“LAGO D’ORTA PLASTIC REVOLUTION” È UN PROGETTO IDEATO DA ASSOCIAZIONE ASILO BIANCO CON L’OBIETTIVO DI RIDURRE LA PLASTICA MONOUSO. PREVEDE ANCHE UNA MOSTRA E UN FESTIVAL PER IL 25 E IL 26 MARZO E PER SABATO 1 E DOMENICA 2 APRILE
Plastica, bellezza e riuso tra arte, scienza, impresa, pensiero, e progettualità condivise. Tutto questo e anche altro è il “Lago d’Orta Plastic Revolution”, il progetto ideato e scritto da Associazione Asilo Bianco.
Il tema cardine è la riduzione della plastica monouso. Il progetto prevede una mostra e due fine settimana di festival. Molti gli appuntamenti per riflettere insieme fissati per sabato 25 e domenica 26 marzo prossimo.
Saranno le storiche sale di Villa Nigra a Miasino e a Palazzo Penotti Ubertini a Orta San Giulio, sul lago d’Orta (Novara), a ospitare l’evento.
Un’occasione significativa che vede coinvolti grandi nomi dell’arte, della cultura e della scienza per discutere di ambiente, sostenibilità, arte e creatività. Il progetto Lago d’Orta Plastic Revolution è tra i vincitori del bando “Plastic Challenge. Sfida alle plastiche monouso” di Fondazione Cariplo.
La mostra dedicata all’architetto Riccardo Dalisi
Il festival inizierà sabato 25 marzo con l’inaugurazione di “Scippare il segno: è il compito!”, la mostra dedicata all’architetto e designer Riccardo Dalisi.
La personale è a cura di Enrica Borghi, realizzata in collaborazione con Corraini Edizioni, Museo Alessi, Archivio Riccardo Dalisi, con testi critici di Marco Tagliafierro. La visione e il pensiero di Dalisi accompagnano e ispirano tutte le giornate di Plastic Revolution, introdotte dalla frase simbolo del maestro “Le Imperfezioni Feconde”.
Dalisi, scomparso un anno fa, è stato un uomo dai molteplici talenti, una figura capace di muoversi attraverso diversi linguaggi. Designer, artigiano, poeta, progettista, architetto, artista dalle mille sfaccettature, creativo ispirato da una straordinaria libertà di pensiero, uomo visionario e sognatore, grande interprete della realtà. In mostra nelle sale di Villa Nigra disegni originali, schizzi e segni. Un percorso che segue l’idea di schizzismo con la quale Dalisi lega profondamente arte e pensiero.
Le imperfezioni feconde
Il segno da scippare, il gesto veloce sul foglio, lo schizzo aggrovigliato che, prima di farsi disegno, si fa anche e soprattutto pensiero. Supera ogni intenzionalità e si presenta sul foglio come forza, impulso, lampo intuitivo che guida.
Sono queste le imperfezioni feconde di Dalisi, grovigli liberi e geniali nel loro essere imprevedibili e imperfetti. E sempre portatori di senso, di non detto, di nuove idee e orizzonti.
La mostra ospiterà molti prototipi realizzati dall’architetto per Alessi negli anni ’70, dopo una ricerca che ha portato alla produzione della sua caffettiera napoletana (vedi foto).
Per questa riceve nel 1981 il Compasso d’oro, il più antico e prestigioso premio di disegno industriale al mondo. Sono oggetti unici, estremamente espressivi e giocosi, la cui funzionalità scivola in secondo piano trasformandoli in vere e proprie opere d’arte. Il segno è a metà strada tra il gioco e il farsi oggetto.
Il programma di sabato 1 domenica 2 aprile
La manifestazione proseguirà a Villa Nigra sabato 1 e domenica 2 aprile con “CURARE. Progettualità partecipata”. Si tratta del corso di formazione di alto livello coordinato da Marco Tagliafierro e Giovanna Felluga (curatrice, co-fondatore AtemporaryStudio, CONFINIS).
Un percorso per curatori, operatori culturali e per chi si interfaccia con l’arte in una dimensione pubblica o privata. Il focus di questa edizione, l’ottava, sarà legato alle pratiche curatoriali condivise e inserite in una progettualità partecipata.
È ancora Dalisi l’ispiratore: l’artista è stato un grandissimo precursore di operazioni di arte partecipata e pubblica. Celebri le sue lezioni pedagogiche con i ragazzi dei rioni più poveri di Napoli, un misto di esplorazioni e relazioni tra cultura e inclusione sociale.
La documentazione relativa alle lezioni è in mostra permanente al Centre George Pompidou di Parigi. L’obiettivo della nuova edizione di CURARE consisterà nel mappare la figura del curatore oggi in diversi settori e contesti d’azione.
Come partecipare alle iniziative di Lago d’Orta Plastic Revolution
La partecipazione a tutti gli incontri del primo fine settimana di Lago d’Orta Plastic Revolution è gratuita. La due giorni di Curare è, al contrario, a numero chiuso con iscrizione obbligatoria. Il corso ha un costo di 60 euro comprensivi della tessera di Asilo Bianco. Per informazioni e iscrizioni: segreteria@asilobianco.it
Il programma completo di tutti gli incontri è disponibile su questo sito