IL SUOLO È UN BENE COMUNE INDISPENSABILE PER LA SOPRAVVIVENZA DELLA VITA SULLA TERRA. TUTTAVIA, QUESTA RISORSA VITALE È OGGI MINACCIATA DA UNA SERIE DI FATTORI. IN QUESTO CONTESTO, LA GIORNATA MONDIALE DEL SUOLO, ISTITUITA DALLE NAZIONI UNITE NEL 2014 E CELEBRATA OGNI 5 DICEMBRE, RICHIAMA L’ATTENZIONE SULL’IMPORTANZA DI PRESERVARE QUESTA RISORSA. IL TEMA SCELTO PER IL 2024, “CARING FOR SOILS: MEASURE, MONITOR, MANAGE” (PRENDERSI CURA DEL SUOLO: MISURARE, MONITORARE, GESTIRE), SOTTOLINEA L’URGENZA DI ADOTTARE AZIONI MIRATE, BASATE SU DATI SCIENTIFICI, PER LA SUA SALVAGUARDIA E RIGENERAZIONE
Il valore del suolo e il suo significato storico
Il termine “suolo” deriva dal latino solum, che indica la base, il fondamento, sottolineando il suo ruolo essenziale per la vita e la stabilità degli ecosistemi. Non è semplicemente una superficie inerte, ma un sistema vivente composto da minerali, materia organica e una biodiversità invisibile ma fondamentale, come batteri, funghi e lombrichi. Questo microcosmo contribuisce a processi vitali come la decomposizione della materia organica, il ciclo dei nutrienti e la regolazione idrica, oltre a sequestrare carbonio, mitigando gli effetti del cambiamento climatico.
Secondo la FAO, il 95% del cibo globale dipende dalla qualità della terra, ma questa risorsa si sta degradando a ritmi allarmanti. In Italia, il rapporto ISPRA del 2023 ha rivelato che nel 2022 sono stati impermeabilizzati 77 chilometri quadrati di suolo, pari alla perdita di circa 19 ettari al giorno. Questi numeri dimostrano quanto sia urgente adottare strategie per proteggere e rigenerare il terreno, evitando di compromettere le sue funzioni essenziali.
La Giornata Mondiale del Suolo: un appuntamento globale e locale
Celebrata il 5 dicembre, la Giornata Mondiale del Suolo è stata istituita in onore di Re Bhumibol Adulyadej della Thailandia, un pioniere della gestione sostenibile delle risorse naturali. Questa ricorrenza è diventata un’occasione per riunire governi, organizzazioni internazionali, ricercatori e cittadini, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza del terreno.
Il tema del 2024 invita a un approccio scientifico, basato su tre pilastri: misurare lo stato del suolo, monitorarne l’evoluzione e gestirlo in modo sostenibile per garantirne la resilienza.
In Italia, il tema è affrontato con grande attenzione grazie a eventi e iniziative che coinvolgono aziende tecnologiche, realtà agricole innovative e istituzioni pubbliche. Milano, in particolare, ospita un calendario di incontri che mettono al centro le nuove tecnologie e le pratiche agricole sostenibili.
L’analisi di 3Bee: una mappa del suolo nelle città italiane
La startup 3Bee, specializzata in soluzioni naturetech, ha condotto uno studio dettagliato sul consumo di suolo nelle città italiane con più di 200mila abitanti, utilizzando la piattaforma Element-E. Questa tecnologia combina dati satellitari, sensori avanzati e analisi scalabili per monitorare lo stato del terreno e pianificare interventi mirati.
L’analisi ha evidenziato che Milano è la città italiana con la più alta percentuale di superficie urbanizzata, pari al 63% del territorio. Questa densità infrastrutturale ha gravi conseguenze, tra cui un aumento dei fenomeni di impermeabilizzazione, che riducono la capacità del terreno di assorbire acqua, aumentando il rischio di alluvioni e isole di calore urbane.
Venezia, al contrario, registra solo il 16,7% di urbanizzazione, grazie alla sua morfologia lagunare che limita l’espansione edilizia. Tuttavia, anche Venezia affronta sfide significative, come il fenomeno dell’acqua alta, accentuato dall’innalzamento del livello del mare e dall’abbassamento del terreno.
Genova e Messina, con una percentuale di superfici verdi rispettivamente del 72% e del 68,9%, rappresentano esempi virtuosi, ma non sono esenti da problemi. Genova, in particolare, rimane altamente vulnerabile a fenomeni idrogeologici a causa della canalizzazione dei torrenti e delle precipitazioni sempre più intense.
L’agricoltura intensiva e la perdita di suolo fertile
L’agricoltura è un pilastro dell’economia italiana, ma quando praticata in modo intensivo può diventare una delle principali cause di degrado del suolo. A Catania, il 46% del territorio è destinato all’agricoltura, ma l’eccessivo sfruttamento dei terreni ha portato a una riduzione della biodiversità e della capacità del terreno di trattenere acqua. L’uso massiccio di fertilizzanti chimici e pesticidi, inoltre, non solo impoverisce la terra, ma contribuisce anche alla contaminazione delle falde acquifere.
Questa pressione agricola si inserisce in un contesto globale preoccupante. La FAO stima che, con l’attuale tasso di erosione, entro il 2050 il 90% dei suoli potrebbe essere degradato. Cosa che metterebbe a rischio la sicurezza alimentare di miliardi di persone. Quali soluzioni adottare?
Agricoltura verticale: un modello per il futuro
L’agricoltura verticale si presenta come una soluzione innovativa per affrontare le sfide del consumo di suolo. Questo sistema di coltivazione, adottato da realtà come l’azienda Agricola Moderna, permette di coltivare piante in ambienti chiusi e controllati, utilizzando strutture verticali che ottimizzano lo spazio. Grazie a questa tecnica, è possibile ridurre il consumo di suolo del 98% e quello di acqua del 95%, eliminando completamente l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici.
Ad Agnadello, in provincia di Cremona, la società di verticale farming sta sviluppando un impianto all’avanguardia alimentato al 100% da energia green, con l’obiettivo di produrre fino a 2 milioni di chilogrammi di ortaggi all’anno. Le coltivazioni verticali non solo garantiscono raccolti continui, ma riducono anche gli sprechi, accorciando la filiera e abbattendo le emissioni legate alla logistica.
Questa rivoluzione agricola potrebbe rappresentare una svolta per un settore che deve affrontare la sfida di nutrire una popolazione mondiale in crescita, senza compromettere le risorse naturali. Ma passiamo in rassegna qualche interessante iniziativa che si svolgerà in Italia in occasione della Giornata Mondiale del Suolo.
L’Italia celebra il suolo
A Milano, il Consorzio Italiano Compostatori, in collaborazione con la Re Soil Foundation e il Cluster Spring, organizza l’ottava edizione dell’evento “Dalla Terra alla Terra”. Questo incontro, che si terrà alla Sala Colonne di Palazzo dei Giureconsulti, si focalizzerà sul ruolo del compostaggio nella rigenerazione del suolo.
Il compost, prodotto attraverso la trasformazione dei rifiuti organici, rappresenta una soluzione sostenibile per restituire al terreno nutrienti essenziali, migliorandone la fertilità e la capacità di trattenere l’acqua.
L’evento celebra anche il decimo anniversario dell’estensione della raccolta differenziata dell’umido a tutta la popolazione milanese, evidenziando come le politiche locali possano contribuire a un modello più circolare e sostenibile.
In Sicilia, dal 5 al 12 dicembre, si svolge la “Settimana del Suolo”, un’iniziativa ricca di seminari, videoconferenze e incontri rivolti a studenti e cittadini. L’obiettivo è promuovere la consapevolezza sull’importanza del suolo e sulle pratiche sostenibili per la sua conservazione.
Altre iniziative
La Fondazione MIdA e il Museo del Suolo presentano, invece, “Suolo in Festa”, una serie di eventi che includono convegni, visite guidate e laboratori gratuiti. Queste attività mirano a far scoprire la genesi del suolo e la sua importanza vitale, offrendo un’opportunità unica di approfondimento e sensibilizzazione.
Parallelamente, l’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con L.G. Italia, ospita il convegno “Il suolo vivo, one health – Dal suolo al benessere dell’uomo”. Questo incontro multidisciplinare esplora le connessioni tra il suolo, le piante e la salute umana, evidenziando come i microbiomi del suolo e delle piante influenzino la qualità degli alimenti e, di conseguenza, il benessere umano.
Queste iniziative riflettono un impegno collettivo verso la protezione e la rigenerazione del suolo, riconoscendo il suo ruolo fondamentale nella sostenibilità ambientale e nella qualità della vita. La partecipazione attiva a tali eventi rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un futuro più sostenibile e consapevole.