domenica, Febbraio 16, 2025

Politecnico di Torino tra le Università più sostenibili

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La classifica del GreenMetric lo pone al 20° posto nel mondo

La classifica internazionale del GreenMetric World University pone il Politecnico di Torino al ventesimo posto nella lista delle Università più sostenibili al mondo e al secondo tra quelle italiane. Il prestigioso Ateneo migliora di cinque posizioni rispetto allo scorso anno ed entra nella Top 20, otto posizioni più in basso dell’Università di Bologna.

La classifica prende in esame novecento Università da tutto il mondo

La GreenMetric World University Rankings nasce nel 2010 da un’iniziativa dell’Università dell’Indonesia. Con l’intento di adeguare i propri standard a quelli internazionali, il 16 aprile 2009 l’istituzione asiatica ha ospitato la Conferenza Universale sulla Classifica Mondiale delle Università. L’evento ha evidenziato come le classifiche di allora non davano spazio a quegli Atenei che si impegnavano per ridurre il proprio impatto ambientale.

Si è pensato quindi di creare una classifica che, mediante punteggi numerici assegnati sulla base di diversi indicatori possa permettere un confronto tra le stesse.

Trentanove indicatori e sei criteri per giudicare il grado di sostenibilità di tutte le ducentodiciannove partecipanti provenienti da ottantaquattro diverse parti del mondo.

Spazi verdi, uso di apparecchi per l’efficienza energetica e di rinnovabili, trattamento dei rifiuti, recupero delle acque, miglioramenti dei trasporti e offerta formativa relativa al green. Queste le variabili considerate per stilare la classifica che abbracciano il mondo accademico nella sua totalità. Per l’edizione 2021 si è tenuto in considerazione anche la capacità di armonizzare questi parametri con la ripresa nel periodo del Covid-19.

Politiche verdi del Politecnico di Torino

L’Università è infatti passata dalla 333ª posizione nel 2015 al successo di quest’anno. «Siamo particolarmente contenti di questo eccellente risultato ed ancor più determinati a realizzare gli investimenti necessari per raggiungere l’obiettivo della transizione ecologica e la carbon neutrality del nostro campus», ha dichiarato la professoressa Patrizia Lombardi, vicedirettrice del Green Team di Ateneo e Vice Rettrice per Campus e Comunità Sostenibili.

Il Politecnico di Torino è accorto alla sostenibilità: tutte le risorse sono monitorate e il Living LAB permette di controllarle in tempo reale.

Poiché ritiene, quello quello energetico un problema urgente, intende costruire edifici con classe A+ e certificato di sostenibilità ambientale. Si vuole inoltre passare progressivamente al totale uso di luci a LED, la sperimentazione delle quali è stata oggetto di discussione giù nel 2018, in occasione del seminario “M’illumino di meno”.

Mobilità sostenibile all’interno del campus

Essendo l’Ateneo costituito da cinque poli metropolitani, che vi sia un basso impatto anche nei trasporti è fondamentale. Si vuole quindi ottimizzare l’accessibilità al trasporto pubblico, aumentare le aree di ricarica dei veicoli elettrici e promuovere di questi l’uso tra dipendenti e studenti.

L’Università si impegna poi a valorizzare la sostenibilità delle filiere agro-alimentari e dei prodotti locali. Sono presenti isole ecologiche, si intende introdurre servizi porta a porta di raccolta dei rifiuti e ogni risorsa consumata dal Politecnico verrà monitorata.

I progetti di acquisto ecologico del Politecnico di Torino

L’acquisto di carta, cibi e bevande, prodotti per le pulizie e di altro genere deve risultare quanto più sostenibile possibile. Affinché questo possa avvenire, il Polito intende seguire il protocollo APE (Appalti Pubblici Ecologici) promosso dalla provincia di Torino per acquistare beni che tengano conto dell’impatto ambientale.

L’Università vuole poi portare avanti azioni di formazione e sensibilizzazione con e per il verde e convenzioni con le copisterie per il riciclo degli scampoli di carta avanzati da ritagli e plottaggi. Il Politecnico di Torino, quindi, ha una to-do list piena, che promette miglioramenti di anno in anno. E chissà che non lo vedremo tra i primi dieci nell’edizione 2022 della GreenMetric World University Ranking.

Numero verde ONA

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