerato che il Pertusillo fornisce acqua potabile a più di 3milioni di persone.
La presenza di questo bacino in prossimità di un impianto di estrazione del petrolio presenta gravi minacce per la salute pubblica e per l’ambiente circostante.
Lo studio sul bacino del Pertusillo condotto dall’ISS
I risultati dello studio sul telerilevamento di fioriture algali nel lago Pertusillo, realizzato per la prima volta con tecnologie innovative fra cui l’utilizzo di dati satellitari, dal dipartimento di Malattie Infettive e Strutture Centrali dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con la Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’Università Sapienza di Roma, con l’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata e con il Department of Food Biosciences, hanno evidenziato che il lago Pertusillo è contaminato da idrocarburi del petrolio.
L’osservazione terrestre satellitare è stata applicata per la prima volta per identificare gli inquinanti legati alle emissioni di idrocarburi nelle acque dolci, consentendo un monitoraggio quasi in tempo reale.
Le osservazioni hanno valutato le condizioni dell’ecosistema, indicando uno stato eutrofico dovuto all’impatto delle fuoriuscite di petrolio sulle popolazioni di alghe.
Inoltre, la contaminazione mista delle acque interne è un nuovo rischio che si riscontra sempre più nelle indagini sul campo, dove il rilevamento di contaminanti misti complica la valutazione completa per il rischio umano e la tempestiva attuazione delle contromisure.
Le dichiarazioni del senatore lucano Lomuti (M5S)
Sui risultati del recente studio è intervenuto il senatore lucano Arnaldo Lomuti (M5S, capogruppo Commissione Ecomafie, Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite rifiuti e illeciti ambientali), che ha reso noto lo studio dell’ISS da cui emerge che il lago Pertusillo è contaminato da idrocarburi.
«La questione è di notevole rilevanza – ha dichiarato Lomuti – perché da una parte pone fine una volta per tutte ai dubbi sul dibattito sull’inquinamento dell’invaso, come riportato da anni dalle associazioni ambientaliste lucane, e dall’altra, vista la destinazione potabile ed irrigua delle acque, la salute delle persone è posta in serio pericolo».
Oltre al problema ambientale, Lomuti ha evidenziato anche lo scarso interesse dimostrato dai politici lucani sulla disastrosa situazione del Pertusillo: «Non per ultimo, il dato politico che emerge è il fallimento dell’assessore all’Ambiente, Gianni Rosa, e del suo dirigente dell’ARPAB, Antonio Tisci, che in questi anni hanno presentato monitoraggi inutili e tagliato nastri di nuove sedi solo per propaganda, ponendo in secondo piano la tutela dell’ambiente e presentando gravi minacce per la salute pubblica e il monitoraggio ambientale. Chiederò – ha concluso il senatore – al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, un incontro ufficiale per avere chiarimenti e capire quali siano le azioni che questo governo regionale intende mettere in atto».