lunedì, Novembre 4, 2024

Geografia degli alberi fantasma: si salvano solo poche città

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SOLO CINQUE CITTÀ METROPOLITANE SU QUATTORDICI SONO RIUSCITE AD ACCEDERE AI FONDI PREVISTI DAL PNRR PER PIANTARE 6,6 MILIONI DI ALBERI ENTRO IL 2024

Quattordici città metropolitane avrebbero dovuto accedere ai fondi del PNRR per piantare 6,6 milioni di alberi nel loro territorio entro il 2024.

Il finanziamento previsto era di 330milioni di euro. Ma pochi giorni fa è scoppiato uno scandalo in seguito alla pubblicazione della delibera 8/2023 della Corte dei Conti.

Da questa, infatti, sono emerse le “pecche” di nove città metropolitane che non sono riuscite ad essere performanti. A Milano e a Firenze mancano addirittura gli spazi per piantumarli e la situazione non è migliore nella maggior parte delle altre città.

«Lo scandalo si sarebbe potuto evitare, così si rischia di gettare nel baratro del GreenWashing tutte le attività di riforestazione», dichiarano i fondatori di Ener2Crowd.com. Questi sono impegnati sul campo con la riforestazione e in ambito finanziario con una tecnologia che porta allo scoperto i casi di ecologismo di facciata.

Le città metropolitane virtuose che pianteranno alberi

Sarebbero dovuti essere 1,65 milioni gli alberi da piantare entro il 31 dicembre 2022, ma solo cinque città metropolitane si sono mostrate efficienti.

Dalla Tabella di sintesi dei riscontri pervenuti alla Corte dei Conti da ciascun comando locale dei Carabinieri Forestali, si apprende che le città virtuose sono:

  • Bari, dove “sono stati individuati i vivaisti che dispongono del materiale forestale”,
  • Bologna, dove “le operazioni di messa a dimora sono state effettuate per complessive 1100 piante circa”,
  • Cagliari, dove “sono stati presi accordi per l’acquisto di 190mila piantine da mettere a dimora”,
  • Torino, dove “è emersa la conformità con quanto progettato, pure evidenziando l’elevato numero di piante seccate o danneggiate”,
  • Venezia, dove “si prevede la messa a dimora di postime nelle aree individuate per i rimboschimenti”.

Le nove città metropolitane escluse dal finanziamento

Nelle altre nove città la situazione non è rosea:

  • a Catanianon è stata messa a dimora alcuna essenza forestale”,
  • a Messinanon sussistono progetti in essere”,
  • a Napoli “progetti in essere: progettazione”,
  • a Reggio Calabrial’area versa in stato di abbandono con gli alberi soffocati da piante infestanti”,
  • a Palermolavori sospesi, non è stata messa a dimora alcuna essenza forestale”,
  • a Genovala previsione di utilizzo di due specie arboree con areale fitoclimatico non è compatibile con quello dell’area oggetto degli interventi”,
  • a Milanogara deserta” perché “le prescrizioni ministeriali rendono irrealizzabile il progetto ammesso a finanziamento”,
  • Firenzeesclusa dall’assegnazione dei fondi PNRR perché non è stata in grado di reperire la superficie minima da rimboschire pari a 30 ettari”,
  • per Roma Capitalela semina in vivaio non può essere assimilata alla forestazione urbana, pertanto, neanche essere oggetto di collaudo ai fini del raggiungimento degli obiettivi del PNRR”.

La confusione fatta tra alberi e semi da piantare

Il problema delle città metropolitane che sono state escluse dall’assegnazione dei fondi del PNRR risiede soprattutto in una interpretazione errata della norma. Infatti, è stata confusa la piantumazione degli alberi con quella dei semi.

«Il punto è proprio questo. Il PNRR chiede alberi, non semi. Una cosa è piantare un seme e un’altra cosa è piantumare un albero», ribadisce Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd e Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde.

Sono anni che Ener2Crowd.com contrasta il preoccupante fenomeno del Greenwashing. Ha preso, tra l’altro, una posizione molto forte durante gli ultimi Mondiali di Calcio. Il Qatar aveva promesso che il torneo si sarebbe disputato a zero emissioni di CO₂, invece ne ha generato 3,6milioni di tonnellate.

Ener2Crowd.com e gli alberi di facciata

Sugli “alberi di facciata”, Ener2Crowd.com, prima e unica piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, aveva lanciato l’allarme in occasione del primo GreenVestingForum.

Questo si è svolto a Milano lo scorso ottobre ed Ener2Crowd.com è sceso in campo sulla specifica questione dei semi. Sulla riforestazione, la piattaforma, che è anche una società benefit, investe già molto. Tuttavia, controlla e verifica che gli alberi siano effettivamente piantati, che crescano e siano in buona salute. Altrimenti ogni sforzo si vanifica.

«Proprio per questo ci siamo dotati di un comitato etico e per la riforestazione abbiamo scelto un partner di indubbia moralità quale ZeroCO₂», evidenzia Niccolò Sovico, CEO, ideatore e co-fondatore insieme con Giorgio Mottironi, Sergio Pedolazzi e Paolo Baldinelli della società benefit proprietaria della piattaforma Ener2Crowd.com.

Ener2Crowd.com, solo investimenti green e sostenibili

Ener2Crowd.com ha sviluppato una tecnologia in grado di monitorare e certificare le riduzioni di emissioni climalteranti che potrà garantire un mercato dei crediti di carbonio. Questa tecnologia è stata presentata con grande successo negli Stati Uniti, grazie ad un’iniziativa dell’Istituto per il Commercio Estero (ICE).

Ciò sotto l’indirizzo e la vigilanza del ministero delle Imprese e del Made in Italy e del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. A questo, si somma l’Indicatore di Sostenibilità dell’Investimento messo a punto da Ener2Crowd.com per capire se un investimento è davvero green e sostenibile.

L’impegno, naturalmente, è anche in ambito finanziario, perché non basta piantare alberi per salvare il pianeta. «Il portafoglio di investimento e risparmio green di Ener2Crowd è ad oggi l’unico in grado di garantire la veridicità di impatti ambientali», assicura Niccolò Sovico.

Numero verde ONA

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