“È stato felice e capito dal mondo”.
Edgar Degas ricorda l’amico Giuseppe De Nittis
Giuseppe De Nittis è stato uno degli artisti più importanti dell’Ottocento. Nato nelle Puglie, si trasferisce prima a Napoli poi a Parigi, dove ha vissuto la sua “vita d’artista”. Inizia a dipingere nella sua terra d’origine con l’Ofantino, realizzato a vent’anni. A questo seguono poi molti altri paesaggi pugliesi elaborati dal vero nelle campagne e sulle sponde dell’Ofanto. Un inizio in stretto rapporto con l’ambiente e la natura della sua terra che non smetterà mai di fornirgli idee, appunti, intuizioni.
È stato il trasferimento a Parigi e il contatto con il contesto e l’ambiente cosmopolita a confermare, sviluppare ed evolvere il pensiero pittorico di Giuseppe De Nittis. In una Parigi ricca di umanità, di vita e di modernità che, la grande città, offriva ai suoi occhi. Ed è la modernità, la chiave di lettura di molte opere di Giuseppe De Nittis, esposte nel Palazzo Della Marra, nella Pinacoteca Giuseppe De Nittis, a Barletta. Una “modernità” di fine Ottocento che racconta la vita delle piazze parigine, i boulevard ideati e costruiti da Haussmann, le corse ippiche a Longchamp e ad Auteuil.
Ma, soprattutto, furono i paesaggi urbani di Parigi, l’inverno parigino e la neve che, ai suoi occhi di ragazzo del sud vissuto al sole del Mediterraneo, risultarono una vera novità. Tanto da diventare oggetto di studio per molte opere, immaginate durante le passeggiate in carrozza, come le piste di pattinaggio nei giardini pubblici; ambienti unici che solo Parigi, in quel tempo, poteva offrire.
Molti dei suoi paesaggi urbani sono stati sviluppati non solo a Parigi ma anche a Londra, città del banchiere Kaye Knowles, suo mecenate; figura importante per Giuseppe De Nittis, perché solo incontrando, in vita, uomini sensibili, preparati, colti e attenti ai propri comtemporanei si conforta e, innanzitutto, si supporta il gran lavoro di studio e ricerca di un artista.
L’importanza del contesto, dell’ambiente ma, soprattutto, dell’umanità diffusa che costituisce e vive la città è fondamentale per ogni artista, in qualsiasi città del mondo ed è uno degli elementi strutturali su cui fonda il pensiero e la sua evoluzione pittorica.
Il confronto, in ogni città, è necessario e deve essere alto e continuo con mostre, esposizioni ed eventi. E ogni città, per essere tale, come lo sono ancora oggi Parigi e Londra, deve essere essenzialmente costituita da uomini colti, su cui fondare la qualità del presente e la progettualità del futuro, in una città/comunità che si possa definire contemporanea.
L’occasione della mostra permanente nel Palazzo Della Marra offre, dunque, a tutti i cittadini pugliesi, italiani e ai turisti in transito in Puglia provenienti da ogni parte del mondo, un’opportunità: vedere dal vero, conoscere ma, innanzitutto, apprezzare le opere dell’artista e cogliere tutta l’intensità dello studio pittorico di Giuseppe De Nittis. Uno studio che è stato percepito dai suoi contemporanei, confermandogli l’invito a partecipare alla prima mostra storica degli Impressionisti nel 1874 a Parigi, a soli vent’otto anni.
Il suo studio nella pittura e nel disegno
Furono confermati da due autentiche amicizie parigine: Edgar Degas e Edouard Manet e dalla profonda stima che li legava reciprocamente nella vita e nella ricerca pittorica. In particolare a Palazzo Della Marra sono visibili le opere realizzate con i pastelli, tecnica prediletta da Edgar Degas. Dal 1875 in poi questa tecnica fu adottata da entrambi ma, come si comprende osservando le opere di Giuseppe De Nittis, il pastello diventò sempre più il suo mezzo e la sua tecnica preferita. E a questa affidò studi più nuovi e audaci, le sue delicate vedute di Parigi e, anzitutto, i grandi ritratti ricchi di una notevole originalità.
Dove vedere le opere in esposizione permanente:
Pinacoteca Giuseppe De Nittis, Palazzo Della Marra, Barletta (BT), Italia
Musée d’Orsay, Parigi, Francia
British Museum, Londra, Inghilterra
Metropolitan Museum of Art, New York, U.S.A.
Bibliografia Essenziale:
Cristine Farese Sperken, “Giuseppe De Nittis, da Barletta a Parigi”, Schena Editore, Fasano (BR), 2002
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