IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA VITTORIO SGARBI VUOLE CHIEDE ALLE SOVRINTENDENZE DI PORRE PIÙ VINCOLI POSSIBILI ALL’IMPIANTO DI PARCHI EOLICI. PREOCCUPATE LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA FEDERLOGISTICA-CONFTRASPORTO E ANEV
L’Associazione Nazionale Energia del Vento e la Federazione italiana delle Imprese di Logistica protestano contro quanto affermato dal sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi a proposito delle pale eoliche.
Sgarbi diffonde notizie false, replica l’ANEV
Sgarbi, nel corso di una diretta TV ha espresso una forte disapprovazione nei confronti dell’eolico.
E «di aver veicolato notizie false, parlando di mafia e pale ferme», è scritto nella nota dell’ANEV. La quale replica a Sgarbi «che le aziende del settore eolico sono tra le più attente ad evitare ogni rischio di infiltrazione, avendo tra l’altro sottoscritto il Protocollo di legalità con Confindustria Energia e Ministero dell’Interno».
Federlogistica: le dichiarazioni del sottosegretario generano preoccupazione
E replica il presidente di Federlogistica, Luigi Merlo, secondo cui «non possono non generare grande preoccupazione le recenti dichiarazioni del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi».
Infatti, gli armatori italiani puntano sull’energia del vento prodotta in mare, perché è «una delle poche soluzioni per alimentare in modo pulito l’elettrificazione delle banchine portuali».
Gli operatori del settore del trasporto marittimo sostengono che l’energia prodotta da parchi eolici offshore «potrebbe rappresentare una delle poche soluzioni per alimentare con energia pulita l’elettrificazione delle banchine portuali di cui si parla spesso a sproposito da mesi», ha sottolineato Merlo.
Secondo cui la questione rientra nel tema della la transizione ecologica e dell’efficienza energetica dei trasporti marittimi.
Questo, consentirebbe, come già avviene a Taranto, dove è nato il primo impianto eolico marino in Italia e nel Mediterraneo, di fornire energia elettrica alle navi ormeggiate. Evitando, così, di inquinare l’aria utilizzando i generatori di bordo, a gasolio.
Inquinamento atmosferico che, come denunciato da numerosi comitati delle maggiori città portuali, Genova, Napoli e La Spezia, ha causato gravissime ripercussioni sanitarie.
Dal PNRR mille e duecento milioni attrezzare banchine e adattare le navi
Il presidente di Federlogistica ha evidenziato che il Pnrr ha stanziato 700milioni € per avviare il cold ironing, cioè il processo che permette lo spegnimento dei motori delle navi ormeggiate in porto, attrezzando le banchine.
Inoltre, il governo ha finanziato altri 500milioni per adattare i traghetti, per esempio. Il bando è aperto, fa sapere Merlo e le adesioni sono già notevoli.
Salvini e Musumeci forniscano precise garanzie circa la loro titolarità sulla gestione delle politiche del mare
Pertanto, il responsabile di Federlogistica denuncia «il rischio di un ruolo invasivo del ministero dei Beni culturali sulla pianificazione e gestione dello spazio marittimo del Paese, che sta trovando conferma anche con il nuovo governo e una radicalizzazione che penalizza in modo devastante la blue economy».
Augurandosi che «il ministro Sangiuliano non condivida le posizioni estreme del suo sottosegretario. Auspichiamo in ogni caso – conclude Luigi Merlo -, che i ministri Salvini e Musumeci forniscano subito precise garanzie circa la loro titolarità a dettare e gestire le politiche del mare, senza delegarle in bianco al ministero dei Beni culturali».