L’INCHIESTA SULLA RAPINA PIÙ BIZZARRA DEL SECOLO HA ISPIRATO L’AUTORE E SCENEGGIATORE AMERICANO KIRK WALLACE JOHNSON NELLA STESURA DI “IL LADRO DI PIUME”.UN AFFASCINANTE VIAGGIO NEL MONDO SOTTERRANEO DI FANATICI DELLA PESCA A MOSCA E DI MERCANTI DI PIUME. UN LIBRO APPASSIONANTE COME UN THRILLER, SI LEGGE COME UN ROMANZO, DOCUMENTATO COME UN SAGGIO
La pesca a mosca è una tecnica di pesca sportiva che si basa sull’uso di esche artificiali chiamate “mosche”. Le mosche da pesca, realizzate con una varietà di materiali, tra cui piume coloratissime di uccelli possibilmente esotici, peli, fili e altri materiali sintetici, imitano insetti o altre prede acquatiche per attirare i pesci. Nella pesca al salmone, soprattutto.
Queste piume di uccelli rari sono molto ricercate dai pescatori a mosca, appassionati di fly tying, cioè l’arte di creare sugli ami riproduzioni di insetti. Una vera e propria arte che, in Inghilterra, risale all’epoca della Regina Vittoria. Una mania, quella di ricercare piume rare che fra il Settecento e la fine dell’Ottocento che, però, ha coinvolto anche il mondo della moda femminile. Una passione che ha portato sull’orlo dell’estinzione centinaia di specie di uccelli. Per realizzare una sola mosca, le piume utilizzate potevano “provenire da una dozzina di piume di uccelli diversi”.
“La Durham Ranger”
Un famoso tipo di mosca, utilizzata principalmente per la pesca del salmone e della trota, è la “Durham Ranger”, particolarmente apprezzata per il suo aspetto e la sua capacità di attirare i pesci.
“La Durham Ranger”, realizzata intorno al 1840 da un certo William Henderson di Durham in Inghilterra, richiedeva “piume della cresta di fagiano dorato delle foreste delle montagne cinesi, piume di petto nere e rancio fuoco del corvo beccafrutta golarossa del Sudamerica (noto agli appassionati come Indian Crow), filamento a forma di nastro di piume di struzzo del Sudafrica e piccole piume turchesi del Cotinga delle pianure dell’America centrale”.
La rapina più bizzarra del secolo
L’inchiesta sulla rapina più bizzarra del secolo ha ispirato l’autore e sceneggiatore americano Kirk Wallace Johnson nella stesura di “Il ladro di piume”. Un libro appassionante come un thriller.
Il Daily Mail, scrive Johnson, riassume la notizia pubblicando che “Pelli di uccelli esotici, del valore di milioni, rubate al Museo di Soria Naturale da un musicista che giocava a fare il James Bond”.
Ma, aggiunge lo scrittore, “Pur con tutti quei riferimenti a 007, la stampa britannica tralasciò di precisare che Ian Flaming, l’autore della saga, aveva trovato il nome giusto per la sua spia dopo essersi imbattuto in “Birds of the West Indies”, il trattato dell’ornitologo americano James Bond”.
Il 24 giugno 2009, Edwin Rist, studente di flauto, americano, entra furtivamente nel British Museum of Natural History di Tring, a una sessantina di chilometri da Londra e ruba 299 pelli di uccelli esotici. Il Museo di Storia Naturale “ospitava una delle più grandi collezioni ornitologiche del mondo…”.
Diverse migliaia di volatili, tra i quali trogori maschili e quetzal dall’America centrale e meridionale e uccelli del paradiso dall’isola della Nuova Guinea, erano state raccolte dal ricercatore naturalista Alfred Russel Wallace, il quale “giunse in modo indipendente alla teoria dell’evoluzione tramite selezione naturale oggi attribuita a Charles Darwin”.
Johnson anche lui appassionato di pesca con la mosca, durante una battuta su un fiume nel nord del New Mexico, scopre dalla sua guida l’incredibile storia di questo furto.
L’autore, quindi, ricostruisce la vicenda, che documenta come un saggio, con una ricerca durata anni, che ha richiesto ricerche capillari e dozzine di interviste a persone informate sui fatti, compreso lo stesso Edwin Rist.
“The Feather Thief”, storia di un crimine assurdo
Edwin Rist era diventato “uno dei migliori del pianeta” nel fly tying. Ben presto, però, qualcosa nella sua mente “avrebbe trasformato il suo passatempo in un un’ossessione”.
Una mosca poteva costare anche diverse migliaia di dollari. “Vendo piume di Indian Crow, devo comprare un flauto nuovo”, pubblica Rist nella sezione annunci di ClasscFlyTying.
L’autore descrive in “The Feather Thief”, titolo originale del libro, l’indagine scrupolosa avviata dagli investigatori nel tentativo di smascherare il colpevole di questo intricato reato. Ma anche “l’affascinante esplorazione delle ossessioni umane”.
Johnson mette in evidenza non solo l’importanza della storica esplorazione di Wallace dal punto di vista naturalistico e scientifico, ma anche il valore attuale dal punto di vista ambientale.
Gli scienziati, infatti, hanno impiegato questi uccelli centenari per analizzare le modifiche in corso nei nostri ecosistemi, contribuendo così a una comprensione più approfondita dei cambiamenti ambientali oggi in atto.
Una storia, avvincente, di un crimine assurdo, che ha attirato l’attenzione dei produttori televisivi della Universal, per realizzare una miniserie tv in sei episodi di prossima uscita.




