venerdì, Giugno 2, 2023

Calcio, perché l’avversario è anche l’inquinamento atmosferico

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A sottolineare la gravità degli inquinanti atmosferici è Greenpeace France, che ha effettuato misurazioni nelle tre maggiori città della Francia: Parigi, Lione e Marsiglia, in particolare vicino a campi sportivi. «Abbiamo rilevato livelli di concentrazione di biossido di azoto (un inquinante molto tossico) quasi costantemente superiore all’attuale standard europeo annuale (40 μg / m3)», spiega l’associazione ambientalista. «Respirare aria pulita è un diritto: dobbiamo essere in grado di correre, giocare e muoverci liberamente nelle nostre grandi città, senza doversi preoccupare dell’impatto dell’inquinamento sulla nostra salute».

L’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute

Ti è mai capitato nel corso dello stesso giorno di tossire, avere prurito agli occhi e sentire la gola irritata? Se è così, hai avuto una panoramica degli impatti dell’inquinamento atmosferico sulla nostra salute.

Correre deve rimanere un piacere, non un pericolo

Nei luoghi in cui si praticano sport, dovrebbe essere il contrario; l’inquinamento atmosferico dovrebbe essere il più basso possibile: «quando pratichiamo un’attività fisica, rischiamo di inalare da 4 a 10 volte più inquinanti atmosferici che a riposo. Questo è particolarmente problematico nelle nostre grandi città, che sono molto esposte all’inquinamento atmosferico».
Tuttavia, non si può rinunciare allo sport in città! Lo sport è fonte di piacere per molti e i suoi benefici per la nostra salute sono indiscutibili. «È contro le cause strutturali dell’inquinamento atmosferico che dobbiamo combattere».

Per Greenpeace France, agire sul traffico stradale è una priorità: nel Paese d’oltralpe, è responsabile di oltre il 50% delle emissioni di ossido di azoto. «Per far fronte a questa emergenza sanitaria – contestano gli ambientalisti – dobbiamo rivedere i nostri modelli di trasporto e trovare soluzioni per consentire a quante più persone di muoversi senza inquinare».

Gli impatti dell’inquinamento atmosferico sulla nostra salute sono sempre più noti e riconosciuti: l’Agenzia europea dell’ambiente ha stimato che nel 2013 in Francia ci sono stati più di 8mila decessi prematuri, attribuibili a esposizione al biossido di azoto e oltre 45mila morti premature per esposizione a polveri sottili (PM10 n.d.r.).

 

 

 

L’inquinamento atmosferico è più reale di quanto crediate

«Urgente! Chiediamo ai rappresentanti eletti delle nostre grandi città di proteggerci dall’inquinamento atmosferico».
Greenpeace France chiede con forza ai leader politici e ai sindaci delle metropoli e degli agglomerati urbani, che ne hanno il potere e il dovere, di rendere le città più respirabili, liberandole gradualmente ma rapidamente dalle auto a motore diesel prima, poi quelle alimentate a benzina. E devono promuovere alternative come il trasporto pubblico e l’uso della bicicletta.

Contro l’inquinamento atmosferico, Greenpeace France ha lanciato, quindi, la petizione “Pollution de l’aire: le match du siecle”, la partita del secolo, per chiedere «ai leader delle principali città di Francia di agire contro l’inquinamento atmosferico! Non facciamoci affumicare: mobilitiamoci per goderci le nostre città senza metterci in pericolo! Insieme, mettiamo l’inquinamento atmosferico in fuorigioco».

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