
Il “valore dell’acqua” è il tema della World Water Day 2021. La Giornata Mondiale dell’Acqua ha origine nel 1922 dall’iniziativa delle Nazioni Unite, come parte integrante delle Direttive dell’Agenda 21 adottate dalla Conferenza di Rio sullo Sviluppo Sostenibile.
L’obiettivo ultimo è quello di focalizzare l’attenzione sull’importanza e il reale valore dell’acqua. Richiamare, così, alla necessità di un uso responsabile e sostenibile dell’oro blu acqua. Il tema scelto per quest’anno dal Coordinamento tra Agenzie delle Nazioni Unite è il “Valuing Water”. Si tratta del valore che il singolo e la comunità danno all’acqua e le modalità pensate per proteggere questa risorsa vitale.
Una ricerca della Fondazione Barilla afferma che il consumo di acqua pro-capite quotidiano è di ottanta lavatrici a pieno carico, o trentatrè docce da dieci minuti. Pari a 4mila litri di acqua che, secondo le Nazioni Unite, si possono risparmiare adottando uno stile di vita sostenibile si potrebbe risparmiare.
Il reale valore dell’acqua nel nuovo millennio

È il 2007 e Michael Burry inizia a investire scommettendo contro Wall Street. Uno dei massimi conoscitori del mercato a livello mondiale aveva previsto la grande crisi finanziaria che sarebbe arrivata di lì a poco. Un visionario. Su cosa investe oggi Michael Burry? Acqua, esclusivamente.
Sebbene il nostro pianeta sia costituito dal 71% di acqua, quella disponibile per l’essere umano, ossia quella dolce, rappresenta il 2,5% del totale. Se volessimo escludere la superficie delle nevi e dei ghiacciai, ci renderemmo contro che l’acqua effettivamente accessibile è l’1% circa.
Una delle più grandi minacce del futuro, infatti, è costituita dalle crisi idriche. L’acqua oro blu inizia a scarseggiare e l’essere umano non è d’aiuto. In una buona parte del pianeta i fiumi sono troppo inquinati per essere sfruttati a scopo agricolo. Un grave danno se si considera che l’industria agroalimentare sfrutta il 69% delle risorse idriche mondiali. Inoltre, sono sottovalutate le grandi perdite derivanti dalle falle presenti negli acquedotti.
Tutto ciò sta prosciugando la Terra. E nel giro di pochissimi anni il bene che abbiamo sempre dato per scontato, l’acqua, sarà sempre più raro, indispensabile e prezioso.
Le iniziative per la Giornata Mondiale dell’Acqua

“LiberiAmo i fiumi” è l’iniziativa promossa dal WWF Italia con la Federazione Italiana Canoa Kayak e lo Spinning Club Italia: l’obiettivo è quello di diffondere la cultura dei fiumi “liberi” attraverso la creazione di una community informata.
Si tratta di un censimento degli ostacoli al libero scorrimento dei corsi d’acqua. Sarà coinvolta, a questo scopo, una rete di attori che va dal singolo cittadino interessato, passando per i volontari, i canoisti e i pescatori. Il censimento va dal 22 marzo 2021 al 30 settembre 2021 e lo strumento da utilizzare è l’app “barrier tracker”. I primi risultati saranno presentati il prossimo autunno.
Una mossa tattica, quella del WWF, per ridurre gli impatti del cambiamento climatico in atto. I corsi d’acqua con ampie zone di esondazione, infatti, sono meno pericolosi di quelli costretti da barriere, sponde cementate e disboscati.
Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (istituito da Papa Francesco), invece, ha organizzato dal 22 al 26 marzo una serie di dialoghi pubblici: cinque webinar con uno scopo informativo e animati dal desiderio di promuovere una collaborazione interdisciplinare. Relatori provenienti da congregazioni religiose, varie strutture della Chiesa e organizzazioni internazionali o regionali, condivideranno riflessioni e testimonianze sui temi di “Aqua fons vitae”, documento pubblicato lo scorso anno dal dicastero stesso, che attinge al lavoro dei missionari.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, infine, invita le comunità a riflettere e documentarsi in merito alla contaminazione dell’acqua per via delle condutture in cemento amianto. Secondo l’avv. Ezio Bonanni la presenza nell’acqua delle fibre di amianto deve essere considerata di rilevante pericolosità. Parte delle risorse per la ripartenza, secondo l’associazione, dovrebbero essere destinate alla riqualificazione degli acquedotti, che porterebbe, in ogni caso, a una maggiore efficienza della rete idrica e a ridurre gli sprechi.
Gli italiani devono ridurre l’uso dell’acqua in bottiglia

All’acqua va finalmente dato il giusto valore, allo stesso modo va valorizzato l’uso consapevole delle bottiglie in plastica. Una ricerca condotta dal Culligan International, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua 2021 ci sottopone un’ulteriore problematica a metà strada tra consumo di acqua e sostenibilità. Lo studio mira a indagare comportamenti legati al consumo di acqua da bere – a casa e fuori casa – in un anno senza precedenti, segnato dalla pandemia da Covid-19.
In Italia, il 76% degli intervistati si dichiara pronto a ridurre il proprio utilizzo di plastica monouso, eppure più della metà continua a consumare acqua in bottiglie. Cambiare le abitudini non è così semplice: sempre secondo la ricerca Culligan, il 59% del campione intervistato, pur essendo consapevole che l’abuso di plastica è nocivo per l’ambiente, preferisce ancora consumare acqua minerale in bottiglia a casa, e il 66% fuori casa.
Il problema sta nel valore che viene dato all’acqua del rubinetto, considerata meno sicura rispetto a quella in bottiglia. Quasi il 50% degli intervistati è convinto che l’acqua del rubinetto sia meno sicura di quella confezionata. L’idea non è del tutto errata, però, va sottolineato che esistono in commercio sistemi per il trattamento dell’acqua in grado di eliminare la presenza di cloro o altre sostanze nocive che passano attraverso i condotti.
L’uso globale dell’acqua dolce è aumentato di sei volte negli ultimi cento anni e continua a crescere ad un tasso di circa l’1% all’anno. Per questo motivo è necessario valorizzare le iniziative dei decisori politici, delle organizzazioni mondiali, delle imprese, delle comunità e del singolo cittadino che portino a un uso consapevole dell’unica e sola risorsa indispensabile per la sopravvivenza delle specie viventi sul pianeta Terra.