LE FIAMME GIALLE HANNO SOTTOPOSTO A SEQUESTRO OLTRE 100 CHILI DI OLOTURIE, PESCATE DI FRODO DA “BRACCONIERI ITTICI”. I COSIDDETTI “CETRIOLI DI MARE” DESTINATI ALLE TAVOLE ASIATICHE, HANNO UN VALORE COMMERCIALE DI 700 EURO IL CHILOGRAMMO. A CAUSA DELLA PESCA ILLEGALE SONO A RISCHIO ESTINZIONE E CON ESSI È A RISCHIO L’ECOSISTEMA MARINO
Militari della Guardia di Finanza della Sezione Operativa Navale di Brindisi hanno di recente effettuato un importante sequestro di oltre 100 chili di oloturie. I cosiddetti “cetrioli di mare” sono stati pescati illegalmente nelle acque prospicienti la località di Casalabate.
Il ruolo ecologico del cetriolo di mare
È fondamentale sottolineare l’importante ruolo ecologico svolto da questi esseri nell’ambiente marino.
Infatti, queste creature rivestono un ruolo essenziale nei fondali marini, perché agiscono come veri e propri “spazzini” che contribuiscono al riciclo della materia organica presente nell’ecosistema acquatico.
Le oloturie hanno la capacità di rimescolare il substrato marino e di ossigenare l’ambiente circostante attraverso le loro attività di ricerca del cibo. Contribuiscono, quindi, a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema e della biodiversità dei mari.
Grazie all’importante ruolo ecologico che svolgono e a causa della pesca illegale, molte specie di oloturie sono state inserite nella “Lista rossa” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e sono considerate a rischio di estinzione. La conservazione di queste specie è essenziale per preservare la salute degli ecosistemi marini e garantire un futuro sostenibile per i nostri oceani.
Oloturie, cibo prelibato in Asia, a rischio di estinzione
Purtroppo, però, a causa del loro valore commerciale, che può raggiungere i 700 euro al chilogrammo, i cetrioli di mare sono oggetto di sfruttamento da parte dei “bracconieri ittici”, che li destinano al mercato estero.
Infatti, le oloturie sono considerate un cibo prelibato in alcune parti del mondo, soprattutto in Asia, dove sono un ingrediente molto apprezzato nella cucina tradizionale.
Importante il ruolo di controllo della Guardia di Finanza
I finanzieri hanno proceduto al sequestro dell’imbarcazione e delle attrezzature utilizzate dai due pescatori di frodo e hanno denunciato questi ultimi all’Autorità Giudiziaria. I due soggetti rischiano ora l’arresto, con una pena prevista fino a 2 anni di reclusione e una sanzione pecuniaria di oltre 10mila euro. Intanto, continuano le indagini per identificare anche eventuali forme di evasione fiscale legate a queste attività illecite.
Nell’anno in corso, i Finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale della Puglia hanno sequestrato quasi 2 tonnellate di oloturie e denunciato dieci responsabili.
Le operazioni portate a termine dimostrano l’impegno costante delle Fiamme Gialle nel preservare l’ecosistema marino e la biodiversità dei nostri mari.
Il costante monitoraggio delle acque costiere e della zona di competenza delle Fiamme Gialle del settore aeronavale, che svolge appieno il suo ruolo di Polizia del Mare, rappresenta un elemento chiave nella prevenzione e nel contrasto di queste attività illegali. Ciò contribuisce significativamente alla salvaguardia delle risorse ambientali, della salute pubblica e dell’economia locale.