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Il Comune di Fiano Romano ricorda il Collegio femminile del Castello Orsini 1953-1975

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IL 9 NOVEMBRE 2024 SI INAUGURA LA MOSTRA PERMANENTE A RICORDO DEL COLLEGIO FEMMINILE DEL CASTELLO ORSINI DI FIANO ROMANO

Il Castello Orsini di Fiano Romano rappresenta oggi una meta turistica di grande rilevanza. Utilizzato per diversi scopi sociali e culturali, accoglie eventi che spaziano dal teatro ai festival cinematografici, oltre a mostre d’arte, rassegne musicali e persino celebrazioni matrimoniali.

Dal 1953 al 1975, il castello ha ospitato il Collegio femminile, gestito dalla Congregazione delle Suore Domenicane Insegnanti e Infermiere di Santa Caterina da Siena. Il 3 maggio 1956, questa congregazione firmò un accordo con l’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), che consentì di utilizzare il castello non solo come convitto femminile, ma anche come asilo e ambulatorio per la popolazione locale.

Il Collegio terminò le sue attività nel 1975 e, nello stesso periodo, cessò anche l’assistenza infermieristica nell’ambulatorio. Successivamente, nel 1992, il Castello Orsini fu venduto e acquistato dal Comune di Fiano Romano, diventando un simbolo che congiunge passato e presente.

Il 9 novembre 2024 si inaugura (clicca qui per visionare il programma) una mostra permanente, che ripercorre i 25 anni di storia del Castello Ducale Orsini durante il periodo del collegio femminile. Questa iniziativa, arricchita dalle cronache delle Madri Superiore, permette di riscoprire un periodo significativo e spesso dimenticato della storia di Fiano Romano, restituendo alla comunità uno spazio carico di valore storico e culturale.

Un po’ di storia

Nel luglio 1952, a Roma, si spegneva la marchesa Giuseppina Salvago Raggi Menotti. La nobildonna, attraverso un lascito testamentario, donò metà del Castello Ducale di Fiano Romano alla Congregazione delle Suore Domenicane di Santa Caterina da Siena. La marchesa espresse come ultimo desiderio la costruzione di un orfanotrofio per i figli dei Carabinieri caduti in servizio, oltre a un ambulatorio per il beneficio della comunità locale.

La Congregazione delle Suore Domenicane di Santa Caterina da Siena

Fondata da Madre Gérine Fabre nel sud della Francia, la Congregazione delle Suore Domenicane di Santa Caterina da Siena nasce intorno alla metà dell’Ottocento. Nel secolo scorso, le suore erano spesso impegnate nell’assistenza domiciliare dei malati in Italia.

Proprio grazie a una serie di eventi provvidenziali, furono chiamate a prendersi cura della marchesa Giuseppina Salvago Raggi, che, in segno di gratitudine, lasciò loro il castello e alcune terre, incaricandole di prendersi cura, in collaborazione con l’O.N.A.O.M.A.C., delle figlie orfane dei Carabinieri. Nell’aprile 1953, la Madre Generale prese possesso di una parte del Castello.

L’arrivo delle prime orfanelle

Le prime quattro suore giunsero con un camioncino carico di mobili e altre necessità. In pochi giorni, i locali furono adattati per accogliere circa trenta bambini per le attività di catechismo e doposcuola. L’anno seguente, circa centoventi alunni delle scuole elementari, sia maschi che femmine, frequentavano il doposcuola in due turni.

Il 1° ottobre 1956, le prime trenta orfanelle, accolte con gioia dalle suore e curiosità dagli abitanti del paese, arrivarono al castello, annunciate dal Comandante Generale dei Carabinieri.

L’inaugurazione ufficiale del Collegio

Nell’aprile 1957, la Congregazione si accordò con il generale Romano Dalla Chiesa, presidente del consiglio amministrativo per l’O.N.A.O.M.A.C., per l’inaugurazione ufficiale del collegio, ricevendo in dono lo stendardo dell’Opera.

Le testimonianze

«Come tanti bambini di Fiano ho trascorso diversi pomeriggi nel Collegio – riferisce la consigliera Fatima Masucci, figlia di carabiniere -, perché frequentavo il doposcuola che le Suore assicuravano anche ai bambini “esterni. Di pomeriggio, ho studiato nelle aule, ho giocato con le collegiali sulla terrazza o nel cortile, ho mangiato la merenda che le Suore offrivano tutti i pomeriggi servita su grandi vassoi».

«Questo luogo ha ritrovato nuova linfa attraverso una serie di azioni intraprese, afferma il  il sindaco di Fiano RomanoDavide Santonastaso -, tra le quali spicca innegabilmente il trasferimento della Biblioteca in nuovi locali, più idonei, accessibili e comodi. Oggi la Biblioteca comunale accoglie bambini, studenti e adulti per lo studio, la ricerca e gli incontri di lettura; organizza laboratori per i più piccoli, corsi gratuiti di lingua italiana per stranieri e anche aiuto compiti».

«Oggi l’Opera assiste 1029 giovani – riferisce il presidente O.N.A.O.M.A.C generale Ugo Zottine li sostiene negli studi dall’infanzia all’Università grazie alle donazioni volontarie dei Carabinieri in servizio ed in congedo e alla generosità di molti benefattori».

Numero verde ONA

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