giovedì, Dicembre 7, 2023

Gli italiani riducono gli sprechi energetici nelle loro case

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ALL’INTERNO DELLE MURA DOMESTICHE, NOVE ITALIANI SU DIECI HANNO RIDOTTO GLI SPRECHI ENERGETICI. IL DATO EMERGE DA UNA RECENTE RICERCA REALIZZATA DALL’ICSR, INTERNATIONAL CENTER FOR SOCIAL RESEARCH, PER CONTO DI SILVI COSTRUZIONI EDILI

Gli italiani dicono no agli sprechi energetici. Negli ultimi mesi hanno ridotto i consumi nelle proprie abitazioni, scegliendo un particolare investimento per risparmiare sulla bolletta elettrica.

Sono passati, infatti, all’utilizzo delle lampadine a maggior risparmio energetico rispetto a quelle che si erano fulminate. La scelta ha riguardato il 70% degli italiani, preoccupati dai continui rincari dell’energia e dalla crisi determinata dal conflitto in Ucraina.

Ciò emerge dal “Sondaggio sulla propensione al risparmio energetico degli italiani nelle loro abitazioni”, commissionato da Silvi Costruzioni Edili all’International Center for Social Research (ICSR). «

Un piccolo gesto quello della lampadina che porta a grandi risparmi, soprattutto se accompagnato da altri piccoli gesti, come scollegare gli elettrodomestici che non si utilizzano ed evitare così lo standby che annualmente pesa per ben 135 euro sulle nostre tasche» dichiara Silvia Silvi, General Manager della Silvi Costruzioni Edili.

Risparmio energetico, cosa evitare

Un singolo dispositivo elettronico in modalità stand-by può consumare mediamente 4 watt ogni ora. Ma lasciare in “attesa” un lettore blu-ray può costare anche 15 watt ogni ora e il microonde addirittura 27 watt.

Sono abitudini che fanno lievitare complessivamente la bolletta elettrica di circa il 10%. Secondo il sondaggio, queste abitudini incidono sulla spesa energetica che nel 2022 è stata pari a 4.656 euro a famiglia. Di questi, 1.697 euro sono stati spesi per l’energia elettrica e 2.489 per il metano (il resto è relativo a gasolio, GPL, legna e pellet).

Le regioni con le percentuali più elevate di interventi tesi al risparmio sono Emilia-Romagna (98,2%), Umbria (97,3%), Lazio (96,8%), Toscana e Veneto (96%). Mentre la Calabria, con l’81,2%, ha il valore più basso. A cambiare meno lampadine è invece la Basilicata (53,5%).

Sprechi energetici, il punto della situazione 

«Gli investimenti in efficienza energetica si sono tradotti in grandi opere di ristrutturazione come quelle relative al Superbonus 110, ma anche in tanti interventi più piccoli finalizzati, ad esempio, a ridurre le spese per l’acqua calda o per il riscaldamento domestico» sottolinea Silvia Silvi.

Oltre al Superbonus e agli altri incentivi fiscali legati ai lavori edilizi, gli interventi più richiesti nel 2022 sono stati relativi a dotazioni più efficienti. 

«Nell’ambito delle nostre ristrutturazioni, moltissime sono ad esempio le richieste che abbiamo ricevuto per ridurre la spesa per la produzione di acqua calda, sostituendo la caldaia o lo scaldabagno con modelli più efficienti o addirittura con le pompe di calore ed efficientando così anche il sistema di riscaldamento», dice Gianni Silvi, CEO di Silvi Costruzioni Edili.

Efficientamento energetico, incentivi fiscali, energie rinnovabili per diminuire gli sprechi

Nel corso dell’ultimo anno, ha optato per la sostituzione degli elettrodomestici con apparecchi più efficienti, con o senza incentivi fiscali, il 21,7% degli italiani. Questa percentuale è dislocata in Emilia-Romagna (24,4%), Toscana (24%) e Trento (23,9%) e un po’ meno in Umbria (19,2%) e a Bolzano (19,7%).

Interventi più strutturati di efficientamento energetico hanno riguardato il 4,1% degli italiani. Tra questi, passaggio di classi, cappotto termico, interventi sulle finestre, con o senza incentivi quali Superbonus 110 o Ecobonus. 

Le regioni con le percentuali più elevate in questo caso sono state Lombardia (12,4%), Veneto (9,8%) e Lazio (6,8%).

«Salvo nell’ambito degli incentivi fiscali con sconto in fattura o cessione del credito, meno richiesti in assoluto sono risultate le installazioni di impianti ad energia rinnovabile per la produzione di energia elettrica, quali il fotovoltaico, il mini-eolico. Ormai il solare o l’eolico sono scelte che fanno gola più alle imprese che ai cittadini», osserva Gianni Silvi.

L’azienda Silvi Costruzioni Edili 

Silvi Costruzioni Edili dal 1970 è leader a Roma e nel Lazio nella progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di immobili. Operando sia con committenti pubblici e istituzionali sia con fondi immobiliari privati, l’azienda ha maturato un importante bagaglio tecnologico e di esperienza.

Silvi Costruzioni Edili è, inoltre, in possesso delle certificazioni SOA sia per le opere civili sia per i lavori su beni sottoposti a tutela delle Belle Arti.

La flessibilità dell’organizzazione aziendale e la disponibilità di attrezzature e mezzi propri permettono di compiere lavori personalizzati nel rispetto dei tempi e dei budget concordati. Grande attenzione è riservata ai particolari estetici e alle nuove esigenze eco-ambientali.

Numero verde ONA

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