“IL SUTRA DEGLI ALBERI” È UNA RACCOLTA DI APPUNTI DI TIZIANO FRATUS. SCRITTORE, POETA, CERCATORE DI ALBERI MONUMENTALI, FRATUS DESCRIVE IL SUO LENTO AVVICINARSI AL BUDDISMO, PRATICATO SOPRATTUTTO A CONTATTO CON LA NATURA
Il termine sutra dal “sanscrito” सूत्र, sūtra, significa letteralmente “filo”, indica una “breve frase”, un “aforisma”.
Tiziano Fratus, ha fatto coincidere la pratica quotidiana dello zen con l’incontro “dei suoi Patriarchi”, alberi secolari, millenari. Di questi “incontri”, lo scrittore-poeta ha lasciato una traccia in questa raccolta di appunti da cui traspare la spiritualità del buddista che “si connette costantemente a una dimensione boschiva e silvatica”. Fondamentale per il suo avvicinamento all’ecobuddismo, l’incontro con le sequoie millenarie durante il viaggio in California.
“Quando invitiamo a meditare in natura – scrive Fratus – dovremmo avere la maturità di poter abbracciare anche coloro che non ci crederebbero mai che sedersi tra i tronchi colonnati degli olmi, dei pioppi, o tra le linee flessuose delle betulle, possa recar loro del bene…”.
Praticante di silvo o ecobuddismo, Fratus medita nei boschi, ispirato da insegnamenti di maestri zen. Questi esercizi di meditazione, è scritto nei suoi “appunti”, possono essere eseguiti sia seduti (zazen) sia camminando. È preferibile esercitarli nelle foreste di montagna, aggiunge lo scrittore ma nondimeno nei boschi di campagna, negli arboreti e nei parchi delle città.
“Dopo qualche giorno di pioggia e distrazioni torno a meditare nel bosco. I colori di metà novembre sono accesi, tanti gialli calibrati, dal vivo squillante canarino degli aceri ai già accartocciati nocciola delle foglie di carpino”. Scrive l’ecobuddista di una meditazione nell’ incanto dei boschi.
“Trovo posto per una prima meditazione accanto alla foce del ruscello placido, quello che scorre quasi silenziosamente, un crepitìo leggero leggero”.
L’ecopoeta è considerato il massimo esperto italiano di alberi millenari. Fratus è noto per i suoi “silvari” e per gli articoli dedicati ai grandi alberi d’Italia e del mondo. Vive a Trana, alle pendici delle Alpi Cozie. Conduce una pratica quotidiana di meditazione in natura.
“Il sutra degli alberi” è edito da Piano B edizioni.
“Chiedo scusa al filo d’erba e chiedo scusa all’usignolo che batte le ali in gabbia e chiedo scusa al ruscello di cui ho deviato il corso e chiedo scusa al mare che ho inquinato. Chiedo scusa anche al bosco che ho bruciato è tagliato, chiedo scusa all’aria che fatica a penetrare nei polmoni, chiedo scusa ai laghi che ho prosciugato e chiedo scusa a te mondo mio, che ho contaminato con le parole velenose. A te, natura, le mie scuse non interessano…”.