“L’EUROPA CONDANNI FERMAMENTE L’INVIO DELLE ARMI ALL’URANIO IMPOVERITO IN UCRAINA PAVENTATO DAL GOVERNO INGLESE”. COSÌ IL PRESIDENTE DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO, EZIO BONANNI, ALLA PONTIFICIA UNIVERSITÀ URBANIANA NEL CORSO DEL CONVEGNO “GOVERNARE LA COMPLESSITÀ”. L’EVENTO È STATO ORGANIZZATO DA MASSIMO LUCIDI, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE E-NOVATION
Dal palco dei relatori l’avv. Bonanni ha ribadito che «conosciamo già i danni alla salute che – l’UI – ha provocato nei soldati italiani e stranieri impiegati nelle missioni di pace o di guerra e sulle popolazioni residenti nei luoghi dove sono state utilizzate». «Con la contaminazione irrimediabile del suolo e delle acque – ha sottolineato il presidente ONA – si condannerà la popolazione, ma anche tutte le persone che si recheranno in Ucraina per gli aiuti umanitari, o per la ricostruzione del Paese, a danni peggiori di quanti possa farne il conflitto. Preservare la salute umana e l’ambiente è importante anche durante i conflitti. Ci affidiamo all’intermediazione di Papa Francesco che sta lavorando per la pace».
Ha organizzato l’incontro Massimo Lucidi, presidente della Fondazione E-Novation. Nel corso del suo intervento, poi, Bonanni si è concentrato sulla sicurezza sul lavoro e sulle malattie professionali. Prime tra tutte quelle legate all’amianto, che rappresentano una percentuale ancora purtroppo molto alta.
Centinaia di professionisti e imprenditori si sono accreditati per l’annuale evento di formazione ma pure di networking sui temi centrali della sostenibilità ambientale economica e sociale, con oltre 60 interventi in programma.
Investire sulla sicurezza per il lavoro del futuro
«”Organizzare la Speranza’”, costruire il Futuro delle imprese italiane nel segno dell’eccellenza, della sostenibilità e della responsabilità in nome di un’economia nuova, inclusiva, digitale – si legge nel comunicato della Fondazione e-Novation -. Come si fa al tempo della Guerra imprevedibile e dei cambiamenti tecnologici repentini con cruscotti aziendali inadeguati e mentalità non aggiornate? Ripartendo dalla persona, dai Valori, promuovendo la Cultura della Vita, riallineando cuore e cervello, azione e passione, visione strategica e impegno quotidiano. Noi ci proviamo, tornando a stare insieme e imparando ad ascoltare».
I relatori hanno incentrato la discussione sul lavoro del futuro. Di questo, è stato detto, non devono poter far parte le malattie contratte sui luoghi di lavoro. Siano questi teatri di guerra contaminati dall’uranio depleto dove sono stati inviati i nostri soldati oppure luoghi, come anche ospedali e scuole, non bonificati dall’amianto. Dove il lavoratore, civile o militare che sia, trascorre buona parte del tempo per guadagnare quanto necessario per vivere.
Investire sulla sicurezza sul lavoro è quindi fondamentale per poi fare un ulteriore salto di qualità pensando a un’economia nuova, inclusiva, digitale. Il tema che poi è stato approfondito nel corso dell’evento.
Una messa per le vittime dell’amianto
Prima dell’inizio dell’incontro è stata officiata una messa per le “Vittime dell’amianto e della sicurezza sul lavoro” nella Cappella Universitaria.
A dare avvio alla giornata Padre Leonardo Sileo Rettore della Pontificia Università Urbaniana. Tra i tanti interventi anche quelli di Mons. Vincenzo Paglia, Pontificia Academia pro Vita, Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, e di Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. Tra gli ospiti anche il giornalista e scrittore Marco Frittella.
Ha chiuso la giornata Massimo Lucidi con una riflessione esortata da Marco Frittella
Chiuso l’evento alla Pontificia Università Urbaniana, gli Stati Generali della Sostenibilità proseguono – anche il 31 marzo – sulla piattaforma web e sui social con nuovi incontri e dibattiti.