CONCLUSA L’EDIZIONE 2022 DI FESTAMBIENTE. L’EDIZIONE DI QUEST’ANNO SI È TINTA DEI COLORI DELLA PACE A PARTIRE DALLO SLOGAN #LAPACEÈRINNOVABILE
Festambiente, manifestazione nazionale di Legambiente, ha salutato anche la 34ª edizione. La kermesse ambientalista che ha coinvolto grandi e piccini ha ravvivato dal 3 al 7 agosto l’agorà di Rispescia (Gr), in località Enaoli, a pochi passi dal Parco della Maremma.
Un’agorà sostenibile che quest’anno ha avuto al centro la politica nazionale con la presenza di ministri, parlamentari, sindaci, presidenti di parchi, imprese, giornalisti e rappresenti dell’associazionismo.
Ma, soprattutto, la lotta alla crisi climatica e le sfide green per il prossimo governo e parlamento.
Parole chiave di questa edizione: innovazione rinnovabile, sostenibilità ambientale e comunità energetiche.
«Festambiente da oltre tre decenni rappresenta un punto di riferimento per l’ambientalismo e per le sfide che ci attendono – ha detto Angelo Gentili, coordinatore di Festambiente e segreteria nazionale di Legambiente -. Trentaquattro anni di condivisione e di confronto per contribuire a costruire insieme una cultura ambientalista capace di radicarsi nelle persone che ogni sera, anno dopo anno, abbiamo incrociato».
I temi centrali di Festambiente 2022
Fonti rinnovabili, comunità energetiche, innovazione produttiva, mobilità sostenibile, economia circolare, agroecologia, lotta all’illegalità, aree protette e biodiversità, finanza sostenibile, i temi dell’edizione appena conclusa.
«La siccità nel nord Italia, lo scioglimento dei ghiacciai alpini, gli eventi estremi come ondate di calore, alluvioni e uragani mediterranei, l’emergenza incendi – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – impongono cambiamenti strutturali, politiche innovative e investimenti in tecnologie pulite. Ad oggi l’Italia è in pesante ritardo sullo sviluppo delle energie rinnovabili e nella lotta alla crisi climatica: il taglio dei sussidi alle fonti fossili, il Piano nazionale integrato energia e clima, quello sull’adattamento climatico sono rimasti in qualche cassetto del ministero della Transizione ecologica. È ora di cambiare registro sulla transizione ecologica del Paese per liberarci una volta per tutte dalla dipendenza energetica dai Paesi esteri e contrastare l’emergenza clima».
Il format della manifestazione
Anche questa edizione ha mantenuto la stessa formula delle due precedenti. Quindi, in evidenza incontri e riflessione collettiva. Spazio anche a iniziative alla scoperta del territorio, alle attività per i più piccoli, al cinema, ai reading, al teatro, alla musica e al buon cibo.
Ormai cittadino onorario di Festambiente Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera.
Tra gli argomenti approfonditi anche il racconto delle buone pratiche della Maremma.
Come la ciclopista tirrenica, il biodistretto della Maremma, le aree protette e molte altre occasioni di valorizzazione del territorio.
Anche da iniziative come queste si potranno trarre importanti spunti per raccogliere le sfide del prossimo futuro. «In particolare per quanto riguarda le aree protette e la tutela degli ecosistemi», ha dichiarato, appunto, Simone Rusci, presidente Ente Parco Regionale della Maremma.
In cartellone appuntamenti con la musica e con i “Peccati di gola”. Artisti locali, infatti, hanno allietato le serate conviviali sotto il cielo della Maremma.
Festambiente è ormai un punto di riferimento a Grosseto, e si conferma un esempio anche per tutta Italia. «Anche feste come questa servono a coniugare divertimento e consapevolezza ambientale», ha affermato il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
Legambiente da sempre considera strategica la collaborazione con le amministrazioni locali, perché sentinelle e apripista di politiche sempre più green. E il Comune di Grosseto ha dimostrato in queste edizioni quanto sia importante fare squadra per preservare e valorizzare il territorio.
PHOTOGALLERY