IN UN CONTESTO DOVE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E LA NECESSITÀ DI RIDURRE L’IMPATTO DEL TRAFFICO SONO SEMPRE PIÙ IMPORTANTI, IL CARPOOLING AZIENDALE EMERGE COME UNA SOLUZIONE EFFICACE E PROMETTENTE. DI SEGUITO, I RISULTATI DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE SUL CARPOOLING AZIENDALE 2024, CONDOTTO DA JOJOB REAL TIME CARPOOLING, CHE METTE IN LUCE I VANTAGGI, AMBIENTALI, ORGANIZZATIVI MA ANCHE ECONOMICI, DI QUESTA PRATICA AZIENDALE
Cos’è il carpooling aziendale?
Con il termine carpooling aziendale, si intende la condivisione dell’auto di proprietà di un lavoratore con altri colleghi per gli spostamenti casa-azienda o per le trasferte di lavoro. Si tratta di un servizio in continua crescita, insieme con quello del car sharing, che, invece, permette agli utenti di utilizzare un veicolo su prenotazione noleggiandolo per un periodo di tempo breve.
Entrambi, comunque, rappresentano un’importante soluzione per ridurre l’impatto ambientale, attraverso una migliore gestione dell’utilizzo dei mezzi di trasporto e incentivandone la condivisione, quindi riducendo l’immissione su strada e l’inquinamento.
Carpooling aziendale: un primo sguardo ai dati
Nel corso del 2023, il carpooling aziendale in Italia ha registrato una straordinaria partecipazione, con oltre 373.767 viaggi condivisi effettuati, che hanno permesso di risparmiare quasi 1milione di euro e 4.931.175 km, riducendo le emissioni di CO2 di ben 641.135 kg.
Un dato ancor più impressionante è la rimozione di oltre 212.410 veicoli dalle strade italiane, evidenziando il cambiamento positivo nelle abitudini di mobilità. Un cambiamento, che ha portato anche a un notevole miglioramento dell’economia, considerando che i pendolari che quotidianamente percorrono la tratta casa-lavoro o casa-università, in condivisione, hanno risparmiato 986.263 euro tra benzina, caselli e parcheggi.
Carpooling in Italia: la classifica di Jojob sulle eccellenze provinciali e regionali
Nonostante, il servizio sia utilizzato in tutta Italia, c’è un divario notevole tra le varie zone del Paese. Se al Nord si arriva al 63,9%, al Centro si registra un 20,6% di viaggi da parte di pendolari casa-lavoro o casa-università, per giungere a un 15,5% tra Sud e Isole.
Quasi un terzo dei viaggi condivisi in Italia è stato registrato in Piemonte: 116.079, ossia il 31,1% del totale, per un risparmio di 286.839 euro e 186.430 kg di CO2 non emessa. Al secondo posto c’è l’Emilia Romagna, con 57.590 viaggi condivisi (15,4%), pari ad un risparmio per i pendolari della regione di 118.685 euro e 77 tonnellate di CO2. Terzo il Veneto, dove si registrano 47.321 viaggi in carpooling (12,6%) per un risparmio di 95.505 euro e oltre 62 tonnellate di CO2.
Anche in Lombardia e nel Lazio i pendolari si sono rivelati entusiasti, con rispettivamente 46.140 (12,34%) e 44.605 (11,93%) viaggi condivisi: in questo caso i km risparmiati arrivano a quota 618.993 e 817.017, portando ad un risparmio di 123.619 euro e 163.392 euro, ma anche di 80.475 e 106.225 emissioni di CO2. Questo sottolinea l’importanza della collaborazione tra enti locali e imprese per promuovere attivamente il carpooling come alternativa sostenibile.
È Torino la provincia più recettiva, a seguire Alessandria, Bologna e Roma
I pendolari torinesi condividono un totale di 61.098 viaggi, risparmiando 859.385 km, oltre 172.000 euro e 111 tonnellate di emissioni. Segue, Alessandria, con 41.399 viaggi percorsi in condivisione, che hanno fatto risparmiare ai carpooler 78.788 euro e all’ambiente 51 tonnellate di CO2. Bronzo per Bologna, con 28.555 viaggi condivisi, per un totale di 57.919 euro risparmiati e 37 tonnellate di anidride carbonica non emessa nell’atmosfera. Roma conquista la quarta posizione con 23.427 viaggi condivisi, ma si distingue per numero di km (397.202), denaro (57.191 euro) e tonnellate di CO2 (51) risparmiati.
Per conoscere la classifica completa per regioni e province è possibile cliccare su questo link.
Per diffondere la mobilità sostenibile occorre sinergia tra enti e istituzioni
Come sottolineato dal CEO e fondatore di Jojob, Gerard Albertengo, gli stessi dati dell’Osservatorio nazionale sul carpooling aziendale di Jojob mostrano un andamento importante, confermando come gli italiani apprezzino la mobilità condivisa.
Ma, «Per continuare a diffondere una mobilità condivisa e sostenibile è importante che il tessuto imprenditoriale e le comunità territoriali, attraverso i loro mobility manager, accolgano e favoriscano questa nuova modalità di viaggio che permette di ridurre il traffico e di conseguenza l’inquinamento, nonché proporre ai pendolari delle soluzioni alternative e sicure: il tutto utilizzando tecnologie già attive e senza la necessità di realizzare ulteriori infrastrutture».
L’inclinazione dei Millennials e l’identikit dell’equipaggio
I Millennials si confermano come la generazione più incline all’utilizzo del carpooling, coprendo il 62% dei viaggi. Questo dimostra come tra le generazioni nate tra il 1980 e il 1996 sia crescente la consapevolezza ambientale e la predisposizione verso modalità di viaggio condivise.
Infatti, il 32,5% ha tra i 30 e i 39 anni, il 28,3% tra i 20 e i 29 anni, mentre il 21,7% appartiene alla fascia tra i 40 e i 49 anni. Il carpooling piace anche agli over 50, che rappresentano il 17,2% degli utenti.
Habitus e tendenze di viaggio
Le abitudini dei carpooler italiani portano alla luce una serie di comportamenti e preferenze. Dalle tratte medie di 26,6 km, alle tratte più lunghe che si registrano in Liguria, dove la media è di 47,8 km, quasi il doppio del dato nazionale. Seguono quelle marchigiane (47 km) e umbre (39,2 km). I percorsi più brevi invece sono quelli del Trentino Alto Adige con 19,8 km.
Più del 60% dei viaggi viene effettuato nei giorni centrali della settimana: 20,1% il martedì, 20,3% il mercoledì e 20% il giovedì.