SI CHIAMA “SCOPRI E FOTOGRAFA I GEOSITI DELLE REGIONI ITALIANE” IL CONCORSO FOTOGRAFICO INDETTO DA ISPRA E SOCIETÀ ITALIANA DI GEOLOGIA AMBIENTALE. IL RICERCATORE E DIVULGATORE SCIENTIFICO MARIO TOZZI HA INVITATO GLI STUDENTI A PARTECIPARE AL FOTOCONTEST CON UNO SPOT
«L’Italia è un Paese di rara bellezza paesaggistica, con un grande patrimonio artistico e culturale e i suoi abitanti sono abituati alla bellezza che questo territorio offre loro da Nord a Sud, senza tralasciare le bellissime isole». Lo afferma Maria Siclari, direttrice generale dell’ISPRA.
Di solito, durante i nostri viaggi, restiamo anche incantati davanti alle bellezze naturali che si presentano davanti ai nostri occhi.
Il mare trasparente della Sardegna, le dolci verdi colline della Toscana, le cime – uniche al mondo – delle Dolomiti.
Come pure apprezziamo i paesaggi urbani, gli insediamenti umani passati e presenti, gli animali nel loro habitat, la biodiversità.
«Ma raramente ci interessiamo a quella che è la base su cui si sono impostate tutte le altre: la componente geologica», continua Siclari.
«Eppure la grande varietà di paesaggi italiani, la loro unicità, sono strettamente legate alla geodiversità della nostra Penisola cioè alla varietà di tipi di rocce, minerali e fossili, alle forme e ai fenomeni che l’hanno modellata».
Pertanto, il concorso fotografico “Scopri e fotografa i geositi delle regioni italiane” è stato ideato proprio per avvicinare i ragazzi delle scuole superiori alla conoscenza geologica dell’Italia.
Per raggiungere lo scopo, il ruolo dei professori di scienze sarà importantissimo. Infatti, sarà loro il compito insegnare ai ragazzi come osservare il paesaggio da un’ottica diversa.
Spostando lo sguardo “su cosa c’è sotto: sotto gli alberi, sotto le zampe di innumerevoli specie animali, sotto le nostre città, sotto i nostri piedi”, come è scritto nella nota.
L’importanza della geodiversità e dei geositi
Le fotografie devono ritrarre luoghi, paesaggi, siti, del territorio italiano, dove le forme rappresentate sono determinate dalla varietà di tipi di rocce, minerali e fossili, dalle forme e dai fenomeni che le hanno modellate, cioè alla geodiversità.
I luoghi che hanno, in particolare, la peculiarità di saper raccontare con la propria geodiversità la storia dell’evoluzione geologica della Terra si chiamano geositi.
«Dei paesaggi naturalistici, siano essi scorci di biodiversità o geodiversità, siano essi contesti naturali dove si registra una testimonianza storica della presenza umana, la foto può trasferire in pieno il senso di una bellezza da conoscere, tanto da coinvolgere la percezione comune verso la consapevolezza della tutela di quei luoghi, di questi ambienti».
Lo afferma Antonello Fiore, presidente nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA).
«Questo percorso si ritrova nell’esperienza di William Henry Jackson, che nel 1870 fu incaricato dall’U.S. Geological and Geographical Survey of the Territories di fotografare il West dell’America e con i suoi scatti convinse il Congresso americano a istituire il primo parco nazionale americano: il Parco di Yellowstone».
Il regolamento del concorso fotografico è online sul sito di SIGEA.
Gli studenti potranno prendere spunto dai geositi e dalle emergenze geologiche censite dall’Inventario Nazionale dei Geositi curato dall’Istituto Superiore per la Protezione e al Ricerca Ambientale e pubblicato sul sito web dell’ISPRA.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2022. Ogni partecipante potrà presentare un numero massimo di 3 foto.
La premiazione avverrà a Roma il 6 Ottobre 2022 in occasione della Giornata Internazionale della Geodiversità, avvenimento statuito dalla Conferenza Generale dell’UNESCO.