NEL CORSO DI PATTUGLIAMENTI IN MARE, MILITARI DELLA GUARDIA DI FINANZA DI CIVITAVECCHIA E DI VIBO VALENTIA HANNO SALVATO DUE ESEMPLARI DI TARTARUGHE CARETTA CARETTA FERITE (vedi filmato)
La Guardia di Finanza, il cui 249º anniversario della fondazione è stato il 21 giugno scorso, non è solo competente in materia economica e finanziaria. Il Corpo, infatti, unica Forza di Polizia del Mare, è impegnato nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente marino, fluviale e lacuale.
Nel corso di pattugliamenti in mare, ai militari in grigioverde è accaduto anche di salvare alcuni esemplari di tartarughe Caretta caretta in difficoltà.
Due gli episodi, in particolare, in cui le fiamme gialle hanno testimoniato il loro costante impegno nella tutela della biodiversità e dell’ecosistema marino.
La Caretta caretta di nome “Gui”
Il primo, in ordine di tempo, l’8 giugno scorso. In occasione della Giornata mondiale degli oceani, i militari del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, in collaborazione con il personale medico-veterinario del Parco acquatico di Zoomarine e con la Rete Regionale TartaLazio, hanno provveduto al rilascio di un esemplare di tartaruga Caretta caretta al largo delle coste di Anzio.
I finanzieri hanno trovato il carapace gravemente ferito a Marina di Montalto, il 12 marzo scorso. Lo hanno, quindi portato al “Pronto soccorso del mare”, all’interno del Parco acquatico Zoomarine di Torvaianica, per gli interventi necessari.
Al termine di tre mesi di intense cure, il personale medico della struttura del Parco ha dato il via libera al rilascio della tartaruga “Gui”. Il rilascio, poi, è stato fatto coincidere di proposito con la celebrazione della giornata “Giornata mondiale degli oceani”, l’8 giugno.
Giunti al largo a bordo di due Guardacoste, i sommozzatori della Guardia di Finanza hanno accompagnato la tartaruga nel suo ambiente naturale.
“Venus” vittima di attrezzi da pesca abusivi
Il secondo episodio, è avvenuto in Calabria. I Finanzieri della Stazione Navale di Vibo Valentia, nell’ambito delle quotidiane attività di vigilanza in mare per il contrasto alla pesca illegale, hanno avvistato al largo di Paola un esemplare di tartaruga marina Caretta caretta, impigliata in un palangaro di provenienza illegale. La tartaruga aveva la bocca uncinata da uno dei grossi ami dell’attrezzo da pesca, detto anche palamito.
Una volta tratta in salvo, le Fiamme gialle hanno trasportato l’animale ferito nel porto di Cetraro. Qui l’hanno poi affidato alle cure del veterinario dell’ASP di Cosenza e del Centro Recupero Tartarughe Marine di Montepaone (CZ).
La tartaruga, di sesso femminile di circa trent’anni, è stata battezzata con il nome “Venus” con riferimento all’omonimo personaggio di fantasia protagonista di una famosa serie televisiva per ragazzi.
Le tartarughe Caretta caretta appartengono alla specie inclusa nella convenzione CITES e iscritte nella Red List della International Union for the Conservation of Nature come vulnerabili per il rischio estinzione.