“Il colore è vita. Un mondo senza colori sarebbe un mondo senza vita. I colori sono idee primordiali generate dall’incolore luce originaria e dal suo contrario, l’oscurità senza tinta. Come la fiamma produce la luce, la luce genera i colori. I colori sono creature della luce e la luce è la madre dei colori. La luce, il fenomeno primo dell’universo, ci rivela nei colori lo spirito e l’anima vitale del nostro mondo” (Johannes Itten)
L’arte che incontra l’ambiente
Il colore dolce, accogliente, morbido di Petrafesa testimone di luoghi dove poter vivere e rinascere ogni giorno, abitando l’ambiente, le città.
In un momento storico eccezionale, il nostro, che si liberato della critica d’arte del Novecento, dimostratasi inadatta a raccontare l’arte e l’ambiente del terzo millennio, gli artisti sono riemersi e riapparsi alla luce del sole, in tutta la loro forza e potenza, mostrandosi attraverso nuove idee e nuove opere, espresse in modo chiaro e netto, imponendosi oggi, all’attenzione dell’umanità diffusa, con modi diretti e senza intermediazioni.
Le opere di Irene Petrafesa esprimono, forse per la prima volta e attraverso grandi quadri pittorici, tutta la sua vera anima, spirito e personalità, in modo inequivocabile, uscendo allo scoperto, attraverso il linguaggio e la possibilità espressiva dei colori che, da soli, riescono a raccontare in modo unico, la luce, la materia del mondo e l’ambiente contemporaneo.
Sono colori visibili ad occhio nudo, parlanti, che esprimono un’interiorità e profondità personale, meditativa che, partendo dall’ambiente visibile, che chiamiamo mondo, s’inoltrano in un “oltremondo” intenso, luminoso e senza confini, indicando un viaggio interrogandosi sulla percezione del quotidiano, della storia e dell’umanità contemporanea.
Una delle sue opere, BAUXITE, apre a un viaggio conoscitivo dell’ambiente naturale, delle cave di bauxite, in cui i colori geologici raccontano luogo, memoria storica, futuro, attraverso la natura espressiva della stratificazione dei materiali naturali, apparsi alla luce del sole dopo lo scavo dell’uomo, in cui fissa, con ossidi e colori naturali su tela juta, la sua percezione primaria, sensoriale e istintiva della naturalità e della bellezza primordiale del luogo.
È uno scavo fisico e metafisico che allude alla potenza della natura, della terra, ma anche alla potenza del pensiero umano che, aprendosi alla filosofia, s’interroga su riflessioni e precisazioni raccontate nell’opera WHAT IDENTITY (Quale Identità) alludendo all’identità dell’uomo nel terzo millennio, riacquistando così, anche la titolarità delle idee e delle riflessioni proprie dell’arte e del lavoro intellettuale dell’artista, necessarie, oggi più che mai, per la vita e l’umanità contemporanea.
Una vita contemporanea non semplice, complessa, ma ricca di valori che Lei dipinge con superfici lunari in DIMORE, un’opera fisica e spaziale in cui racconta con colori dolci, accoglienti, morbidi, luoghi dove poter vivere e rinascere ogni giorno, abitando l’ambiente, le città, i luoghi, collegati da superfici orizzontali di nuova generazione, anch’esse parlanti un nuovo linguaggio visivo, descritte in ASFALTO, un’opera che rivela strade e percorsi velati orientati all’esplorazione di luoghi e conoscere gente; emozioni che racchiude e descrive in PROFILI, invitando a vivere i costumi, ascoltare le lingue, portandosi altrove attraverso terre e mari sintetizzati in MARE NOSTRUM, in cui traspare un luogo molto abitato, vera strada libera e fluttuante in ogni direzione, per raggiungere terre promesse.
La luce, oltre i colori, è la forza delle opere di Irene Petrafesa, ora naturale, ora artificiale. Evidenzia pensieri cromatici immensi emergenti dal proprio universo. Un universo che esprime pensiero, senza l’ausilio di forme definite, preordinate, simboliche, delineando una nuova bellezza, mobile, in continua evoluzione, contemporanea, che invita ad intraprendere imprevedibili viaggi fisici e mentali, stimolati dalle sue opere pittoriche, anteprima del mondo futuro, dove i toni e le stratificazioni cromatiche, indicano una nuova indipendenza dalla realtà, tra verità assoluta e libertà espressiva da vivere intensamente, in un ambiente di alta qualità tra mondo e oltremondo.
Bibliografia essenziale:
Johannes Itten, Arte del Colore, Il Saggiatore, Milano, 2007.
Alessandro Baricco, The Game, Einaudi, Torino, 2018.
Mostra/Info:
Titolo: Arcaico Contemporaneo, la forza evocativa del colore
Luogo: Museo Archeologico degli Ipogei di Trinitapoli
Data: 24 novembre – 2 dicembre 2018
Promosso da:
MIBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Museo Archeologico degli Ipogei di Trinitapoli
Associazione culturale AUTOR
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