lunedì, Ottobre 7, 2024

G7 per il Clima, passo avanti verso l’abbandono del carbone entro i primi anni del 2030

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IL G7 AMBIENTE, ENERGIA E CLIMA DI TORINO HA CONCLUSO I SUOI LAVORI. L’ACCORDO FINALE È STATO SIGLATO OGGI, 30 APRILE, ALLA REGGIA DI VENARIA. I MINISTRI CONCORDI SU UNA “PHASE-OUT” PER IL PROGRESSIVO ABBANDONO DEL CARBONE. TUTTAVIA NON SONO STATI ANCORA RAGGIUNTI ACCORDI SULL’ELIMINAZIONE DEL PETROLIO E DEL GAS. LA POSIZIONE DELLA PRESIDENZA ITALIANA SULLA NECESSITÀ DI MAGGIORI INVESTIMENTI NELLA PROTEZIONE DELLA NATURA È STATA CONSIDERATA POCO AMBIZIOSA

Si è concluso, oggi, 30 aprile 2024, alla Reggia di Venaria (Torino), il G7 Ambiente, Energia e Clima. Il WWF ha accolto con favore l’impegno dei ministri convenuti, nel lasciare definitivamente il carbone entro i primi anni del 2030.

Questo dimostra il forte impegno dei Paesi con maggiori emissioni nel realizzare l’obiettivo di “transition away from fossil fuels” stabilito durante la COP 28 a Dubai.

Nonostante ciò, rimangono evidenti lacune per quanto riguarda l’abbandono completo di tutti i combustibili fossili, in particolare del gas. Riguardo alla biodiversità e alla natura, c’è un positivo impegno per una rapida ed efficace implementazione del Quadro Globale per la Biodiversità (GBF) prima della COP 16 e un richiamo agli obiettivi finanziari del GBF. Per questi ultimi, pero, afferma il WWF in una nota, manca ancora un impegno chiaro e quantificato da parte dei Paesi G7.

Attuare decisioni adottate alla COP28 di Dubai

Le conclusioni del G7 Ambiente, Energia e Clima possono spingere il processo multilaterale sul clima a intraprendere con determinazione il percorso verso la riduzione graduale dei combustibili fossili. È essenziale concentrarsi sull’attuazione delle decisioni adottate durante la COP28 di Dubai, specialmente aumentando di tre volte le fonti rinnovabili e raddoppiando l’efficienza energetica entro il 2030.

«I numerosi e pertinenti richiami a contenere il riscaldamento globale entro 1,5°C devono tradursi in impegni concreti e operativi, con tappe e scadenze precise – afferma Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia -. Alcuni segnali rilevanti, come l’uscita dal carbone intorno al 2035, sono positivi. Tuttavia, c’è ancora troppo gas nei piani dei Paesi G7, ed è necessario lavorare per uscire davvero e quanto prima da una dipendenza insostenibile che contribuisce pesantemente alla crisi climatica».

Impegno italiano al G7 poco ambizioso

L’impegno del G7 e in particolare della presidenza italiana, sui target finanziari per il clima e sul Quadro Globale per la Biodiversità, rimane ancora poco ambizioso. Se si desidera costruire effettivamente una partnership paritaria con il Continente Africano e il Sud Globale, sono necessari maggiori finanziamenti destinati a queste macro-regioni economiche, con l’obiettivo, non troppo lontano, di abbandonare i combustibili fossili e intraprendere azioni incisive per l’adattamento, oltre al sostegno finanziario per l’attuazione degli impegni globali in materia di biodiversità.

Fondamentale una leadership robusta

Il WWF sostiene che per raggiungere questo obiettivo sia fondamentale avere una leadership robusta. Si auspica che a giugno i leader che converranno in Puglia per il prossimo G7 compiano ulteriori e significativi progressi, considerando l’aggravarsi della crisi climatica e della perdita di biodiversità, specialmente per quanto riguarda gli impegni finanziari che scadono nel 2025 e dopo.

«Riguardo al dibattito pubblico italiano – continua Midulla – auspichiamo che si smetta di dare credito a chi propone tecnologie futuristiche o inattuabili e costose: le fonti rinnovabili, con i relativi sistemi di accumulo e di gestione della domanda, rappresentano la soluzione meno impattante per il clima e la biodiversità, e anche la più conveniente dal punto di vista economico».

Elaborare un Piano d’Azione

Quindi, per quanto concerne la tutela della biodiversità, il WWF si aspetta che l’impegno nell’attuare il Quadro Globale per la Biodiversità si traduca concretamente mediante l’elaborazione di un Piano d’Azione e l’allocazione di risorse adeguate, al momento insufficienti.

Inoltre, per quanto riguarda la tutela della biodiversità, ci aspettiamo che l’impegno nell’attuare il Quadro Globale per la Biodiversità venga concretizzato attraverso un Piano d’Azione e risorse adeguate, attualmente insufficienti.

Numero verde ONA

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