IL CAFFÈ È UNA DELLE BEVANDE PIÙ, AMATE AL MONDO, MA CIÒ CHE SPESSO DIMENTICHIAMO È CHE IL SUO CONSUMO GENERA UNA GRANDE QUANTITÀ DI RIFIUTO: IL FONDO. MENTRE LA CAFFEOMANZIA LI HA UTILIZZATI PER SCOPI DIVINATORI, UN TEAM DELL’UNIVERSITÀ FEDERALE DI PARANÀ (UTFPR) IN BRASILE, HA SCOPERTO CHE LA COSIDDETTA POSA DI CAFFÈ È IN GRADO DI ASSORBIRE L’ERBICIDA BENTAZONE. FRA MAGIA E SCIENZA, VEDIAMO COME QUESTA INNOVATIVA TECNOLOGIA POTREBBE TRASFORMARE I RIFIUTI IN UNA RISORSA PREZIOSA PER LA SALUTE DELL’AMBIENTE E DELLA FAUNA
Na tazzulella ‘e cafè e i fondi magici
Fondi ‘e cafè. Nel 1977 Pino Daniele scriveva il pezzo cult “Na tazzulella ‘e cafè”, un omaggio all’otium, al piacere fine a sé stesso che questa bevanda regala. Ma il caffè non è solo un’esperienza sensoriale. Nell’antica pratica araba della “caffeomanzia”, la lettura dei fondi rappresentava una porta verso un mondo magico e misterioso, in grado di rivelare i segreti nascosti nel destino.
Le donne non sposate, seguendo un rituale arcaico, facevano bollire tre cucchiaini di caffè e recitavano preghiere millenarie. Leggendo il sedimento che si depositava sulle pareti della pentola, identificavano quindi le iniziali del nome del futuro sposo.
Un sigillo di fratellanza
Ma il caffè non è solo un mezzo di divinazione; è anche un sigillo di fratellanza e amicizia. Nel cuore delle Alpi, l’antico rito del caffè alla valdostana rivela un legame profondo tra culture lontane. Condividere una “grolla”, una coppa dell’amicizia, riempita di caffè lungo, grappa e limone, diventa un’esperienza sacra. Suggella un patto di amicizia che nessun legame potrà spezzare.
E che dire della generosità napoletana, racchiusa in una semplice tazza di “caffè sospeso”? Questo gesto gentile, nato nelle strade partenopee, trasforma il semplice atto di bere caffè in un’opera di benevolenza. Pagare due caffè ma berne uno solo, lasciando l’altro “sospeso” per chi vorrà beneficiarne, è un inno alla solidarietà.
Ma mentre il caffè continua a tessere il suo incantesimo nei cuori e nelle menti delle persone, la scienza guarda al di là del velo del mistero, per trovare nuovi modi di utilizzare i fondi.
Anche la scienza scopre le proprietà “magiche” dei fondi
Uno studio pubblicato sul Journal of Chemical Technology and Biotechnology, ha scoperto che riutilizzare i fondi di caffè potrebbe avere un duplice effetto positivo: per la salute umana e per l’ambiente. Nello specifico, pare che i residui riescano ad assorbire il bentazone da acque contaminate.
Paliamo di un erbicida comunemente usato in agricoltura che, se inalato, ingerito o assorbito attraverso la pelle, può provocare danni alla salute dell’uomo.
Test di decontaminazione
La ricerca ha dimostrato che alcune delle reazioni chimiche che si verificano nei fondi di caffè possono essere utilizzate per decontaminare l’acqua inquinata.
Per farlo, gli scienziati hanno eseguito una serie di test utilizzando il bentazone disciolto in un liquido trattato con i fondi di caffè.
Ciò che hanno osservato è stato stupefacente.
Il liquido, non solo ha ridotto in modo significativo la tossicità dell’erbicida, ma ha anche ripristinato la salute dei tessuti delle radici della cipolla, chiamati meristemi, che sono fondamentali per lo sviluppo delle piante.
«Prima dell’assorbimento, l’effluente (corso d’acqua n.d.r) causava una significativa citogenotossicità (capacità di alcuni agenti chimici di danneggiare l’informazione genetica all’interno di una cellula n.d.r) ai meristemi, cioè i tessuti vegetali delle radici della cipolla», spiegano i ricercatori nel loro articolo. «Dopo l’assorbimento, l’effluente generato non causava più tossicità al sistema di prova e i risultati ottenuti erano simili al controllo con acqua distillata».
Questa scoperta è di particolare importanza, considerando che l’Environmental Protection Agency (EPA) negli Stati Uniti ha segnalato livelli potenzialmente dannosi di bentazone nelle acque sotterranee e nell’acqua potabile.
Necessità di ulteriori studi
«Ciò rende questo studio di grande rilevanza nel contesto industriale e ambientale. Sono molti i problemi di salute e ambientali derivati dall’uso incontrollato di questi materiali», aggiungono i ricercatori.
Questo approccio innovativo non solo offre una soluzione per riutilizzare i residui del caffè, ma potrebbe anche svolgere un ruolo importante nel migliorare la comprensione dei processi di assorbimento dei contaminanti.
Ma c’è di più…
Le potenziali applicazioni della posa di caffè nel settore alimentare e nella protezione della salute umana sono tantissime. Dalla possibilità di migliorare il valore nutrizionale degli alimenti all’esplorazione di potenziali benefici per contrastare la demenza, gli scienziati stanno indagando un ampio spettro di opportunità offerte da questa risorsa inaspettata.
Inoltre, data l’urgenza della situazione ambientale attuale, con la contaminazione delle acque sotterranee e superficiali che rappresenta uno dei problemi più pressanti, l’uso innovativo dei fondi di caffè potrebbe fornire un’arma preziosa nella lotta per preservare le risorse idriche del nostro pianeta. Ovviamente, anche se questi risultati preliminari sono promettenti, c’è ancora molto lavoro da fare. I ricercatori intendono perfezionare i processi di trattamento e valutare la loro efficacia in situazioni reali.
La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Chemical Technology and Biotechnology