UOVA IN RITARDO PER I FENICOTTERI ROSA: NEL PARCO NATURA VIVA DI BUSSOLENGO (VR), A CAUSA DELLA SCARSITÀ DI PIOGGE, A PASQUA SONO STATE DEPOSTE MENO DELLA METÀ DELLE UOVA DELLO SCORSO ANNO
La siccità, tra i vari problemi che crea, influisce anche sulla deposizione delle uova di alcune specie di uccelli. Quest’anno, si è registrato un ritardo di un mese per le uova dei fenicotteri rosa.
Circa venti sono quelle deposte al Parco Natura Viva di Bussolengo (VR), meno della metà delle cinquantatré salutate negli stessi giorni dello scorso anno. A queste si aggiungeva la schiusa dei primi due pulcini.
L’ultima stagione invernale, al termine della quale questa specie depone, è stata avara di piogge. Non ha, dunque, reso il terreno morbido, adatto alla costruzione dei tipici nidi di fango.
Sono circa quaranta le possibili coppie della colonia formata da più di duecento esemplari. È l’unica a raggiungere in Italia il successo riproduttivo testimoniato dalla ricerca pubblicata su Journal of Applied Welfare Science in collaborazione con l’Università di Padova.
Meno coppie di fenicotteri rosa nel Parco Natura Viva di Bussolengo
Una situazione anomala è quella che si sta vivendo in questo periodo al Parco Natura Viva. Sono di meno le coppie di fenicotteri che, rispetto agli anni precedenti, si danno il cambio nella cova. La mancanza di piogge in natura mette a rischio una specie mediterranea che proprio negli ultimi anni è tornata a popolare le nostre coste.
Ma anche l’intero ecosistema semi-acquatico legato alla sua presenza. I fenicotteri si cibano di invertebrati acquatici, crostacei e alghe. Per farlo, usano le zampe per smuovere il fondo e far risalire tutto ciò di cui possono alimentarsi.
Questo consente l’ossigenazione e mescola il materiale organico, contribuendo all’equilibrio di tutte le zone umide che popolano. Sono nicchie ecologiche che soffrono l’inquinamento e la conversione agricola. Aggiungere anche la minaccia del cambiamento climatico, significherebbe prevedere un futuro veramente incerto per questa specie.
Siccità e ritardi
La scarsità delle piogge ha causato uno sfasamento nei tempi di deposizione delle uova dei fenicotteri rosa. «Il ritardo è di oltre un mese – spiega Caterina Spiezio, responsabile ricerca e conservazione del Parco Natura Viva di Bussolengo – ma ci aspettiamo comunque che tutte le possibili coppie depongano il proprio uovo, le cui prime schiuse sono ormai attese per la fine di aprile».
«In assenza di piogge, i fenicotteri non hanno potuto reperire il fango necessario ad innalzare nidi che possono raggiungere anche i 30 centimetri. Le prime coppie hanno deposto alla fine di marzo sugli avvallamenti dei nidi degli anni precedenti e non appena scende qualche goccia, iniziano ad innalzarli aiutandosi con il becco o a costruirli ex novo», conclude Spiezio.
La raccolta fondi di Fondazione ARCA
Continente che vai, fenicottero che trovi. ARCA, la Fondazione di Parco Natura Viva, sostiene il monitoraggio della più vasta colonia di fenicotteri cileni dal Perù all’Argentina.
È proprio la raccolta illegale di uova e la perdita di habitat a sancire il declino di questa specie. Che è stata classificata classificata dalla IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) come quasi a rischio di estinzione.
Per il fenicottero cileno, sono state avviate alcune iniziative di raccolta fondi, in collaborazione con Bioparc Conservation, la fondazione di Bioparc Doué La Fontaine. Questa sostiene l’associazione TuTierra, un’organizzazione locale peruviana dedita alla salvaguardia e al monitoraggio della biodiversità.