UN NATALE GREEN E AMICO DEL PIANETA È POSSIBILE: BASTANO PICCOLI ACCORGIMENTI. DAI REGALI ALLE LUMINARIE, DALL’ALBERO AL CENONE, L’IMPORTANTE È ALLEGGERIRE IL NOSTRO IMPATTO SULL’AMBIENTE. ECCO ALCUNI CONSIGLI DEL WWF SULL’ALBERO DA SCEGLIERE, SULLE DECORAZIONI E SULLE LUCI
Dicembre è arrivato e il clima natalizio inizia a farsi sentire. C’è chi ha già fatto l’albero, chi sta pensando al cenone della vigilia o fa programmi per la notte di Capodanno.
In tanti stiamo già scegliendo i regali. Una cosa è certa, diventeremo dei super-consumatori rispetto agli altri giorni dell’anno. I rifiuti, infatti, durante questo periodo aumentano in media del 30%.
Bottiglie, confezioni, carta da regalo, nastri, fiocchi saranno probabilmente gettati via il giorno di Natale. Anche lo spreco di cibo, i viaggi, l’energia per illuminare tutto a festa rischiano di contribuire ad alzare drammaticamente l’impronta ambientale del Natale.
Ma ognuno di noi può scegliere uno stile di vita più sostenibile durante le Feste. Basta seguire gli eco-consigli del WWF.
Albero di Natale sì, ma sostenibile
La scelta migliore è l’albero sintetico. Acquistare alberi finti dai mercatini dell’usato può essere una opzione a basso impatto. Se invece non si ama l’usato, allora è meglio preferire un albero vero, acquistandolo da un vivaio. Da preferire sono gli alberi coltivati localmente e venduti con radici nude o con zolla, che assicurano alla pianta una durata prolungata.
Le specie più indicate sono l’abete rosso, l’abete bianco, il ginepro, il corbezzolo, l’alloro, il pungitopo, il melograno o un agrume. Per farlo durare più a lungo, bisogna fare attenzione a tenere l’albero lontano da fonti di calore e innaffiarlo regolarmente.
E quando le Feste finiscono cosa fare? Se si dispone di uno spazio esterno, si può tenerlo ancora in un vaso molto grande. In questo modo, ci si assicura un bell’albero “a km 0” per i prossimi anni.
Ecco alcuni consigli se la scelta dell’albero di Natale è ricaduta sull’abete
Se è stato scelto l’abete, bisogna tener presente che è un albero che cresce molto e mal sopporta il caldo e la siccità. Con grande difficoltà, dunque, si adatterà a un giardino o a un terrazzo in città. È consigliabile riportarlo presso il vivaio dove è stato acquistato, oppure presso le associazioni cittadine che si occuperanno di ripiantarlo in zone idonee.
L’albero non va assolutamente piantato autonomamente in natura perché rischia di arrecare un grave danno al patrimonio genetico dei boschi. Se l’albero non sopravvive alle Feste, deve essere portato all’isola ecologica, dove potrà essere trasformato in compost.
Riciclare le decorazioni per produrre meno rifiuti
Le decorazioni natalizie possono diventare un tripudio di plastica glitterata che di solito finisce in discarica dopo qualche tempo. Invece di acquistarle di frequente, è consigliabile uno scambio di decorazioni natalizie con gli amici.
Sarà un momento divertente e gratificante per riutilizzare ciò che si ha già. Si può anche dare un’occhiata in un negozio vintage per pezzi unici e intramontabili oppure riunire amici e familiari per creare insieme decorazioni natalizie fai-da-te.
Per esempio, si possono realizzare ghirlande colorate ritagliando vecchie carte e cartoncini da legare poi con lo spago. Oppure, facendo una passeggiata nei giardini o nei boschi, si possono cogliere da terra rametti, foglie colorate, ghiande e fiori secchi.
Utilizzati insieme a bucce essiccate della frutta (ad esempio arance e mele), si possono realizzare decorazioni per la casa e per l’albero. Tutte queste decorazioni naturali, se conservate bene, possono durare anche anni.
Illuminare meno per risparmiare
Data la difficile situazione politico-sociale e ambientale, c’è chi teme che quest’anno il Natale possa essere più buio. Meno illuminazioni, dunque, dentro e fuori le mura domestiche a causa dei rincari. Esiste, però, un modo per illuminare l’albero, la casa, il giardino o il terrazzo in maniera più sostenibile. Per gli esterni, si possono scegliere le luci dotate di un pannello fotovoltaico: 4-6 ore di sole sono sufficienti per avere 8-12 di luce.
Albero e presepe si possono illuminare solo di sera e con luci a led. Inoltre, è bene dire addio alle batterie tradizionali. Quelle ricaricabili durano in genere da 2 a 5 anni e possono essere ricaricate centinaia di volte. Questi piccoli accorgimenti faranno ridurre il consumo di energia senza rinunciare all’atmosfera natalizia.