IN QUESTA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE È IMPORTANTE NON VALUTARE SOLO I NUMERI MA ANCHE CIÒ CHE INSIEME È POSSIBILE RAGGIUNGERE
137 sono i femminicidi che si verificano ogni giorno in media nel mondo.
35% delle donne nel mondo ha subito almeno una volta nella vita una violenza fisica o sessuale.
104 sono le donne in Italia vittime di femminicidio da gennaio a novembre 2022.
3 ogni 7 giorni sono i femminicidi registrati in media nel nostro Paese.
58,8% delle donne in Italia è vittima di un partner o ex partner.
1950 sono le telefonate che, solo durante il 2022, sono arrivate al Telefono Rosa.
Questi sono solo numeri che però mostrano con chiarezza la situazione drammatica della condizione femminile ancora oggi. L’emancipazione della donna, i diritti acquisisti non sono bastati per fermare i preconcetti di una cultura che ha descritto per secoli una figura femminile succube di un uomo, prima il padre, poi il marito, come in una società patriarcale è la norma.
Molti uomini non accettano la libertà dell’altro sesso ed esprimono il loro disaccordo con violenza. Il termine violenza non racchiude solo quella fisica e più brutale, ma anche quella economica e psicologica. Non sempre la violenza di cui è vittima una donna è esplicita. Spesso invece è silenziosa e, il più delle volte, si annida nello squilibrio relazionale tra i sessi e nel desiderio di controllo e di possesso da parte dell’uomo sulla donna. E come i dati mostrano questi tipi di violenza attraversano tutte le culture, classi sociali, etnie, età, livelli di istruzione e di reddito.
Combattere la violenza con l’informazione
Allora come combattere questo sistema così radicato? La chiave è l’informazione.
«L’informazione rende liberi sempre – afferma Nunzia Musicco, psicologa e responsabile dell’associazione Telefono Rosa di Roma -. Bisogna affidarsi non solo al sostegno psicologico ma anche alle istituzioni, per esempio alle forze dell’ordine e al pronto soccorso, al quale spesso le donne non si rivolgono per paura che possa venire fuori la violenza. Gli strumenti per tutelarsi invece ci sono».
Ma proprio la paura di chi subisce una violenza e la diffidenza diffusa nel nostro Paese nei confronti delle denunce femminili rappresentano le motivazioni per cui solo il 15-16% degli episodi di violenza viene denunciato.
«Negli ultimi decenni sono stati compiuti sforzi significativi per riconoscere la violenza, eliminarla e prevenirla in tutte le sue forme. Tuttavia, per troppe donne, il diritto a una vita libera dalla violenza non è ancora realtà – ha dichiarato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella -. Denunciare una violenza è un atto che richiede coraggio. Perciò abbiamo il dovere di sostenere le donne che hanno la forza di farlo».
Fai il test di autovalutazione dul sito dell’Arma dei Carabinieri. Se ti riconosci tra chi subisce comportamenti violenti, non restare in silenzio
Le conquiste delle donne negli anni
E per sostenere le donne non c’è modo migliore che, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, celebrare le battaglie e le conquiste ottenute dal “gentil sesso”, il quale più che in un’occasione ha dimostrato che la gentilezza non è solo la caratteristica di una donna, ma lo sono anche la volontà, il coraggio e la caparbietà di ottenere ciò che è giusto.
1945 è l’anno in cui le donne in Italia ottengono il diritto al voto.
8 anni è il periodo di mobilitazione che è servito per conquistare il diritto all’aborto nel nostro Paese.
1976 è l’anno del processo agli stupratori di due donne che ha dato inizio alle proteste che hanno portato a rivendicare la “violenza carnale” come violenza sessuale nel nostro codice penale.
1999 è quando finalmente l’ONU approva una giornata per combattere la violenza contro le donne, scegliendo il 25 novembre in ricordo del sacrificio delle sorelle Minerva e Maria Teresa Mirabal, uccise dagli agenti del dittatore Rafael Leonidas Trujillo in Repubblica Dominicana.
1522 è il numero anti violenza e stalking a cui le donne possono rivolgersi per denunciare.
Le donne lottano insieme grazie la musica
Quando si lotta insieme si riesce a far sentire la propria voce. Insieme si può riuscire a contrastare la violenza di genere. Le femministe di tutto il mondo continuano a protestare e ad agire per porre fine alla violenza contro amiche, sorelle, madri.
Diffondere la conoscenza del fenomeno è fondamentale. Per questo sono importanti le molte iniziative che perseguono questo obiettivo. Tra queste c’è anche Music Icons Auction, un evento che vedrà protagonisti artiste come Alicia Keys, Billie Eilish e Annie Lennox. All’interno del Global 16 Days of Activism, questa sarà l’occasione perfetta per raccogliere fondi e porre fine alla violenza contro donne e ragazze.
«Credo da tempo che la musica possa costruire ponti e unire le persone – ha dichiarato la cantautrice Annie Lennox -. È meraviglioso vedere queste fenomenali artiste stare fianco a fianco con donne e ragazze di tutto il mondo che affrontano e combattono la violenza di genere».