IL CAMBIAMENTO CLIMATICO STA GIÀ INFLUENZANDO NEGATIVAMENTE IL SETTORE COMMERCIALE ITALIANO. UN RECENTE STUDIO DELL’OSSERVATORIO RETAIL SOSTENIBILE DI SUMUP RIVELA CHE IL 30% DEI COMMERCIANTI HA SUBITO EFFETTI NEGATIVI, CON AUMENTI DEI COSTI ENERGETICI, CALO DEL FLUSSO DI CLIENTI E RIDUZIONE DELLE VENDITE. PER CONTRASTARE QUESTI IMPATTI, MOLTE ATTIVITÀ STANNO ADOTTANDO MISURE SOSTENIBILI COME LA RIDUZIONE DELLA PLASTICA NEGLI IMBALLAGGI, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E I PAGAMENTI DIGITALI
Le preoccupazioni dei commercianti di fronte al cambiamento climatico
Tra le principali preoccupazioni dei commercianti italiani, l’aumento dei costi energetici è in testa alla lista, con il 58,4% dei partecipanti al sondaggio che lo considera un problema significativo. La diminuzione del flusso di clienti, segnalata dal 33,6%, e la riduzione delle vendite, menzionata dal 26,1%, seguono a ruota.
Nello specifico, l’aumento delle temperature ha un impatto diretto sul comportamento dei clienti, con oltre il 40% degli esercenti che osserva una diminuzione dell’afflusso nei propri negozi. Questo fenomeno è accompagnato da significativi cambiamenti nel comportamento dei consumatori.
Il 20,9% dei negozianti segnala una diminuzione della domanda, attribuibile al fatto che i clienti sono più spossati e quindi meno motivati all’acquisto. L’18,1% nota che le persone arrivano sempre più tardi nei negozi e nei ristoranti, mentre il 17,5% rileva una preferenza crescente per gli acquisti online.
L’aumento delle temperature influisce altresì sulla salute degli utenti, con i professionisti del settore sanitario che registrano una maggiore richiesta di visite mediche e la frequente disdetta di appuntamenti a causa di minore disponibilità economica.
Infine, i commercianti di tutti i settori si confrontano con l’incertezza dei clienti nel prenotare servizi, generando difficoltà nell’organizzazione e nella gestione delle attività quotidiane.
Questo, quanto emerge da un’indagine condotta dall’Osservatorio Retail Sostenibile di SumUp, una fintech (contrazione di Fin “finance” e Tech “technology”) attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione, tra gli esercenti di cui è partner.
Ma come mai il cambiamento climatico ha un impatto diretto sull’economia e sul business dei commercianti?
Il cambiamento climatico e la crisi del commercio: uno strano nesso
«Il cambiamento climatico è al centro delle preoccupazioni dei merchant italiani, in gran parte convinti che l’aumento delle temperature finirà per condizionare le loro attività commerciali». Ad affermarlo, Umberto Zola, responsabile Online Sales EU di SumUp (una società di pagamenti POS mobili). L’aumento delle temperature comporta un incremento dei costi energetici, poiché le attività commerciali devono spendere di più per il raffreddamento degli ambienti e la conservazione dei prodotti. Questo aumento dei costi operativi può ridurre i margini di profitto e rendere più difficile la gestione delle attività.
Inoltre, le temperature estreme possono influire negativamente sul comportamento dei consumatori, riducendo il flusso di clienti nei negozi fisici. Questo comporta una diminuzione delle vendite.
Che fare?
Soluzioni sostenibili
«Come conseguenza di un naturale timore per l’aumento dei costi dell’energia e la perdita di clienti, gli esercenti hanno adottato la sostenibilità come scelta etica e strategica, prestando maggiore attenzione allo smaltimento dei rifiuti e affidandosi alla tecnologia per ridurre i consumi».
L’impegno green dei negozianti italiani si manifesta in diverse direzioni: molti di loro prestano maggiore attenzione allo smaltimento dei rifiuti, con il 42,1% che dichiara di impegnarsi a ridurre la plastica negli imballaggi e il 36,8% che ha introdotto la raccolta differenziata. Inoltre, il 28,9% degli esercenti privilegia l’uso di prodotti stagionali, in linea con il 21,1% che sceglie di preferire materie prime locali, riducendo così le importazioni.
Il ruolo della tecnologia
La tecnologia gioca un ruolo centrale, soprattutto in materia di pagamenti: il 46,1% dei commercianti opta per pagamenti digitali e scontrini elettronici per limitare il consumo di carta, preferendo inviare ai clienti informazioni via email o SMS piuttosto che stampare menu o segnaletica.
Queste azioni riducono i costi associati al denaro contante, come le spese di gestione, logistiche e di deposito. «L’attenzione alla sostenibilità diventa un vantaggio competitivo per le attività commerciali e un messaggio valoriale forte che può essere chiaramente percepito anche dai clienti», conclude Zola.
Metodologia dell’indagine
Per comprendere l’impatto del cambiamento climatico sul settore commerciale, SumUp ha condotto un’indagine dettagliata nella prima metà di maggio 2024. La metodologia adottata ha coinvolto circa 2900 imprenditori provenienti da varie categorie merceologiche, distribuiti in quattro diverse nazioni: Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Tuttavia, l’analisi si è concentrata principalmente sulle risposte dei commercianti italiani.
L’indagine è stata condotta tramite una survey online (un sondaggio retribuito o incentivato), distribuita agli imprenditori che fanno parte della base utenti di SumUp. Questo approccio ha permesso di ottenere un campione diversificato di partecipanti provenienti da differenti settori commerciali e Paesi europei.
Le domande poste nella survey hanno riguardato vari aspetti relativi al cambiamento climatico e al suo impatto sulle attività commerciali, compresi gli effetti attuali e futuri percepiti, le sfide incontrate dai commercianti e le misure adottate per affrontare tali sfide.
L’analisi dei dati raccolti ha fornito una visione chiara e dettagliata delle opinioni, delle preoccupazioni e delle azioni intraprese dai commercianti italiani di fronte al cambiamento climatico, offrendo preziose informazioni per comprendere le dinamiche e le strategie adottate nel contesto attuale.