SONO PIÙ DI UN CENTINAIO I GHEPARDI CHE NEI PROSSIMI DIECI ANNI SARANNO TRASFERITI DAL SUDAFRICA IN INDIA PER RIPRISTINARE IN QUESTA REGIONE LA POPOLAZIONE DEL FELINO
Migrazioni dall’Africa all’India per ricostituire la fauna indiana. È quanto accadrà nei prossimi dieci anni, in cui oltre cento ghepardi sudafricani saranno trasferiti dal Sudafrica al Paese orientale.
Con un volo lungo 9mila Km si darà seguito alla sua reintroduzione sul suolo indiano. Serviranno a ripristinare la popolazione del felino dichiarato estinto dal 1952.
Ne dà notizia Africa ExPress, precisando che l’invio di questi ghepardi sudafricani segue gli otto che sono partiti dalla Namibia per la regione asiatica lo scorso settembre.
Sono stati liberati nel Kuno National Park, nello stato di Madhya Pradesh, a sud di Nuova Delhi. Per capire l’importanza di questo ripopolamento, qui i ghepardi della Namibia sono stati messi in libertà alla presenza del premier indiano Narendra Modi.
Storicamente, questi felini vivevano in tutto il Medio Oriente, nell’India centrale e nella maggior parte dell’Africa sub-sahariana. Oggi, in Iran ce ne sono una settantina, numero insufficiente per cederne alcuni.
Il progetto
Il progetto di ripopolamento del felino maculato è coordinato dal dipartimento sudafricano per l’Ambiente (DFFE), in collaborazione con l’Istituto nazionale sudafricano per la biodiversità (SANBI). C’è anche la partecipazione di Parchi nazionali sudafricani (SANParks), Cheetah Range Expansion Project, Autorità nazionale per la conservazione delle tigri e Wildlife Institute of India.
I primi dodici ghepardi donati provengono da quattro strutture private. Tre di queste sono aziende turistiche di lusso con riserve private (&Beyond Phinda Private Game Reserve, Tswalu Kalahari Reserve e Mapesu Game Reserve). La quarta è Waterberg Biosphere, Ong che si occupa di conservazione e biodiversità.
Secondo Africa ExPress, le consegne annuali dei felini servono a reintrodurre questo animale in vari parchi nazionali. Ciò servirà a creare turismo locale e posti di lavoro per le comunità dell’area. I ghepardi della Namibia e quelli che invierà il Sudafrica sono della famiglia Acinonyx jubatus, presenti in Africa australe.
Il ghepardo africano
Il ghepardo, come molti animali delle savane africane, è una specie in via di estinzione. Secondo il WWF ne sono rimasti 6.600 esemplari. Questo felino caccia nelle savane aperte che gli permettono di individuare meglio le prede e di avvicinarsi, mimetizzandosi fino a 70 metri da queste.
Recentissimi studi fatti con strumentazioni più precise, hanno appurato che raggiunge i 93 km/h. Una grande velocità, ma una breve resistenza: se non riesce a cacciare in 300 metri deve rinunciare.
Inoltre, in questo brevissimo percorso di caccia deve riuscire a uccidere la preda e portarne via una parte prima che arrivino iene, leoni e avvoltoi.
La sua preda preferita è la gazzella di Thomson che corre a 64 km/h, ma caccia anche antilopi e ungulati più piccoli. I peggiori pericoli per la loro sopravvivenza sono il bracconaggio e la perdita del loro habitat, utilizzato sempre più per l’agricoltura umana.