TROPPE LE FORESTE IN FUMO, L’EUROPA DEVE INTERVENIRE E REGOLAMENTARE UN SETTORE DI VITALE IMPORTANZA
Tra gennaio e agosto di quest’anno è stato raggiunto il livello più alto di incendi illegali nell’Amazzonia brasiliana, dal 2010.
L’istituto brasiliano di ricerche spaziali (INPE) ha, infatti, constatato che solo nel mese di agosto sono stati registrati 33.116 focolai di incendio.
Il prezzo di questa distruzione è soprattutto a carico dei Popoli Indigeni e delle specie animali che abitano le foreste. Ma gli effetti devastanti ricadono su tutto il pianeta: le foreste sono una delle soluzioni naturali per contrastare i cambiamenti climatici.
Proteggerle significa proteggere l’intera umanità.
Foreste, Greenpeace chiede all’UE una normativa per proteggerle
Nel mondo, l’80% della distruzione delle foreste è causata dalla produzione intensiva di materie prime, soprattutto agricole come l’olio di palma.
Anche l’espansione dei pascoli per animali destinati al macello non sono altro che cibo divoratore delle foreste. Per questi motivi, da due anni a questa parte Greenpeace è impegnata a chiedere alla Commissione Europea una normativa.
Si tratta di regolamentare un settore che oggi è in balia dei tagliatori. Ciò affinché sia eliminata la deforestazione dalle catene di approvvigionamento dell’Unione Europea.
Oggi sono oltre un milione le persone in Europa che chiedono un regolamento in grado di proteggere le foreste e altri ecosistemi del nostro Pianeta. Manca poco per raggiungere questo ambito traguardo con il voto finale del Parlamento Europeo.
Ecco perché intendiamo far pressione sugli europarlamentari, sperando colmino le lacune presenti nell’attuale bozza e approvino una normativa veramente ambiziosa.
Basta importare deforestazione
Olio di palma, soia destinata alla mangimistica, mais, gomma, cellulosa, legno, caffè, cacao e carne sono tutte materie prime prodotte dalla distruzione delle foreste.
Per questo urge che l’Unione Europea approvi una normativa ambiziosa per impedire che prodotti da deforestazione come questi arrivino in Europa. Dopo una lunga fase di consultazioni, a settembre il Parlamento Ue definirà e voterà la sua posizione finale sulla normativa comunitaria.
Questa dovrebbe impedire l’ingresso sul mercato Ue di prodotti e materie prime legate alla deforestazione. Se vogliamo davvero contrastare la crisi climatica in corso, non è il momento di adottare mezze misure nella protezione della natura: il momento di agire è adesso. Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, sarà troppo tardi.
Firma ora per salvare le foreste