giovedì, Marzo 20, 2025

Fair Play Day: una giornata dedicata ai principi della sana convivenza

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Venerdì 25 Ottobre, presso il Salone d’Onore del CONI, al Foro Italico, si è tenuta la seconda edizione del “Fair Play Day: una giornata dedicata ai principi della sana convivenza”.

CONI e ONA insieme nella ricerca sul mesothelioma.

A patrocinare l’evento, il Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP), presieduto da Ruggero Alcanterini, l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), presieduto dall’avvocato Ezio Bonanni ed il CONI, rappresentato dalla vicepresidente, la campionessa olimpica Alessandra Sensini.

E’ stato dichiarato: «A proposito di fair play, io sono un cavallo di ritorno nel nostro Paese, sono ancora part-time negli Stati Uniti e sono stato molti anni in Inghilterra. In questi anni ho imparato il Fair Play formale. Ora, nel mio paese, vorrei “praticare” il fair play reale. Il ritorno in Italia sostanzialmente è finalizzato ad avere dei risultati da parte dei pazienti sulla ricerca che stiamo portando avanti. Questo è il nostro compito quotidiano».

«E rispetto all’amianto qualcosa si è fatto. Sono molto contento di aver trovato persone competenti nel nostro Paese. Attraverso delle ricerche con l’Università di Siena, ad esempio, stiamo generando dati che cambieranno il futuro dei pazienti con questa malattia – ha sottolineato – in particolare da una parte la scoperta di geni e proteine coinvolte selettivamente nel metabolismo e nei meccanismi di proliferazione di queste cellule tumorali e dall’altra l’identificazione di molecole che ne possono modulare l’attività hanno posto le basi per una rivoluzione nella terapia del mesothelioma».

E’ stato chiesto ai massimi esperti mondiali sul mesothelioma pleurico maligno, un parere circa il proliferare delle nuove terapie per la cura di questa rara e devastante forma di cancro, provocata sostanzialmente dall’esposizione all’amianto.

«Purtroppo è stata già ampiamente dimostrata la totale inefficacia della Trabectedina sul mesothelioma. La Trabectedina è una molecola sintetizzata ormai da alcuni anni che ha dimostrato qualche efficacia nei tumori ovarici e nei sarcomi. Due anni fa, grazie alla Fondazione Buzzi, pensammo che fosse utile, in attesa di protocolli con più solida sperimentazione di laboratorio alle spalle, aprire un protocollo con questo farmaco».

Fair Play Day, salone d’onore del CONI al Foro Italico, gli ospiti della manifestazione

«A causa di lungaggini burocratiche si è arrivati fino ad oggi senza aver cominciato la sperimentazione che, però, è oggi purtroppo superata da altri farmaci con ottimi risultati preliminari già dimostrati o con forti dati sperimentali nel frattempo ottenuti. Rispetto a Nintedanib, il suo utilizzo, peraltro da solo, denota ancora una volta la scarsa conoscenza del mesothelioma da parte di taluni e la fretta che le case farmaceutiche hanno di provare dei farmaci nella speranza che funzionino pur di guadagnare mercato».

«I dati scientifici negli studi più avanzati e altri dati già pubblicati ci dicono, invece, che l’inibizione della famiglia di recettori indotta da questa molecola non svolge alcun ruolo nello sviluppo e progressione del mesothelioma. Il Nintedanib, ha dimostrato qualche efficacia nel tumore del polmone (tumore completamente diverso), non è mai stato testato in alcun modo sul mesothelioma neppure in vitro».

Si continuerà dunque ad una combinazione di chemioterapia, chirurgia e radioterapia?

«Alla luce delle ultime linee guida presentate, non esistono terapie alternative alla chemioterapia, mentre la radioterapia è stata tolta come indicazione per la cura del mesothelioma».

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