RIDURRE GLI EFFETTI DEL TRAFFICO E PROTEGGERE DALLE SCOSSE DI TERREMOTO IL “SARCOFAGO DEGLI SPOSI”. L’URNA CINERARIA È ESPOSTA AL MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VILLA GIULIA A ROMA. UN TEAM DI ESPERTI HA SVILUPPATO IL PROGETTO MONALISA, UNA PIATTAFORMA ANTIVIBRAZIONI.
Una piattaforma antivibrazioni è stata realizzata per ridurre gli effetti del traffico quotidiano e proteggere da eventuali scosse di terremoto il “Sarcofago degli Sposi”.
L’urna cineraria è uno dei maggiori capolavori dell’arte etrusca giunto fino a noi, conservato nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma.
Sarà il team multidisciplinare che riunisce esperti di ENEA, della società di ingegneria Somma e università Roma Tre e della Sapienza a coordinare i lavori.
Le attività saranno condotte nell’ambito del progetto MONALISA (MONitoraggio Attivo e Isolamento da vibrazioni e Sismi di oggetti d’Arte), classificatosi primo tra gli 81 partecipanti al bando LazioInnova.
“Sarcofago degli Sposi”, una tutela ad hoc
Per proteggere la celebre opera sono state messe in campo una serie di infrastrutture e tecnologie. Tra queste il moto magnificato, sensori hi-tech, stampa 3D, tavole vibranti, banchi di prova di meccanica, modelli matematici.
Utilizzate anche le risorse di calcolo ENEAGrid per la condivisione in remoto e in tempo reale delle sperimentazioni su tavola vibrante.
«La storia ci insegna che sono i terremoti il pericolo naturale che mette più a rischio il nostro patrimonio artistico e storico. Lo studio della vulnerabilità sismica richiede un’attenta disamina delle caratteristiche dinamiche dell’opera e, quindi, anche del suo allestimento e delle condizioni di vincolo. D’altra parte le vibrazioni indotte dal traffico sollecitano continuamente i nostri edifici storici e il loro contenuto, deteriorandoli nel tempo», sottolinea Paolo Clemente del Laboratorio ENEA di Analisi e protezione delle infrastrutture critiche.
Che aggiunge: «In questo contesto, l’adozione dell’isolamento dalle vibrazioni sismiche e indotte dal traffico, che si basa sulla drastica riduzione delle azioni che interessano l’opera, anziché fare affidamento sulla sua resistenza, rappresenta una soluzione intelligente per evitare o quantomeno limitare i danneggiamenti, anche in occasione di eventi sismici violenti. Per questo auspichiamo che l’approccio di MONALISA diventi un modello metodologico e tecnologico da adottare, laddove applicabile, per proteggere i capolavori d’arte del nostro Paese».
La piattaforma antivibrazioni su cui poggerà il sarcofago etrusco con la sua vetrina di protezione, sarà progettata e realizzata da ENEA, in collaborazione con l’azienda Somma.
È un intervento necessario per proteggere il manufatto da eventuali scosse di terremoto e dalle quotidiane vibrazioni causate dal traffico.
Il Museo Etrusco, infatti, è vicino alla linea tranviaria di superficie e al tratto sotterraneo della ferrovia Roma-Viterbo.
MONALISA, il progetto che salva l’arte
Il progetto MONALISA è stato premiato da Lazio Innova per la promozione delle imprese del territorio e per la salvaguardia del patrimonio culturale.
È un progetto di ricerca e sviluppo industriale finanziato dalla Regione per aumentare la competitività delle imprese del Lazio sui mercati nazionale e internazionali nell’ambito dei Beni Culturali.
Per la progettazione del sistema di protezione dalle vibrazioni, ENEA utilizzerà anche le competenze sviluppate in precedenti studi.
Il sistema consiste nell’inserire dispositivi con bassa rigidezza in direzione orizzontale. Ciò al fine di disaccoppiare il moto dell’oggetto da proteggere rispetto a quello del suo basamento, che rimane vincolato alla fondazione o al solaio.