martedì, Dicembre 3, 2024

Inquinanti organici persistenti, l’UE vara nuove norme

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L’UE sta consolidando le norme sulle sostanze chimiche più persistenti e inquinanti al mondo. La presidenza rumena del Consiglio Europeo – è scritto in una nota – ha raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento Europeo sull’aggiornamento del regolamento sugli inquinanti organici persistenti, l’elenco concordato ONU di sostanze pericolose.

Sottoscritto un nuovo accordo sul Regolamento POP

Test di laboratorio

Il nuovo Regolamento POP (Persistent Organic Pollutants) – prosegue la nota – aiuterà a proteggere meglio le persone e l’ambiente da queste sostanze chimiche.

L’accordo sarà sottoposto nei prossimi giorni all’approvazione politica da parte degli ambasciatori UE nel Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio.

«L’accordo raggiunto fissa un’importante pietra miliare nella protezione della salute umana e del nostro ambiente», ha detto il presidente del Consiglio, Graţiela Leocadia Gavrilescu, vice primo ministro e ministro dell’Ambiente rumeno. «Questo riguarda la limitazione dei danni causati dalle sostanze chimiche più pericolose del mondo: eliminando la loro produzione e vietandone l’uso, possiamo ottenere il massimo della protezione».

La proposta di rifusione assicurerà l’allineamento del regolamento con il Trattato di Lisbona e con le più recenti modifiche della Convenzione di Stoccolma, che fornisce il quadro giuridico globale per eliminare la produzione, l’uso, l’importazione e l’esportazione di inquinanti organici persistenti.

Nuovi emendamenti – chiarisce la nota – allineano in maniera più rigorosa il regolamento con la legislazione generale dell’UE in materia di sostanze chimiche. In seguito a questi cambiamenti, ci sarà maggiore chiarezza, trasparenza e maggiore certezza del diritto per tutte le parti coinvolte nell’attuazione del regolamento.

Le nuove norme manterranno alto l’attuale livello di protezione della salute umana e dell’Ambiente in Europa – descrive il comunicato – ma alcuni compiti previsti dal regolamento saranno trasferiti dalla Commissione Europea all’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) a Helsinki.  Così facendo, si prevede di ridurre i costi complessivi e ampliare le conoscenze scientifiche disponibili per l’attuazione.

In base all’accordo, è stato aggiunto all’elenco delle sostanze pericolose il DecaBDE, un ritardante di fiamma.

La Commissione Europea aveva già stabilito in precedenza che, a partire dal 2 marzo 2019, l’ossido di bis-pentabromofenile, il decaBDE, non potrà essere prodotto o immesso sul mercato come sostanza in quanto tale.

Numero verde ONA

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